“Il nuoto mi ha dato tanto ma mi è costato altrettanto: veniva prima della vita sociale, delle scelte scolastiche e universitarie, ma rifarei tutto e resterà la più bella parentesi della mia vita”
Stefania Pirozzi ha deciso di appendere cuffietta, occhialini e costume al chiudo salutando le competizioni di nuoto dopo una lunghissima carriera e un’esperienza nel mondo delle piscine durata complessivamente ben 23 anni!
Stefania Pirozzi, 30 anni il prossimo 16 dicembre, ha deciso di salutare il nuoto competitivo dopo dieci anni di nazionale, in cui ha disputato tre Olimpiadi, tre Mondiali e cinque Europei in vasca lunga, senza dimenticare due edizioni dei Giochi del Mediterraneo e una Universiade, oltre a due Mondiali e quattro Europei in vasca corta.
Una carriera lunga intensa, in cui ha raggiunto il picco con l’oro vinto con la 4×200 agli Europei di Berlino 2014, prima di ritrovare il podio in quello che è stato il suo ultimo Europeo, nel 2021 a Budapest, dove vinse l’argento con la 4×200 stile libero mista e il bronzo con la 4×200 stile libero femminile.
Ben 35 i titoli Assoluti vinti da Stefania Pirozzi tra gare individuali e staffette, numeri importanti e che non tanti atleti riescono a raggiungere nel corso della propria carriera.
Ieri la sannita ha annunciato il suo ritiro e lo ha fatto con un “semplice” post sui suoi canali social, in cui ha ringraziato la sua famiglia e le sue società, la Canottieri Napoli che definisce come una seconda famiglia, le Fiamme Oro che ha rappresentato per ben undici anni e gli allenatori e compagni di fatiche che ha incrociato su quello che definisce come viaggio meraviglioso.

Il nuoto è una parentesi che si conclude, ma che allo stesso tempo resterà un ambiente che farà parte della mia vita – dice Stefania Pirozzi raggiunta oggi telefonicamente da Swim4Life Magazine – Più volte in questa estate ho pensato a Parigi 2024, ma ho fatto le mie valutazioni e sono arrivata a un punto della mia vita in cui sono soddisfatta di quello che ho fatto e sento la necessità di scrivere nuove pagine della mia vita, dedicando tempo ad altro.
Anche se ho deciso di smettere con le gare, continuo ad andare tutti i giorni in piscina. Sono pronta a una nuova avventura, sono aperta a tutto, non voglio abbandonare del tutto il nuoto”

Che emozioni provi in queste ore in cui hai ufficialmente annunciato il tuo ritiro dalle competizioni?
È una decisione che ho maturato con molta calma e quindi sono stata molto serena nell’annunciarlo. Non ho ripensamenti e poterlo decidere liberamente, senza fattori esterni che condizionino la scelta, è la cosa più bella che possa mai capitare.
Mi sarebbe piaciuto fare una gara di addio, ma in questo momento penso che non avrebbe senso. Mi piacerebbe salutare tutti di persona, ma della gara di addio non sento la necessità. Il post l’ho dovuto preparare, perché racchiudere 23 anni di carriera in poche parole, anche solo selezionare le foto giuste che chiudono un cerchio, non era facile.
L’ho riletto più volte e anche mentre lo facevo, ero tranquilla e soddisfatta ripercorrendo i miei passi. Ho provato un po’ di emozione quando l’ho letto ai miei genitori e quando ho letto le reazioni delle persone che hanno letto il mio post, anche da persone che magari non conosco e che mi hanno ringraziata per qualche motivo.
Significa che in 23 anni ho lasciato qualcosa al nuoto italiano e questo è molto bello e mi fa capire a posteriori quello che ho fatto. Durante la tua carriera non riesci a goderti del tutto quello che fai, lo capisci solo dopo, perché intanto pensi sempre al prossimo obiettivo.
Ci saranno altre parentesi, ma questa penso che resterà la più bella della mia vita”

Stefania Pirozzi si ritira dalle competizioni, “Ringrazio il nuoto per la donna che sono diventata”
Nel corso della tua carriera sei stata talvolta costretta a fare dei cambiamenti, soprattutto di allenatori e sedi di allenamento. Quanto è stata dura reiventarsi più di una volta e quando hai dovuto gestire maggiormente la difficoltà di un cambiamento?
Sono state tutte diverse fasi della mia vita: il cambiamento più grande è quando sono andata via di casa a 17 anni. A 25 anni ero a Roma post Laurea e ho pensato che la mia famiglia mi mancava tantissimo. Vivevo fuori per fare quello che mi piaceva, ma allo stesso tempo mi stavo perdendo tante cose importanti della mia famiglia”
Non si partecipa a tre Olimpiadi per caso: quanto ti è costato arrivare a questo traguardo?
Tutto. Non mi piace usare il termine “sacrificio” perché ho sempre fatto quello che mi piaceva fare, ma il nuoto veniva prima della vita sociale, delle feste, delle scelte scolastiche e universitarie, ma rifarei tutto. Il nuoto mi ha dato soddisfazioni.
Non tutti arrivano a fare tre Olimpiadi e ne sono molto contenta. Oggi sapendo però quello che serve per arrivare a fare un’Olimpiade, non me la sono sentita di dare ancora priorità al nuoto e ho scelto altro”

Il momento della tua carriera competitiva che ricordi con più piacere?
L’anno del 2014, è stato un anno bellissimo per me. Ha funzionato tutto”
Il momento peggiore invece?
L’anno seguente. Ho avuto la mononucleosi dopo un anno in cui ero andata molto forte e in tanti si aspettavano tanto da me. È stato difficile ritrovare il sorriso e quel divertimento nel gareggiare. È stato un percorso molto lungo e difficile da superare”
Stefania Pirozzi si ritira dalle competizioni dopo 23 anni di carriera
Se potessi tornare indietro faresti qualcosa di diverso o gestiresti diversamente alcuni momenti della tua carriera?
Rifarei tutto, ogni cambiamento mi ha dato qualcosa, così come tutti gli allenatori che sono passati nella mia carriera. Magari agli occhi degli altri, alcuni cambiamenti potevano essere azzardati, ma ho sempre analizzato tutto prima di prendere una decisione.
Anche qualche intervista fatta un po’ di istinto, la rifarei allo stesso modo, perché in quel momento serviva fare quella cosa. Certe dinamiche non si possono comprendere facilmente da fuori, ma io so tutto quello che ho fatto e perché l’ho fatto”

Cosa ti ha dato il nuoto?
Tanto. Sono maturata tanto, come atleta, ma anche come donna. Oggi sono in grado di dare consigli anche grazie alle esperienze fatte”
Cosa c’è nel tuo futuro dopo il nuoto competitivo?
Ad oggi è sicuro che farò la poliziotta e di questo ringrazio le Fiamme Ore, fondamentali per noi atleti. Rappresentano un supporto essenziale, senza di loro non sarei arrivata dove sono.
E approfitto per ringraziare anche la Canottieri Napoli che mi ha accolta da bambina e oggi per me è come casa. Di sicuro c’è qualcosa che bolle in pentola per il mio futuro, ma staremo a vedere”
Good Luck Stefka!

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