Tre motivi che il 23 settembre renderanno veramente nostalgica la chiusura dell’estate e che solo chi è un nuotatore può capire
Mettete da parte gli occhialini specchiati che vi fanno sentire fighi e vi danno un’aria da professionista anche se non lo siete, perché dopo tre mesi, o meglio novantaquattro giorni o ancora duemila duecento cinquantasei ore, con l’equinozio d’autunno che cadrà domenica 23 settembre, diremo arrivederci all’estate.
Per un individuo qualunque l’estate rappresenta il periodo caldo, in cui andare al mare, fare una vacanza lunga, cambiare look, abbronzarsi e sfoggiare i risultati della dieta seguita nei mesi precedenti.
Per un nuotatore invece è molto di più. L’estate rappresenta qualcosa di diverso per chi è a dieta durante tutto l’anno e che in acqua, che sia di piscina o di mare, ci nuota in tutte le stagioni.
Con la chiusura dell’estate, per un nuotatore si chiude lo splendido e magico periodo degli allenamenti e delle gare all’aperto, delle competizioni clou stagionali, delle uscite dagli spogliatoi dopo l’allenamento senza paura di prender freddo, delle nuotate al tramonto e di quelle sotto le prime luci del sole del mattino e ognuno di questi aspetti ha un valore veramente grande e che solo chi è un amante del nuoto può comprendere.
Nuoto, quanto è triste dire arrivederci all’estate per un nuotatore
Nuotare all’aperto ha tutto un altro sapore rispetto a nuotare al chiuso. Chi direbbe il contrario? I vantaggi di nuotare all’aperto sono molteplici e vanno dalla quasi assenza di inalazione di cloro durante l’allenamento, conseguente dalla migliore areazione, alla beatitudine e ottimismo prodotti dal panorama circostante la piscina, per non parlare dell’abbronzatura particolare del nuotatore, fatta dai segni delicati degli occhialini sul viso e dagli affascinanti tagli delle forme del costume sulla pelle che ci rendono indiscutibilmente più sexy.
E poi in quale altro periodo della stagione è possibile nuotare sotto le prime luci del sole del mattino e godersi un allenamento mentre si ammira il tramonto tra una serie e l’altra?
In quali altre condizioni è possibile intravedere il proprio riflesso sull’acqua mentre si emerge dalla fase subacquea a dorso regalando un’amozione che solo chi è un nuotatore può comprendere?
È vero, talvolta i riferimenti sono inferiori, soprattutto per i dorsisti, ma la vasca outdoor batte quella indoor 10 a 1, almeno in condizioni normali.
In maniera inversamente proporzionale, con la chiusura della stagione calda ritorna progressivamente il rischio di ammalarsi a causa degli sbalzi di temperatura tra l’ambiente spogliatoio e l’ambiente esterno alla piscina. In estate questi sono timori di cui ci dimentichiamo del tutto, godendoci l’uscita dagli allenamenti talvolta in pantaloncini e infradito!
L’estate è anche il periodo degli appuntamenti clou stagionali che bene o male ci permettono di portare a casa bei ricordi ed esperienze indelebili che vanno oltre le medaglie.
Dai Campionati di Categoria e Master, a quelli d’élite, gli appuntamenti clou stagionali sono per tutti i nuotatori competitivi occasione non solo di competere in vasca, ma anche di vivere a 360 gradi il nuoto e tutto ciò che ruota intorno all’asse della disciplina acquatica elitaria.
Non c’è paragone tra gli appuntamenti estivi e quelli invernali per tante ragioni!
La chiusura dell’estate coincide però per un nuotatore anche con l’inizio di una nuova stagione e quindi di nuove avventure e nuovi obiettivi da inseguire, ripercorrendo il cerchio acquatico ancora una volta, per dare tutto, fino alla fine.
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