La 4×200 stile lotta nella finale mondiale e chiude sesta con il personale di Megli in prima frazione

Nuotano buone frazioni anche Detti e poi Dotto in chiusura, mentre fa fatica Magnini che annuncia il probabile ritiro

Non era facile al Duna Arena stasera, ma certamente non si può criticare il lavoro mostrato dal team Azzurro, sceso in vasca per disputare sei semifinali e una finale Mondiale in quel di Budapest, dove anche stasera non è mancato lo spettacolo.

margherita-panziera-mondiali-world-championships-budapest-2017La prima a scendere in vasca per gli Azzurri nelle semifinali dei 200 dorso femminile in cui purtroppo Margherita Panziera ha peggiorato il bellissimo crono nuotato stamattina con il personale di 2’09”43, chiudendo in 2’10”95 evidentemente provata proprio dalla prestazione del mattino, chiudendo 14esima.
Il miglior crono della specialità lo ha segnato l’australiana Emily Seebohm, campionessa mondiale in carica, con 2’05”81 eguagliando il Record dell’Oceania, ma in finale ci arriva anche il prodigio statunitense di 15 anni Regan Smith che ha migliorato il Record Mondiale Juniores fermando il crono a 2’07”19 con il quale ha cancellato l’ucraina Ustinova del 2015.

luca-dotto-mondiali-world-championships-budapest-2017_2Le semifinali dei 50 stile libero maschile si dimostrano veramente molto difficili e non basta l’ottimo 21”92 nuotato da Luca Dotto per centrare la finale. Il crono del veneto, per la seconda volta sotto i 22 secondi quest’anno, vale infatti l’’11escimo posto in una gara in cui il miglior crono di qualifica per la finale è stato quello dello statunitense Caeleb Dressel, campione mondiale a Budapest già nei 100 stile, con 21”29.

“Sono contento della gara che ho fatto considerando le numerose difficoltà incontrate nei giorni scorsi nei 100 stile – ha dichiarato Dotto in area mista – Non pensavo di riuscire a nuotare bene per due volte questi 50 stile e non pensavo di nuotare sotto i 22 secondi e invece ho dimostrato che la forma c’è. Mi manca l’energia per chiudere bene i 100 metri, ma adesso con Rossetto (il tecnico Azzurro che lo segue a Roma, ndr) abbiamo iniziato a tirare le prime somme visto che quest’anno ho fatto fatica in più occasioni perché già ad aprile avevo nuotato 48”6 faticando molto”

Ha potuto incidere quest’anno il fatto id dover lavorare per sostenere anche la 4X200 stile?
“Non credo perché nuotare un po’ di più ha potuto soltanto aiutarmi a migliorare la nuotata per i 50 e 100 – ha affermato Dotto – Preparare anche i passi gara del 200 aiuta. Se alzo le frequenze con i 50 e con le frequenze dei 200 prendo bene l’acqua e riesco ad essere efficace, mentre invece nelle frequenze medio altre dei 100 non riesco a stare bene sull’acqua tendendo a scivolare con le bracciate, non come la mia solita nuotata di quando ho nuotato sotto i 48 secondi nella scorsa stagione. Oggi comunque è stata un’ottima giornata, quindi non voglio più pensare ai 100 dei giorni scorsi in cui sicuramente potevo aspirare ad una finale”

luca-dotto-mondiali-world-championships-budapest-2017Comunque competi in due distanze in cui cambiano continuamente i protagonisti
“È vero, con 21”7 prima potevi ambire a vincere un mondiale, mentre oggi riesci a stento ad entrare in finale. Fortunatamente ero al posto giusto nel momento giusto a Shanghai nel 2011 (argento nei 50 stile, ndr) e quindi mi coccolo quella medaglia. Adesso mi concentro sulla 4×100 misti per l’ultimo giorno in cui puntiamo ad una finale che manca da troppo tempo e visto che abbiamo degli ottimi interpreti in tutti e quattro gli stili, è un peccato non entrare nei primi otto. Spingeremo subito al massimo”

silvia-di-pietro-mondiali-world-championships-budapest-2017Si fermano alle semifinali anche Piero Codia nei 100 farfalla che chiude peggiorando il crono da Record Italiano del mattino chiudendo in 51”45 che vale il decimo posto mondiale in una gara che ha visto nuovamente Dressel protagonista con 50”07 e Silvia Di Pietro che nei 50 farfalla ha nuotato un buon 26”06 che vale il 16esimo posto nonostante i problemi al ginocchio che hanno condizionato non poco questi suoi Mondiali.

Buona la prova nel finale della 4×200 stile maschile che chiude sesta al mondo con 7’09”44 nuotato da un ottimo Filippo Megli che in prima frazione ha segnato il suo personale in 1’47”34 che lo conferma tra i primi dieci italiani sulla distanza, seguito da Gabriele Detti con 1‘46”08, Magnini con 1’49”09 e Dotto con 1’46”93.

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filippo-magnigni-mondiali-world-championships-budapest-2017_3“Potevamo arrivare sesti o quinti – ha esordito Filippo Magnini in area mista – La mia frazione non è stata degna di me, ma ho provato a passare forte e ho speso troppo, però sono stati molto bravi gli altri ragazzi che sono stati bravissimi. Mi dispiace per la mia frazione che ho chiuso devastato, ma anche se avessi fatto meglio, non sarebbe cambiata fortunatamente la nostra posizione. Il sesto posto mondiale è comunque un buon risultato per questa staffetta che ormai è quella che abbiamo visto stasera già da un anno. A Rio abbiamo avuto la sfortuna di uscire, ma dal bronzo degli Europei è riemersa. Per non è stato un anno facile, ho dovuto fare i conti con distrazioni che per un atleta pesano. Ho dovuto affrontare episodi difficili per me: ho dovuto cambiare percorso andando via da Verona, anche se sono stato contentissimo di tornare a nuotare con il gruppo di Rossetto a Roma, e ho dovuto affrontare vicende da gossip per l’argomento doping per cui ho sempre lottato contro e non è stato facile. Non so ancora se questa sarà la mia ultima stagione – conclude Magnini – Avrò tempo per pensarci ma la probabilità c’è”

filippo-megli-mondiali-world-championships-budapest-2017Felicissimo Filippo Megli che in prima frazione ha nuotato il personale, risultato che però non appaga l’atleta della FlorentiaNuotoClub che punta al miglioramento.
“Sinceramente volevo fare meno ma sono comunque contento di aver nuotato il mio personale in una finale mondiale – ha dichiarato Megli – Stamattina mi sentivo bene e anche oggi pomeriggio, ma purtroppo nel terzo 50 non ho sentito le sensazioni che volevo e forse sono andato un po’ giù di testa. Ci sarà da lavorare sulla gestione della gara e sul fattore psicologico. Sono felice di aver fatto questa prima finale mondiale e di averla fatta con campioni come Magnini, Dotto e Detti. È un gruppo che fa la forza e quando nuoto con loro mi sento sicuro”

Visti i tuoi progressi, questa staffetta si costruisce anche su di te per il futuro
“Sono felicissimo di questo e cercherò di fare sempre meglio, a partire dalle Universiadi di Taipei tra tre settimane, dopo di che mi riposerò un pochino prima di ripartire per la prossima stagione”

L’oro mondiale va alla Gran Bretagna con Stephen Milne, Nicholas Grainger, Duncan Scotte e James Guy, strepitoso con un parziale di 1’43”80, che ha chiuso con 7’01”70 davanti a Russia con 7’02”68 e Stati Uniti con 7’03”18.

Appuntamento a domani per la penultima giornata di Mondiali che vedranno Silvia Di Pietro nei 50 stile, Matteo Milli nei 50 dorso, Martina Carraro ed Arianna Castiglioni nei 50 rana, la 4×100 stile mista e infine Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti nei 1500 stile.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine