Ben 306 atleti in acqua nella manifestazione clou della stagione in Acque Libere vinta da Francesco Ghettini e Gaia Naldini
La chiamano la gara della stagione, la vera competizione in Acque Libere, una sfida che non è per tutti: è la traversata da poco più di 8 chilometri tra Portovenere e Lerici denominata Coppa Byron che domenica scorsa ha consumato con grande successo la sua 36esima edizione.
Ben 316 gli atleti iscritti che hanno regalato l’ennesimo record di partecipazione a questa manifestazione del Circuito Acque Libere FIN superando i 312 registrati soltanto nella scorsa edizione. Alla fine sono stati 306 i partenti e 280 quelli che sono riusciti a concludere la traversata che si è svolta in ottime condizioni meteo e con una “piacevole” corrente a favore degli atleti in gara.
L’evento nasce dalla leggenda intitolata a Lord Byron, il famoso poeta inglese che avrebbe attraversato a nuoto il Golfo di La Spezia, da Portovenere a San Terenzo, per raggiungere l’amico poeta P.B. Shelley, un fatto storicamente mai avvenuto in realtà ma che ha fornito la fantasia giusta per far nascere, grazie all’impegno del senatore G.B. Bibolini, quello che è divenuto poi l’appuntamento più atteso della stagione Open Water.
Il percorso è a dir poco mozzafiato, sia dal punto di vista paesaggistico forte del bellissimo Golfo dei Poeti che offre una veduta spettacolare, sia dal punto di vista competitivo grazie al tratto di mare previsto per la gara che separa la piccola spiaggia di Portovenere da quella ai piedi della terrazza dell’hotel Shelley di Lerici.
Subito la costa frastagliata dalla scogliera dopo pochi metri dalla partenza, poi in mezzo la diga foranea La Spezia sul Golfo, dove dicono si nuoti più agevolmente, un tratto abbastanza lungo che permette la gestione e l’innesco delle tattiche di gara agli atleti prima dell’uscita in mare aperto e del tratto davanti San Terenzo che porta verso la fine del percorso.
È sotto la guida organizzativa di Roberto Figoli della Lerici Sport che si organizza la “moderna” Coppa Byron, una sfida non per tutti resa possibile anche grazie al supporto del personale e dei mezzi della Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia del mare, Aereonautica, Vigili del Fuoco, Pubblica Assistenza di Lerici, Gruppo Subacquei e della squadra di canoa-polo Lerici che hanno garantito i necessari standard di sicurezza fornendo più di 60 imbarcazioni d’appoggio ai nuotatori.
“Purtroppo quest’ano mancavano i nazionali come Sanzullo e la Grimaldi che l’anno scorso hanno vinto, in fase di scarico dopo i Mondiali di Budapest, ma di conseguenza c’è stata l’opportunità di mettersi in mostra per quelli che probabilmente diventeranno nazionali come Francesco Ghettini – ha commentato un soddisfatto Roberto Figoli – Abbiamo avuto la gradita presenza del Presidente Regione Liguria Giovanni Toti, dell’Assessore Regionale Giacomo Gianpedrone e dei due Sindaci del Comune di Portovenere e di Lerici, ciliegina sulla torta di un’edizione straordinaria”
“Come organizzazione cerchiamo ogni anno di curare tutti i particolari al massimo, ma devo dire che nonostante i grandi numeri prodotti, la Federazione ha ancora poca considerazione del movimento Master che fornisce un supporto partecipativo enorme – prosegue Figoli sottolineando un evidente falla nei Regolamenti del Nuoto in Acque Libere – È stato per noi difficile spigare ad un ventina di concorrenti arrivati fuori tempo massimo, alcuni non giovanissimi, che secondo la Federazione dovevano arrivare entro un’ora dal primo classificato per non restare fuori piazzamento, questo perché viene applicato ai Master un Regolamento che nasce per gli Agonisti e In una gara come questa lo squilibrio tra le due categorie si fa evidente”
Magnifiche le riprese realizzate con il drone e visibili sul maxischermo posto sul palco, troppo forte l’effetto magnetico che vanta questa manifestazione, sia per gli atleti che partecipano con l’obiettivo di vincerla anno dopo anno, sia per quelli costretti al ritiro che preferiscono riprovarci nell’edizione successiva anziché rinunciare alla difficile traversata.
A tagliare per primo il traguardo quest’anno è stato Francesco Ghettini (nella foto a destra di Renato Consilvio), agonista Senior della Rari Nantes Spezia, dopo una nuotata da 1h 27’04″60 che ha preceduto all’arrivo Nicola Tempesta della UISP Nuoto Valdimagra che ha chiuso in 1h 28’18”40 e Tommaso Taverna della squadra di casa della Lerici Sport in 1h 32’55”70.
Il primo a tagliare il traguardo invece tra gli atleti Master è stato Andrea Ottaviani, Master30 della Genova Nuoto My Sport, quinto assoluto in 1h 33’55”60 seguito subito dopo da Francesco Moroni, Master25 della Polisportiva Amatori Prato con 1h 33’57”45 e dall’eterna Gaia Naldini (nella foto a destra di Renato Consilvio), Master40 della Nuotatori Genovesi che fresca delle due medaglie d’argento vinte ai Mondiali Master di Budapest, una nella 3 km in Acque Libere e una negli 800 stile in vasca, ha chiuso come prima donna assoluta della dura competizione in 1h 34’01”20 bissando la vittoria della sua precedente partecipazione nel 2013.
“Una bella gara in progressione come piace a me, rimontando bracciata dopo bracciata la testa del gruppo – ha commentato Gaia Naldini – Un bel risultato che mi ripaga un po’ del Mondiale riuscito male a metà, visto che a differenza della gara nel lago di Balaton, sono abbastanza soddisfatta degli 800 stile in vasca. La Byron è la Byron, una delle poche vere gare in acque libere rimaste, da affrontare sempre con rispetto, lo stesso dovuto a sua Maestà il Mare”
La Cerimonia di premiazione in Piazza Vassallo a Lerici è stata una festa. Si dice di questa gara che “Solo i campioni vincono la Byron”, noi ci aggiungiamo che serve un po’ di sana pazzia per vedere la maggior parte dei partecipanti essere ricoperta dagli atleti Master, ben 289 ai nastri di partenza tra i quali moltissimi over 50, come Salvatore Deiana, Master70 della Rapallo Nuoto che ha chiuso primo in categoria davanti ad altri due avversari e 158esimo assoluto in 2h 02’17”50.
La Byron è un sogno per gli amanti delle Acque Libere e poter dire di aver fatto la Byron è un orgoglio grande!
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