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Nuoto, piscina Scandone chiusa, cosa cambia per i Regionali Master e qual è il futuro dell’impianto napoletano

FIN Campania attiva per trovare una soluzione nel breve termine al fine dello svolgimento dei Campionati previsti per domenica, ma questo è l’ultimo problema della piscina che risorgerà a nuova vita

La notizia della chiusura della piscina Scandone di Napoli arrivata ieri in serata ha scosso tutto il movimento nuoto della Campania, non solo quello dei Master che avevano i Campionati Regionali in programma per questa domenica e domenica prossima, ma anche per gli altri settori del nuoto e della pallanuoto.
Ricapitolando in breve, l’impianto è stato posto a chiusura dall’ASL che dopo aver eseguito alcuni controlli di rito delle acque della vasca, ha riscontrato valori alterati nella flora batterica, un problema che purtroppo non è nuovo per la storica olimpionica del centro partenopeo.

Ciò che ne consegue è lo svuotamento della vasca e il nuovo riempimento, attività non poco impegnativa visto che parliamo di 2500 metri cubi di acqua da togliere e 2500 metri cubi di acqua da mettere in vasca, un’operazione che richiede in media dai sette ai dieci giorni, in base alla pressione disponibile per il getto d’acqua. Solo in seguito l’ASL di Napoli potrà eseguire un nuovo prelievo dei campioni e verificare se i parametri sono ritornati entro quelli previsti dalle normative vigenti.

Anche se il problema della chiusura dell’impianto riguarda tutto il nuoto Campano, come sottolineato già nell’articolo di ieri sera in cui abbiamo anticipato la notizia negativa, al momento il danno ricade principalmente sul settore Master che aveva in programma i Campionati Regionali per le giornate di domenica 11 e domenica 18 febbraio.

Dopo il comunicato ufficioso arrivato ieri sera da parte di FIN Campania per comunicare tempestivamente alle Società dell’impossibilità di tenere regolarmente l’evento, slittato a data da destinarsi, nuovi aggiornamenti ci sono pervenuti dalla stessa Federnuoto regionale che si è da subito attivata per risolvere il problema.

Come comprensibile, non sarà facile poter disputare la giornata gare del 18 febbraio, ma FIN Campania sembra essere ottimista in merito, a seguito delle comunicazioni ricevute dal Comune di Napoli e da chi dovrà procedere alle operazioni di cambio acqua della piscina. In ogni caso, gli addetti del settore Master di FIN Campania si stanno muovendo rapidamente per cercare di trovare un’alternativa per disputare entrambe le giornate di Campionati entro il 25 febbraio, o al più tardi entro la prima settimana di marzo, anche se dovesse essere necessario cambiare sede e spostarsi in vasca corta. Chiaramente per procedere al cambio date ed eventualmente al cambio sede, servirà anche l’avallo della Federnuoto nazionale.

Molti atleti Campani e relative società si chiedono perché i Campionati non possono essere spostati da subito nell’altra piscina olimpionica che la Campania dispone, ovvero la Provinciale di Caserta e la risposta è semplice: l’impianto casertano ha ancora oggi una spada di Damocle sulla testa dovuta alla questione agibilità dell’impianto, un problema che ha portato lo stesso impianto alla chiusura per diversi mesi e poi alla riapertura con deroga di non poter ospitare più di 200 persone sugli spalti, limite che certamente non si può garantire in occasione dei Regionali Master.

Grosse difficoltà si sono riscontrate anche a trovare alternative valide in vasca corta, considerando come già detto prima, che oltre ai Master, la Campania svolge anche una fitta attività di Nuoto Agonisti, Nuoto Propaganda e Nuoto per Salvamento.

Questione iscrizioni e rimborsi
Come ci è stato comunicato sempre da FIN Campania, in conseguenza al problema che si è verificato, sicuramente le iscrizioni saranno riaperte, in modo tale che chi dovesse avere la necessità, avrà facoltà di cancellarsi ed essere in qualche modo rimborsato della quota versata per l’iscrizione. Gli altri potranno eventualmente cambiare gare in base al nuovo calendario che verrà stabilito.
Per i dettagli organizzativi, a questo punto comprensibilmente poco semplici da mettere a posto, è tutto da verificare nelle prossime ore.

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Scandone_360Qual è il futuro della Scandone?
Lo storico impianto napoletano, che in passato ha ospitato eventi importantissimi, tra cui i Giochi del Mediterraneo 1963, due finali di Coppa Campioni, due di Euro Lega e una di Euro Cup di Pallanuoto, naviga ormai da diversi anni nell’abbandono e in problematiche più svariate legate agli spazi acqua, causando tanti limiti al nuoto Campano, ma quello che ormai è diventato un incubo, potrà sparire per sempre dal prossimo anno.
L’impianto sorgerà, infatti, a nuova vita in occasione dei lavori di restyling per le Universiadi di Napoli 2019 che prevedono una Scandone del tutto nuova e adeguata ad ospitare nuovamente eventi di grossa importanza, come può esserlo un Mondiale d’élite. Il progetto esecutivo e approvato prevede infatti la chiusura dell’impianto tra fine maggio e inizio giugno per avviare i lavori sulla vasca esistente, mentre sono già in atto i lavori per la realizzazione di una nuova vasca interrata da 51 metri e mezzo per 25 munita di pontone mobile, per l’utilizzo opportuno dell’impianti anche in versione vasca corta.
La piscina Felice Scandone sarà pertanto dotata dal prossimo anno di due vasche olimpioniche, una delle quali potrà essere sfruttata all’occasione anche come vasca corta, una composizione rara in Italia.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine