Cinque medaglie d’oro e due d’argento per gli italiani nel Lago di Balaton

Open Water dei Mondiali Master di Budapest proficui, sul podio Calmasini, Pampana, Piovesan, Naldini, Sabatini, Di Iacovo e Deponti

Ricca di successi la seconda giornata della competizione in Acque Libere dei Mondiali Master FINA di Budapest che dopo l’oro vinto da Cristina Tarantino e Pino Bilotta nelle gare di ieri – clicca qui per leggere l’articolo con interviste – ha visto incrementare il bottino di medaglie degli italiani impegnati nel Lago di Balaton, oggi ben 68.

Cinque medaglie d’oro e due d’argento incassate nel forziere italiano in una giornata di gare meno facile di ieri a causa del vento che ha reso il Lago di Balaton più mosso rispetto a ieri.
Tra le vittorie più schiaccianti, quella di Fabio Calmasini (nella foto principale) che ha distaccato l’avversario a lui prossimo di oltre due minuti chiudendo davanti a tutti in 38’18”9.

“Questo Mondiale è stata una vera avventura se considero ciò che ho vissuto con il cambio programma gare all’ultimo giorno, poi rientrato, ma alla fine l’importante è divertirsi e ci sono riuscito – ha dichiarato a caldo Fabio Calmasini – Devo dire che una volta sul posto, ho potuto appurare che i Campionati sono molto ben organizzati in maniera professionale, motivo per cui sembra ancora più strano il modo con cui hanno gestito l’argomento del programma gare, ma forse è meglio non pesarci più”

L’atleta del Nuoto Master Brescia ha fatto suo l’oro della categoria Master45 precedendo sul podio il magiaro Valter Kalaus con 40’21”9 ed il siriano Feras Mouala con 40’40”1 che ha anticipato di dieci secondi l’altro italiano ai piedi del podio Guido Cocci del Nuovo Nuoto.

“Oggi è stata una giornata molto calda e anche l’acqua lo era un po’, ma non da limitare la prestazione – conclude Calmasini – Nonostante questo e l’ottima visibilità del campo gara, non è stata facile gareggiare perché c’erano tante onde contrarie nella prima parte del circuito in cui ho tribolato tanto, un elemento che sicuramente ha creato difficoltà a tutti. Poi dopo 1200 metri mi sono reso conto di non avere più avversari dietro e allora ho proseguito la gara in allungo, senza spingere più di tanto”

samuele-pampana-mondiali-budapest-2017Spettacolo come da pronostico nella gara molto avvincente per la categoria Master40 in cui a giocarsi il gradino mondiale più alto sono stati i due italiani, Samuele Pampana e Igor Piovesan, con l’atleta toscano della DLF Nuoto Livorno che ha avuto la meglio chiudendo davanti con 37’45”2, seguito dall’atleta della Natatio Master Team che con con 38’02”7 ha preceduto lo statunitense Juan Lu Martinez Luccani con 38’32”0.

“Il percorso è stato semplicissimo, anche grazie alle boe che annullano anche le difficoltà causate dal sole – ha dichiarato Pampana – Credo che i 3 chilometri siano una distanza adatta al mondo Master perchè riesce a coinvolgere una buona quantità di atleti, anche quelli provenienti dalla piscina. Mi sono divertito, anche se le due ondate per categoria non sono il massimo perchè non puoi confrontarti direttamente con tutti i tuoi avversari sul campo gara. Per fortuna nella mia ondata c’era Piovesan e lo spagnolo che mi sono stati vicini per metà gara. E’ stato bello tornare al Balaton dopo 11 anni (riferendosi ai suoi trascorsi da agonista Azzurro, ndr), la gara non è stata per niente facile ma è andata bene”

Si è dovuta invece arrendere Gaia Naldini alla spagnola Rebeca Santos che ha dominato la competizione nella categoria Master40 chiudendo in 43’05”6 davanti all’atleta della Nuotatori Genovesi che ha chiuso in 44’42”9, precedendo la messicana Cecy Cohen Amkie che ha chiuso il podio con 45’11”5.

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daniela-sabatini-mondiali-budapest-2017Vittorie nette per Daniela Sabatini (nella foto a destra) del Team Insubrika nella categoria Masetr45 con 44’50”2, Luca Di Iacovo della Rari Master Pesaro nella categoria Master50 con 39’30”3 e Daniela Deponti della Nuoto Master Brescia nella categoria Master50 con 46’13”5.

“Oggi era veramente una gara Open Water – ha dichiarato Daniela Deponti nella foto in basso – Ad un certo punto ho pensato anche di ritirarmi per quanto si stesse facendo difficile la gara, fatta sempre da sola fino agli ultimi 200 metri in cui ho dovuto tirare tanto per mantenere la posizione. Questa è una medaglia importante per me e proprio per questo sono ancora più contenta della gara, che ho fatto senza grossi presupposti essendo di natura una velocista. Adesso qualche giorno di riposo e poi farò i miei cari cinquantini”

daniela-deponti-mondiali-budapest-2017Domani il campo gara sarà predisposto in una baia più riparata dal vento, con un percorso da due giri da 1500 metri anzichè un unico percorso da 3000 metri, sperando ci siano le condizioni per poter gareggiare, altrimenti non è escluso che le gare siano spostate al giorno dopo.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine