Filippo Magnini come Wolverine, rigenerato e carico punta verso obiettivi mondiali brillando nei 200 stile del trofeo Città di Milano!

“La fatica la sento tutta, ma sono convinto che se si lavora bene si possono sempre nuotare tempi importanti”

Non è che sei riuscito ad evolverti al punto di aver acquisito il fattore rigenerativo come ce l’ha Wolverine? Dimmi la verità!
“No no, la fatica la sento tutta, anche i giorni dopo. La verità è che mi sto allenando tanto e bene e quindi penso che finchè un atleta continua a fare quello che ha sempre fatto, i risultati riesce a mantenerli. Ovviamente dieci anni fa per affrontare gare del genere mi bastava riposare due o tre giorni per fare senza troppe difficoltà 1’47”, mentre adesso per fare i tempi di altissimo livello devo sicuramente scaricare per diversi giorni in più ed è una cosa che chiaramente posso fare solo un paio di volte all’anno”

È questo l’esordio ai microfoni di Swim4Life Magazine di un sorridente Filippo Magnini poco dopo la bellissima finale dei 200 stile libero vinta al Trofeo Città di Milano di scena nella piscina Samuele di via Mecenate. Un 1’49”36 che apre vasti orizzonti da puntare con la certezza di chi sta lavorando nel modo giusto e senza tener conto di nulla se non il nuoto nell’essenza della parola stessa, un mondo che conosce benissimo e che vive ormai da sempre.

Il bicampione del mondo della gara regina si è presentato gasato ai blocchi di partenza, con l’intento di fare una gara importante e testare pienamente la sua condizione post ciclo di carico in altura, seguito dall’ambientamento a Fort Lauderdale. Ed il risultato è eccellente, sia sotto l’aspetto fisiologico che psicologico di Re Magno: passaggio veloce in 53”05, ritorno nell’ultima vasca al comando netto della finale e chiusura con un pochetto di affanno, regolare e normalissimo, negli ultimi metri di gara.

Sei riuscito in ogni caso a fare una gara eccellente
“Si, ho tentato di fare una gara subito d’attacco, cercando di stare subito davanti ed infatti il 53” è un passaggio abbastanza veloce in questo momento della stagione”

Diciamo che se fossi riuscito a nuotare l’ultima vasca in 28” e rotti avresti chiuso in 1’48” che in questo momento sarebbe stato un tempone da super eroe!
“Sinceramente sono morto del tutto negli ultimi venti metri, ma veramente tanto, però ci sta perché sono un po’ stanco: ieri ho fatto due da 100 (qualifica e finale dei 100 stile, n.d.r.) e se ci aggiungi il fuso orario del rientro dall’America dal quale non mi sono ancora abituato negli ultimi tre giorni, è del tutto normale perché queste non sono indubbiamente le migliori condizioni in cui poter gareggiare”

Tutto questo non fa altro che dare valore aggiunto al crono che hai nuotato oggi
“Si è vero e infatti sono molto contento di quello che ho fatto qui a Milano. Adesso sui 200, ma anche sui 100, sto nuotando abbastanza bene in allenamento, ho fatto degli ottimi lavori insieme a Dotto e Santucci durante le settimane trascorse a Roma e poi ho continuato a fare degli ottimi lavori con Matteo Giunta (il suo allenatore e quello di Federica Pellegrini, n.d.r.) e quindi so che sto percorrendo una buona strada”

È adesso che arriva il bello
“Adesso sarà importante ottenere l’impennata di forma nella fase di scarico per poi nuotare un secondo in meno nei 100 e un secondo e mezzo o due nei 200 ed è quello che bisogna fare. Sicuramente un passaggio da 53 ai 100 riesci a farlo meglio da scarico e tornare nella seconda parte di gara meno provato, ma è tutto da vedere. Stiamo lavorando per quello”

Stare così bene in questo momento della stagione è veramente interessante
“Sono contento. Sicuramente ha contato tanto iniziare con calma la prima parte della ripresa post Rio e recuperare le forze iniziando a metà ottobre. Mi è solo dispiaciuto non poter essere nella forma giusta per qualificarmi per i Mondiali di Windsor, anche perché sapevo bene che con un po’ di tempo in più sarei potuto entrare in forma e quindi fare la mia parte in Canada, ma va bene così perché abbiamo lavorato bene fin ora e adesso dobbiamo chiudere il cerchio”

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filippo-magnini-podio-200-stile-trofeo-citta-milano-2017È bello vedere Magnini in questa forma smagliante in questo periodo della stagione, un atleta che alla sua età non più giovanissima non sa cosa significhi porsi limiti, in vasca come fuori dato il successo della sua recente esperienza nel reality TV Master Chef durante il quale ha vestito i panni del cuoco provetto.

“Master Chef è stata una bellissima esperienza, sono stato molto bene anche perché il gruppo è stato molto bello. Mi sono divertito moltissimo con Mara Maionchi che ieri era qui a vedere le gare, così come insieme agli altri concorrenti. È stata un’esperienza fantastica e sono contento di averla fatta”

È stata un’esperienza anche formativa per il futuro? Potrai dire “Stasera cucino io!”
“Ti dirò, per il mio compleanno mi hanno regalato un corso di Sushi a Roma ed ho preparato già una cena con alcuni amici a Padova. Mi sono divertito e sinceramente la Cucina è una passione che nutro intensamente. Sono sempre molto curioso nelle cose che mi prospetta la vita e anche nella cucina, seppure non sono bravo, mi impegno”

Insomma, le cose facili non gli piacciono proprio e anche se si tratta di cucinare, il Filo nazionale ha sempre come obiettivo quello di stupire!

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine