Prestazione apocalittica dell’emiliano che annienta l’ucraino Romanchuk e fa suo il quinto oro di fila sulla distanza che vince dagli Europei di Berlino 2014. Miglior Mondiale di sempre per l’Italia che chiude con tre ori e tre bronzi
L’atto conclusivo dei Mondiali FINA di Budapest era cominciato con la finale dei 50 rana nella quale l’Azzurra Arianna Castiglioni ha chiuso settima in una gara che incorona il record del mondo dell’americana Lilly King – clicca qui per approfondire la notizia.
Ma per l’Italnuoto la gara attesissima del pomeriggio era senza dubbio quella dei 1500 stile libero con in acqua Gabriele Detti, bronzo olimpico a Rio, e l’emiliano Gregorio Paltrinieri campione olimpico in carica nonché campione del mondo a Kazan 2015. Le gioie italiane di questi mondiali positivi per la spedizione Azzurra hanno vissuto l’ultimo show contornato dal tifo assordante del pubblico ungherese del Duna Arena che ha accompagnato in maniera unica gli atleti all’ingresso in vasca, dove tra i finalisti era presente anche l’ucraino Mykhailo Romanchuk che nelle batterie di ieri ha impressionato tutti chiudendo davanti a Greg migliorando il suo personale di ben sei secondi.
La gara di oggi era una di quelle dalle grandi occasioni, dove non bastava solo dare il massimo ma nuotare una prestazione oltre la media e il fischio di inizio ha confermato quanto atteso con Gregorio e Mykhailo che fin da subito hanno preso il largo nuotando su ritmi stratosferici. Il testa a testa tra i due è andato avanti per tutto l’arco della gara, sempre incerta, che ha visto nei primi 650 metri Greg nuotare sotto la media del record del mondo del cinese Sun Yang.
Dai mille metri in poi si sveglia la cattiveria del campione olimpico, di chi sa che in questa gara è il re incontrastato, di chi voleva fortemente riscattare un 800 stile dove era riuscito ad ottenere “solo” un bronzo, di chi voleva confermare l’oro di Kazan e la sua supremazia assoluta in questa specialità.
Gregorio ha strappato ai 1350 metri provando a sfiancare l’ucraino che in prima battuta ha risposto tenendo il ritmo, senza rendersi conto di essere artefice di quella che era una tattica messa in opera dall’ormai esperto Paltrinieri, una strategia ben studiata da colui che ha questa distanza gara cucina nel petto.
Paltrinieri imperterrito aumenta sempre il suo ritmo e conduce l’ucraino a cedere metri preziosi che mai riuscirà a recuperare e che consegneranno l’emiliano al secondo oro mondiale consecutivo che va ad aggiungersi all’oro vinto ai Giochi di Rio ed a quelli degli ultimi due Europei per un totale di cinque metalli preziosi di fila in questa gara.
Gregorio Paltrinieri diventa ancora campione del mondo in 14’35″85 seguito dall’ucraino Mykhailo Romanchuk con 14’37″14, mentre il bronzo è andato all’australiano Mack Horton con 14’47″70 che ha nuotato davanti a Gabriele Detti che non è riuscito nell’aggancio chiudendo in 14’52″07.
“Sono contento perchè è stata un gara difficile, più del previsto – ha dichiarato Paltrinieri a fine gara – L’ucraino Romanchuk mi è sempre stato dietro e sono riuscito solo nello sprint finale a vincere. La gara sta diventando sempre più stimolante con tutti questi giovani che crescono. Devo dire che è brutto parlare male di un bronzo mondiale, ma l’altro giorno non ero contento di come avevo gestito la gara degli 800. Oggi non volevo fare una gara cattiva ma ho cercato di fare bene subito dall’inizio. Alla fine però ho vinto”
Con questo oro il medagliere Azzurro di questi Mondiali sale a quota tre ori (Federica Pellegrini nei 200 stile e Gabriele Detti negli 800 stile con Record Europeo) e due bronzi (Gregorio Paltrinieri negli 800 e Simona Quadarella nei 1500 stile), scrivendo una pagina di storia con il miglior risultato di sempre, che supera quello di Roma 2009 in cui l’Italia vinse tre ori e un bronzo. Chiudiamo sesti nella classifica del medagliere.
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