La Divina intervistata al Festival dello Sport ripercorre le fasi più brillanti della sua carriera, guardando a quelli che saranno gli ultimi due anni in gara e al suo futuro fuori dalle piscine
Ospite domenica scorsa a Trento per la giornata conclusiva del Festival dello Sport e in partenza per il ritiro di Livigno, Federica Pellegrini ha fatto qualche piacevole salto indietro ripercorrendo insieme a Stefano Arcobelli della Gazzetta dello Sport le vette raggiunte nella sua brillante carriera.
Invetriabile ricadere sull’argomento 200 stile libero, in cui ha conquistato la sua prima medaglia d’oro in una manifestazione internazionale di rilievo in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 a soli 20 anni e in cui vanta 15 dei 25 titoli internazionali vinti tra Olimpiadi, Mondiali, Europei e Universiadi e 24 dei 117 titoli italiani assoluti vinti in carriera, nuotando inoltre il Record del Mondo della specialità per quattro volte tra vasca lunga e vasca corta.
A due mesi dai 30 anni compiuti durante gli Europei di Glasgow, il primo in cui non ha vinto alcuna medaglia dopo quelli dei suoi esordi nel 2004 e 2006, la Divina ha spiegato che nonostante le 54 medaglie vinte in campo internazionale e i 15 anni di carriera ad altissimi livelli, non è ancora stanca del nuoto, anzi, ha scelto di andare avanti fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020 proprio perché ama intensamente questo sport, l’ambiente che lo circonda, gli allenamenti giornalieri e tutto ciò che riguarda l’acqua clorata.
Dopo tutto quello che ha vinto, Federica Pellegrini confessa, infatti, che la scelta di proseguire non è votata esclusivamente per vincere ancora qualcosa, ma soprattutto per vivere ancora il mondo del nuoto da atleta, una cosa di cui è innamorata persa.
“So che mi aspettano due anni tosti, ma ho deciso di continuare a fare la cosa che più mi piace, nuotare – ha dichiarato Federica Pellegrini durante l’intervista realizzata da Arcobelli – Per me oggi la felicità più grande è il nuoto e allenarmi è la cosa che più mi piace”
Si passa quindi dai ricordi del record a cui tiene di più, quello dei 200 stile fatto ai Mondiali di Roma 2009, a quelli che ripercorrono il momento più alto della sua carriera che individua nei Giochi di Pechino 2008 che rivive come se fossero stati ieri insieme ai Mondiali di Roma 2009, fino ad arrivare al Mondiale che verrà, per il quale per adesso continuerà sulla strada dei 100 stile libero, senza chiudere però la porta ai suoi 200 stile libero in vista di quella che sarà la sua quinta e ultima Olimpiade, lasciando intendere però che la scelta sarà soltanto sua e del sui allenatore e che non dovrà nulla a nessuno delle sue decisioni.
“Nel 2019 ci saranno i Mondiali in Corea e poi l’anno dopo farò la mia quinta Olimpiade a Tokyo, in vista della quale potrebbe esserci qualche novità – afferma Federica Pellegrini – Saranno due anni in cui seguirò una preparazione tosta e durante i quali deciderò insieme al mio allenatore Matteo Giunta cosa fare, ma è una cosa personale tra me e lui”
Insomma, da una come Federica Pellegrini, risorta in maniera straordinaria e inaspettata ai Mondiali di Budaprst 2017 in cui, dopo il cocente quarto posto delle Olimpiadi di Rio 2016, ha conquistato con sorpresa di tutti il titolo di campionessa davanti all’aliena Keaty Ledecky che nemmeno lei pensava di poter battere, ci si può aspettare qualsiasi risultato.
Dopo il nuoto l’obiettivo sarà trascorrere un anno facendo il giro del mondo come si deve, non da un aeroporto all’altro come durante le competizioni e mettere su famiglia dopo aver incontrato l’uomo della sua vita.
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