Il bi campione del mondo dei 100 stile libero esorta i giovani a sognare in grande, senza compromessi
Filippo Magnini ha lanciato un invito a tutti i giovani nuotatori e si rivolge ad atleti, bambini, ma anche tifosi, coinvolti nel mondo del nuoto.
Il nuoto competitivo prevede grandi sacrifici e il fatto che questi sacrifici vengano richiesti a ragazzini dai 9 anni in su e alle loro famiglie, la dice lunga sul gravoso impegno previsto per questo sport.
Tutti gli sport prevedono sacrificio e per citare una battuta di una grande saga cinematografica, “Niente sacrificio, niente vittoria” ed è proprio così.
Il nuoto però, di sacrifici, forse ne chiede un po’ in più rispetto ad altri sport, sotto l’aspetto dell’impegno umano, sotto l’aspetto di tempo da dedicare agli allenamenti, sotto l’aspetto del tempo da togliere ad altre attività e non per ultimo, sotto l’aspetto economico.
L’impegno umano prevede che ragazzi e ragazze molti giovani, in media dai 9 anni in su, capiscano cose che i loro coetanei non affrontano prima dei 15-18 anni.
Qui subentra la psicologia, la forza d’animo, il carattere, la capacità di comprensione e di interagire, un lavoro enorme e da costruire velocemente, che assume un valore ancora più grande se si pensa che questo genere di impegno è riversato su individui così giovani.
Il tempo da dedicare agli allenamenti è un altro fattore rilevante che pesa come un macigno sulla bilancia che misura l’impegno nel nuoto.
Almeno un’ora e mezza al giorno va dedicata all’allenamento in acqua, preceduto, sottolineiamo, dal tragitto per arrivare in piscina da casa e condito da quello previsto negli spogliatoi prima e dopo l’allenamento e infine dalle tempistiche necessarie per rientrare a casa.
In media e nella migliore delle ipotesi sono circa tre ore, tempo da togliere ad altre attività che normalmente vengono svolte da ragazzi di una determinata fascia di età.
Tempo per partecipare a feste di amici e amiche, tempo per una passeggiata, per uscire, per divertirsi e in tutto questo bisogna trovare anche il tempo per studiare e ottenere buoni risultati a scuola.
In altre parole, il tempo per vivere l’adolescenza come qualsiasi altro adolescente va sacrificato, per sempre, senza possibilità di recuperarlo nel corso della vita.

E tutte queste rinunce e sacrifici, ricadono inevitabilmente anche sulle famiglie di ragazzi e ragazze che si innamorano perdutamente di questo sport elitario che nell’acqua è però capace di creare una magia unica e inimitabile.
E nei sacrifici da compiere, ci sono anche quelli che riguardano l’aspetto economico: il nuoto è uno sport “povero” rispetto alle cifre che girano in altri sport professionistici, ma probabilmente è molto più caro di qualsiasi altro sport.
La retta da pagare in piscina varia dai 65 ai 150 euro al mese, in base alla città e alla società sportiva presso la quale si affidano i propri figli.
A questo vanno aggiunti i costi per acquistare costumi da allenamento (non ne basta uno), occhialini, pinnette, zaini e tutta l’attrezzatura prevista per gli allenamenti in piscina, che va rinnovata di stagione in stagione.
Non è finita, perché più avanti subentra la palestra che rientra nella preparazione specifica degli atleti competitivi da una certa età in poi.
E ancora, i costumi da gara, almeno un paio all’anno per una cifra che parte dai 380 euro per i maschi e 500 euro per le femmine.
Costi per il tesseramento, per le visite mediche, per acquistare i kit squadra… l’elenco è molto lungo e la somma finale è enorme.

Filippo Magnini ai giovani, “Se dovete sognare, fatelo in grande. Abbiamo iniziato tutti così”
Sognare dunque, come invita a fare Filippo Magnini, è quasi scontato per tutti quelli che si affacciano al nuoto competitivo e le loro famiglie ed è giusto che sia così.
Tutti devono sognare di poter raggiungere un traguardo, tutti hanno il diritto di impegnarsi nel mondo del nuoto con il sogno di realizzare un risultato importante.
Filippo Magnini ai giovani, “Se dovete sognare, fatelo in grande. Abbiamo iniziato tutti così”
Filippo Magnini mette le cose in chiaro e rivolgendosi ai giovani, li invita a non accettare compromessi e di non accontentarsi:
Se dovete sognare, fatelo in grande. Abbiamo iniziato tutti così”
Filippo Magnini invita dunque i giovani, ma non solo, a sognare in grande e lo fa davanti al tabellone luminoso del CONI, esposto nella sede principale di Roma, dove vengono indicati i giorni, le ore, i minuti e secondi che mancano alla prossima Olimpiade, che al momento è quella di Parigi 2024.
Chi di voi sa dirmi cosa rappresenta questo “conta giorni”? – dice Magnini – Un atleta guarda questo countdown determinato a realizzare i propri sogni, un bambino lo guarda con la speranza un giorno di poter rappresentare il proprio paese, un tifoso lo guarda con la voglia di supportare il proprio beniamino.
Tutti quanti uniti da uno spirito comune, la voglia di vivere emozioni uniche e di far parte del più grande spettacolo sportivo, LE OLIMPIADI”
E i Giochi Olimpici, che si disputano ogni quattro anni, sono sicuramente la fonte di ispirazione per i sogni di qualsiasi atleta.
Ma come dice Filippo Magnini, vale la pena provarci ed è giusto sognare, in grande!
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