Revocata la squalifica alla ranista russa Yulija Efimova!

La decisione finale sulla faccenda spetta ora alla Court of Arbitration for Sport di Losanna.

Ancora una svolta che proviene dalla Russia e che riguarda uno dei casi di doping sospetto più rilevanti in quest’anno olimpico, parliamo di Yulija Efimova, la bionda ranista che nello scorso Marzo è stata trovata positiva al Meldonium.

La notizia fece abbastanza scalpore dal momento che la russa era già stata squalificata nel 2014 con retroattività per l’uso di un anabolizzante, incorrendo in uno stop di 16 mesi dopo i quali rientrò in vasca giusto in tempo per disputare i Mondiali del 2015, tra le mura amiche di Kazan, dove vinse la medaglia d’oro oro nei 100 rana e una di bronzo nei 50 rana.

Come riportato dall’agenzia All Sport, il responsabile del gruppo antidoping della Fina, Robert Fox, ha invece revocato la squalifica temporanea della ranista russa senza però rendere ancora noto se la quantità rilevata nell’organismo della 23enne fosse al di sopra o meno della soglia di tolleranza, lasciando ora alla Court of Arbitration for Sport di Losanna la decisione finale sulla vicenda.

Come spiegato dal dott. Cristiano D’Errico dello staff di Swim4Life Magazine e membro della Federazione Medico Sportiva Italiana – clicca qui per leggere la notizia – la sostanza riscontrata negli esami alla Efimova è un farmaco scoperto negli anni ’70 dalle azioni piuttosto controverse e viene prodotto soltanto nei Paesi dell’Est. Il Meldonium consente di nasconde l’EPO ed aiuta il recupero fisico dell’atleta in quanto agisce sul metabolismo del glucosio, ma nonostante questo, è entrato nella lista delle sostanze proibite emessa dal WADA solo dal 1° gennaio 2016.

La revoca della squalifica precauzionale, permetterà alla Efimova di riprendere ad allenarsi regolarmente e di preparare le Olimpiadi di Rio.

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Ciro Porzio

Consulente informatico, matematico con la passione per le statistiche e apprendista nuotatore. Ricopre diversi ruoli di responsabilità in Swim4Life Magazine.