Finale difficile da raggiungere, ma potrebbe essere l’obiettivo per il futuro in cui la veneta abbandonerà i 200 per dedicarsi alla gara regina
Se c’è una cosa da dire di questi Mondiali FINA di Budapest, è che indubbiamente i magiari sono stati maestri nell’organizzazione di questo evento, spettacolare in ogni suo aspetto, dallo stellare impianto sportivo del Duna Arena, mastodontico da mozzare il fiato, ai giochi di luce messi in atto durante le cerimonie di premiazione, le presentazioni delle semifinali e finali e durante l’apertura della serata, subito infuocata da un carico speaker capace sempre di coinvolgere il pubblico sulle tribune.
La serata di finali della quinta giornata si apre con la finale dei 200 misti maschili che offrono da subito il testa a testa tra lo statunitense Chase Kalisz ed il nipponico Kosuke Hagino che guidano sin dai primi metri la gara. Nell’ultima vasca però è lo statunitense ad imporsi chiudendo davanti in 1’55”56 contro l’1’56”01 dell’argento olimpico seguito dal cinese Wang Shun, bronzo ai Giochi di Rio ed ai Mondiali di Kazan sulla distanza, con 1’56”28. Arriva anche il Record Mondiale Juniores del cinese Qin Haiyang con 1’57”06 che cancella l’1’57”81 da lui stesso nuotato nelle semifinali.
Pochi minuti dopo scendono in vasca le donne delle semifinali dei 100 stile libero che vedono Federica Pellegrini, oro negli indimenticabili 200 stile libero, partire dalla corsia 2 apparentemente stanca delle emozioni e delle fatiche della finale di ieri e chiude la batteria in coda in 54”26 che non le permette di andare oltre il 15esimo posto.
“Ho fatto questa gara perché volevo farla ma non sono scesa in vasca con grandi aspettative – ha dichiarato Federica Pellegrini a fine gara in area mista – Ero ancora affaticata della gara di ieri che non ho ancora avuto modo di realizzare e metabolizzare. Adesso farò una gara a Roma, poi alcune tappe di World Cup e poi vacanza. Dal prossimo anno si pensa alla velocità e davvero quello di Budapest sarà stato il mio ultimo 200 stile”
La finale vedrà in prima linea la svedese Sarah Sjostrom che ha segnato il miglior crono con 52”44, seguita dalla statunitense Simone Manuel con 52”69, nuovo Record Continentale, insidiato anche dalla connazionale Mallory Comerford che ha chiuso in 52”85.
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