Missione Olimpiadi nelle finali di stasera che vedranno anche Federica Pellegrini a caccia dei suoi 200.
Ancora riecheggia nell’aria l’entusiasmante pomeriggio di finali di ieri dove all’Aquatics Centre di Londra gli Azzurri hanno portato a quota 13 il bottino di medaglie finora conquistate in questi Campionati Europei di Londra 2016, con un totale di quattro medaglie d’oro, sei d’argento e tre di bronzo.
Nella breve mattinata della sesta giornata di gare i maggiori spunti provengono dalle eliminatorie delle Staffette 4×200 stile libero maschile che ha visto la formazione Azzurra chiudere in 7’14”34, frutto di un quartetto ben allestito nel quale però indubbiamente è venuta fuori una straordinaria frazione conclusiva di Filippo Magnini che ha stampato un fenomenale 1’47”51. La formazione Azzurra lanciata da Andrea Mitchell D’arrigo (1’48”19) si è mantenuta in bilico tra la prima e la terza posizione con le frazioni di Filippo Megli (1’49”50) e di Jonathan Boffa (1’49”14), concludendo infine con il sesto crono di accesso alla finale. Davanti a tutti si piazza la formazione ungherese con 7’12”46 seguita dalla Gran Bretagna con 7’13”68 e dalla Francia con 7’13”83. Da notare le interessanti frazioni di apertura dell’olandese Dion Dreesens in 1’46”93 e del serbo Velimir Stjepanovic, il più veloce, in 1’46”74.
La sessione di gare è cominciata con le eliminatorie dei 50 rana femminili dove le Azzurre Arianna Castiglioni e Martina Carraro accedono entrambe alle semifinali, rispettivamente, con i crono di 31”02 (quarto tempo) e 31”27 (ottavo tempo). Restano invece fuori Ilaria Scarcella con 32”55 (26esima) e Lisa Fissneider con 33”48 (36esima). Il miglior crono è stabilito dalla campionessa del mondo in carica la svedese Jennie Johansson con 30”75 seguita dall’islandese Hrafnhildu Luthersdottir con 30”94 e dalla finlandese Jenna Laukkanen con 31”01.
Le eliminatorie dei 50 stile libero uomini hanno visto il Luca Dotto 2.0 chiudere con il quinto crono di 22”32 che gli consente l’accesso alle semifinali insieme all’altro Azzurro Federico Bocchia, ottavo con 22”41.
«Questo è un nuovo Luca Dotto, medagliato, finalmente campione e felice – ha dichiarato Luca Dotto – I 100 stile di ieri (campione europeo n.d.r.) sono stati incredibili, da vera follia. Sono giorni che sto nuotando alla grande senza pensarci troppo ed è una cosa stupenda perchè sembra veramente che adesso io abbia trovato la chiave per quella che è la velocità e la mia gara. Sono veramente contento e soprattutto fiducioso nell’affrontare i prossimi due mesi e mezzo per le Olimpiadi. Stamattina sono riuscito a nuotare un buon 50 nonostante le fatiche dei 100 stile di questi giorni e adesso dovrò riposarmi per stasera perché c’è anche la 4×200 stile da portare a Rio che è una bella missione perché dobbiamo onorare questa staffetta che in passato è stata rappresentata da grandi nomi e con grandi risultati. Mi dispiace molto per Marco Orsi – conclude Dotto – Che speravo di trovare già meglio in questo Europeo e invece il virus che lo ha colpito gli ha creato e ci ha creato un grosso problema. Oltre ai suoi 50 stile ci mancherà anche per la 4×50 perché lui è indiscutibilmente l’uomo chiave della staffetta veloce vista la sua grande capacità di lanciare e guadagnare molto di più rispetto a me o a Magnini. Spero riesca a riprendersi per Rio, anche se so che è difficile, ma confido il lui.»
Resta fuori Giuseppe Guttuso con 22”88 (28esimo) e si ferma a questa fase di qualifica anche un deluso e abbattuto Marco Orsi, al rientro dopo essere stato vittima di un virus che ha compromesso questo suo importante anno olimpico, dopo aver dominato la scena della velocità italiana negli ultimi due anni con il Record Italiano in questa specialità, nella quale è arrivato quinto ai Mondiali di Kazan 2015, secondo ai Mondiali in vasca corta di Doha 2014 e agli Europei in vasca corta di Netanya 2015. Il crono finale di 22”45 lo vede 11esimo e un po’ più lontano da Rio. Il primo crono è stabilito dal britannico Benjamin Proud con 22”15 seguito dal francese Florent Manaudou con 22”18 e dall’ucraino Andriy Govorov con 22”23.
«Stamattina sicuramente mi sono sentito meglio in acqua rispetto a un mese fa, ma il problema è che in tre settimane e mezzo di lavoro, non si può costruire una qualificazione olimpica – ha dichiarato Marco Orsi – Io speravo di nell’impossibile, ma avrei dovuto fare 22” netti. Ho buttato al vento l’anno più importante dopo aver fatto bene l’anno scorso e mi viene quasi da piangere perché potevo tranquillamente ambire ad una finale olimpica.»
Le batterie dei 200 farfalla donne vedono le Azzurre Stefania Pirozzi e Alessia Polieri accedere alle semifinali rispettivamente con i crono di 2’10”20 (quinta) e 2’10”37 (nona). Si ferma qui invece Ilaria Cusinato con 2’13”41 (18esima). Davanti a tutti si piazza la spagnola Mireia Belmonte Garcia con 2’09”70 seguita dall’ungherese Liliana Szilagyi con 2’09”89 e dalla svizzera Martina Eva Van Berkel con 2’09”95.
«Stamattina sono contenta perché ho nuotato facilmente – ha dichiarato Stefania Pirozzi – Dopo ho patito un po’ gli ultimi 50 metri, ma ci sta e visto che ero davanti, ho preferito gestire il finale per risparmiare fatiche. Spero di riuscire a fare meglio stasera e guadagnare la finale di domani che sarà tutta un’altra gara. Vengo da un periodo difficile, non è questo il mio delfino, ma ho nuotato senza fatica e questo è importante. Fisicamente sto bene, mentalmente anche, ma c’è qualcosa che non va che nessuno ha analizzato ancora.»
L’ultima gara individuale di eliminatorie sono stati i 50 stile libero femminili nei quali Erika Ferraioli e Silvia Di Pietro hanno entrambe chiuso all’ottavo posto con 25”35, mentre è rimasta fuori Aglaia Pezzato, 25esima, con 25”85. Prima l’olandese Ranomi Kromowidjojo con 24”80, davanti alla danese Jeanette Ottesen con 24”98 e alla francese Anna Santamans con 25”00.
Finali e semifinali in programma a partire dalle 17.00 ora italiana, sempre in diretta su Rai Sport.
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