La russa trovata positiva al Meldonium passa al contrattacco e non frena la corsa per arrivare a Rio.
Yulia Efimova passa al contrattacco! La 23enne russa sospesa in via cautelare per sospetto di positività al Meldonium ad un test antidoping fatto lo scorso febbraio, ha postato un video messaggio sulla sua pagina ufficiale nel quale espone la situazione per come è in realtà, affermando in breve che sono trapelate notizie che non dovevano essere ufficializzate e che lei è pulita.
Ricordiamo che la Efimova era già stata squalificata nel 2014 con retroattività per l’uso di un anabolizzante, incorrendo in uno stop di 16 mesi dopo i quali rientrò in vasca giusto in tempo per disputare i Mondiali del 2015 tra le mura amiche di Kazan, dove vinse la medaglia d’oro oro nei 100 rana e una di bronzo nei 50 rana.
Come spiegato dal dott. Cristiano D’Errico dello staff di Swim4Life Magazine e membro della Federazione Medico Sportiva Italiana – clicca qui per leggere la notizia – la sostanza riscontrata negli esami alla Efimova è un farmaco scoperto negli anni ’70 dalle azioni piuttosto controverse e viene prodotto soltanto nei Paesi dell’Est. Il Meldonium consente di nasconde l’EPO ed aiuta il recupero fisico dell’atleta in quanto agisce sul metabolismo del glucosio, ma nonostante questo, è entrato nella lista delle sostanze proibite emessa dal WADA solo dal 1° gennaio 2016.
Fatta questa dovuta premessa, ecco le parole del comunicato ufficiale di Yulia Efimova, apparsa molto provata emotivamente nel video in cui parla ai suoi fan:
«Cari amici, avete già saputo che sono risultata positiva per una sostanza vietata. È vero. Nel mese di febbraio, il test fatto a Los Angeles è risultato positivo per Meldonium. Mi dispiace che voi non abbiate avuto la notizia da me stessa, ma qualcuno ha fatto si che trapelassero informazioni ai media che hanno pubblicato la notizia della mia sospensione.
Mi dispiace di aver causato i miei tifosi, ai miei cari ed ai miei sponsor grandi dispiaceri. Sono un atleta professionista e responsabile di quello che assumo. Ora voglio rivelare alcuni fatti per informarvi su quanto è successo.
Prima di tutto, non sono stata avvertita che il Meldonium era stato inserito nella lista vietata a partire da gennaio di quest’anno. Nessuno mi ha avvertita, né la Federazione Nuoto Russa, né quelle Internazionali, né verbalmente, né via e-mail.
In secondo luogo, l’ultima volta che ho preso Meldonium è stato a scopo terapeutico ed era comunque legale e ammesso utilizzarlo. Ho fatto comunque in modo che io mi trovassi in regola, leggendo la descrizione farmaceutica prima del trattamento. Il motivo per il quale sia apparso nel mio organismo nei mesi successivi, dopo che avevo smesso di prenderlo già da tempo, è ancora un mistero che gli esperti stanno cercando di capire.
Terzo, nel mio passato ho avuto un incidente e ho perso un anno e mezzo della mia carriera a causa della mia negligenza. Da allora, sono pienamente cosciente e controllo tutto quello che assumo. E posso garantire che tutte le medicine e le cure che ricevo sono completamente legali.
Respingo categoricamente le accuse di doping e nego di essere una imbrogliona. Io ed il mio team ci stiamo preparando per le udienze legali e faremo del nostro meglio per dimostrare che non ho imbrogliato.
Inoltre, continuerò ad allenarmi con la speranza di essere a Rio.»
Swim4Life – All rights reserved