Medagliere, No-Time, Record e come si sono comportati gli Italiani in vasca e acque libere
Tante sono le statistiche, le curiosità e i numeri che ci ha regalato il Campionato Europeo Master LEN concluso ieri a Kranj, con le ultime due prove in Acque Libere disputate nel gelido lago di Bled.
Iniziamo dal Medagliere del Nuoto in vasca, dove a spuntarla davanti a tutti è stata la Germania che ha portato a casa la bellezza di 189 medaglie confermando i favori del pronostico in quanto nazione col maggior numero di iscritti, ben 454, seguita da Italia con 373 iscritti, Gran Bretagna 241 e Francia 234. Nonostante i 145 metalli portati a casa, l’Italia ha dovuto accontentarsi del quarto posto a causa di un numero inferiore di vittorie rispetto alla Russia, che ha chiuso il podio con 96 medaglie alle spalle della Gran Bretagna con 146 medaglie.
Bello notare però che se guardiamo il medagliere delle Acque Libere, così come avviene da anni nella categoria d’Élite, è l’Italia a dominare incontrastata con 35 medaglie, di cui 11 d’oro, 16 d’argento e 8 di bronzo, conseguite dai nostri connazionali nelle gare svolte al lago di Bled nelle distanze dei 3 e 5 km, davanti alla Germania con 7 medaglie d’oro e l’Ungheria con 6.
Un’altra classifica dove l’Italia non è seconda a nessuno da ormai diversi anni in campo internazionale è sicuramente quella dei “No Time”. Ebbene sì, anche quest’anno, così come a Londra 2016 e ai Mondiali di Budapest 2017, la bandiera nera va alla nostra nazione che con 100 non classificati in conseguenza a un crono segnato oltre quello limite prefissato come da tabelle per i Campionati, si aggiudica questa poco ambita classifica. Come da tradizione, al secondo posto la solita Francia con 92 davanti alla Germania con 65.
Il Curioso caso di Francia e Svezia
in linea di massima il numero delle medaglie vinte e il conseguente piazzamento della nazione nel medagliere va anche di pari passo con i No Time: maggiore è il numero di atleti iscritti e più è facile avere anche qualche No Time di troppo a carico, ma non se ti chiami Francia o Svezia. Risulta assai discordante infatti il numero dei No Time francesi, ben 92, con la posizione nel medagliere che vede i transalpini appena ottavi con solamente 52 medaglie vinte. Di tutt’altro impatto il riscontro per gli scandinavi, addirittura settimi proprio davanti ai francesi collezionando ben 46 medaglie ma con appena 5 No Time, a dimostrazione di una nazione competitiva non solo nella categoria d’élite ma anche decisamente a livello Master.
Come si sono comportati gli Italiani
I nostri connazionali in quel di Kranj hanno infranto un Record del Mondo negli 800 stile libero di Fabio Calmasini , un Record europeo nei 200 rana di Alberto Montini e ben 12 Record Italiani. L’atleta più prolifico in quanto a record italiani è stato Denny Ferroni con tre primati (100 stile, 100 e 200 farfalla) e e Giorgio Perondini (50 dorso e 50 e 100 stile), seguiti con due primati a testa da Elena Piccardo (100 e 200 rana). Un nuovo primato nazionale anche per Monica Vaccari (100 stile), Mira Guglielmi (50 farfalla), Grazia Gavoglio (100 stile) e Carlo Arturo Travaini (100 stile).
Il medagliere degli Italiani promuove proprio Carlo Arturo Travaini, con tre ori e due argenti, e Sabina Vitaloni, con tre ori e un argento, grazie ai quali si sono distinti come i due migliori atleti maschio e femmina della nostra spedizione.
Quelli con il maggior numero di medaglie vinte, contando anche le staffette, sono risultati invece Alberto Montini per gli uomini con due ori, due argenti e tre bronzi e Daniela Deponti per le donne con un oro, tre argenti e due bronzi, esattamente come accadde ai Mondiali di Budapest 2017.
Adesso per i Master i prossimi due appuntamenti Internazionali saranno i mondiali coreani che si terranno a Gwangju dal 9 al 18 agosto 2019 e gli europei ungheresi che si terranno a Budapest nel maggio 2020.
foto gentilmente concesse da Renato Consilvio
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