La probabile candidatura annunciata dall’ANSA e appoggiata dal Presidente del CONI Giovanni Malagò
Gregorio Paltrinieri porta bandiera della delegazione italiana ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020? Non è utopia, anzi, della notizia se ne parla già attivamente dopo un’ANSA che riportava le dichiarazioni positive del presidente del CONI Giovanni Malagò, che parlando di Tokyo 2020, ha affermato che “Greg sarebbe un ottimo nome come portabandiera, perchè ha vinto la Medaglia d’Oro all’edizione di Rio 2016”.
Il campione olimpico dei 1500 stile libero potrebbe dunque diventare il secondo nuotatore nella storia a ricoprire tale ruolo dopo Federica Pellegrini che è stata porta bandiera proprio nella scorsa edizione dei Giochi, a Rio 2016, e il terzo in assoluto delle discipline acquatiche considerando anche il tuffatore Klaus Dibiasi che portò il tricolore alle Olimpiadi di Montreal del 1976.
La supposizione non è assolutamente fuori luogo, anzi: il nuoto è lo sport che negli ultimi sette anni, dopo i rovinosi Giochi di Londra 2012, ha saputo conquistare i maggiori successi internazionali in ambito Mondiali e Giochi Olimpici e proprio Gregorio Paltrinieri rappresenta l’emblema di questa “scalata” avendo vinto ininterrottamente il titolo di campione dei 1500 stile libero in vasca lunga, di cui detiene anche il Record Europeo, dal 2014 al 2018 tra Olimpiadi, due Mondiali, due Europei e una Universiade, arrestando la sua corsa soltanto ai recenti Campionati Europei di Glasgow, dove si è accontentato del bronzo.
Inoltre si sposano bene le tempistiche tra la cerimonia di apertura, prevista per il 24 luglio 2020, e gli impegni di super Greg relativamente al programma gare del nuoto, previsto dal 25 luglio al 2 agosto 2020 e che vedrà molto probabilmente i 1500 stile libero nelle ultime due giornate, seguiti dalla 10 km in Acque Libere alla quale l’atleta delle Fiamme Oro e Coopernuoto Parma allenato da Stefano Morini al Centro Federale di Ostia punta insieme ai suoi 1500.
La città giapponese, alla sua seconda Olimpiade dopo quella del 1964, aprirà i Giochi nello Stadio Nazionale Olimpico di Tokyo rinnovato entro quest’anno per un costo di circa un miliardo di dollari. Il progetto prevede di smantellare lo stadio originale ed espanderne la capacità da 50mila a 60-80mila posti a sedere in base all’evento.
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