Alla scoperta del fondatore di Inside Foto, secondo classificato al concorso “Momenti di sport” con la foto “Sii come l’acqua”
Quando si fa riferimento al mondo del nuoto si pensa agli attori principali, gli atleti, le prestazioni, la squadra, gli spettatori. Tante sono le immagini che descrivono le gesta e le emozioni che questo sport ci regala. Istantanee che sono frutto di un lavoro “invisibile” che si cela proprio tra l’atleta e lo spettatore, una figura di fondamentale importanza ai fini dei ricordi delle imprese storiche: il fotografo. Uno degli elementi di spicco della fotografia del nuoto è di sicuro Andrea Staccioli, fotografo romano fondatore dell’agenzia Inside Foto, che tratta tanto nuoto ma anche calcio, nonchè stretto collaboratore per Deepbluemedia di Giorgio Scala. Per gli addetti ai lavori il nome di Andrea non è nuovo, anzi, rappresenta una di quelle costanti che arricchiscono il nuoto che tutti conosciamo e quello “dietro le quinte”.
Recentemente è salito alla ribalta grazie al concorso fotografico “Momenti di sport” che ha visto Staccioli vincere il secondo premio con la fotografia dal titolo “Sii come l’acqua”, uno scatto che ritrae la nuotatrice Ilaria Cusinato mentre si rovescia sul capo una bacinella d’acqua prima della partenza dei 400 misti agli Europei di Glasgow. Il getto d’acqua sembra incoronare la campionessa, che conquisterà l’argento. Andrea Staccioli ritirerà il riconoscimento quest’oggi a Milano nell’Aula Testori di Palazzo Lombardia, in un evento durante il quale saranno premiati personaggi del mondo sportivo e giornalistico. Nonostante ciò Andrea non è nuovo a questo tipo di premio, infatti l’anno scorso ha vinto il primo premio con la foto “Shadows in the pool”.
Quali sono state le sensazioni nel momento in cui hai scattato la foto e ti sei reso conto del fantastico instante che avevi catturato?
“È difficile da descrivere ma quella foto l’ho sentita nel momento in cui l’ho fatta . Ilaria era nel posto giusto con la luce sul viso e la piscina ancora buia per la presentazione degli atleti . Non ho smesso un istante di seguirla ma tra me e lei c’erano le bandierine dei misti . Fortunatamente nel momento in cui si è rovesciata l’acqua le bandierine non interferivano troppo con l’inquadratura. L’acqua poi, ormai un’amica, mi ha aiutato assumendo la forma di un’onda . La fortuna è una componente essenziale ma quando passa bisogna essere pronti a prenderla al volo. Sono contento dei riconoscimenti che sta avendo quella foto ma sono contento sopratutto per quanto sia piaciuta a Ilaria e alla sua famiglia. E sono contento per me ovviamente”
Da quanti anni pratichi la la professione di fotografo e come ti sei ritrovato in questo mondo?
“Ho iniziato a studiare fotografia tardi, a più di 30 anni . Nel 1999 ho iniziato ad effettuare servizi fotografici professionali nel mondo dell’editoria, non a tempo pieno. Nel 2001 mi sono iscritto all’ordine dei giornalisti e da li ho iniziato seriamente la professione di fotografo. L’approccio allo studio della fotografia è stato casuale. Mi sono iscritto ad un corso quasi casualmente. Nonostante avessi una reflex non ero un grande appassionato. Non sono mai stato un foto amatore, ho fatto il passaggio diretto da ignorante a professionista”
Come ricordi le primissime uscite nel nuoto, sul bordo vasca?
“Ho sempre avuto una grande passione per lo sport, da spettatore più che da praticante. Mi ricordo che mia madre comprò il nostro primo televisore a colori per permettermi di vedere le olimpiadi di Mosca. Le prime volte corrispondono più o meno ai tempi di Romaquatica, praticamente un campionato del mondo al Foro italico, con la possibilità di fotografare tutte le discipline. La mia tecnica era un po’ rozza, non mi sentivo proprio a casa, praticamente fotografavo il nuoto solo in occasione del Trofeo Settecolli”
Quando e come nasce Insidefoto?
“Insidefoto nasce nel 2006. Fino a quel momento dirigevo una piccola agenzia fotografica a Roma ed ero appena tornato dai mondiali di calcio di Germania. Tre fotografe che lavoravano con me mi spinsero a creare una agenzia mia e diventarono mie socie. Erano ancora tempi buoni per la fotografia. Crescemmo rapidamente e ottenemmo buonissimi risultati editoriali in pochissimo tempo”
Inside Foto non è solo nuoto, vediamo tanti scatti anche degli altri sport e soprattutto del calcio (ricordiamo uno scatto celebre che ha fatto il giro del mondo e che ritrae Cristiano Ronaldo, allora giocatore del Real Madrid, effettuare il gol in sforbiciata nella partita di Champions League contro la Juventus, ndr). Quali sono le differenze tra il rettangolo di gioco e il rettangolo d’acqua?
“Tutti e due gli sport, fotograficamente, sono molto vincolati dalla posizione. Nel calcio c’è più imprevedibilità, non sai mai dove si svolgerà l’azione decisiva e soprattutto se si svolgerà vicino alla posizione che si è scelti . Il fascino della fotografia di nuoto, oltre alla necessità di usare tecniche diverse per i diversi stili, sta nella possibilità di pensare all’immagine che si vuole e poi provare a realizzarla. Il lato creativo viene molto più stimolato”
Come nasce la collaborazione con Deepblumedia e Giorgio Scala?
“Nel 2009 qualche mese prima dei mondiali di Roma ci incontrammo io, Giorgio Scala e Guido Cantini, un mito della fotografia di nuoto. Giorgio aveva l’incarico di photo manager dei mondiali e quindi non avrebbe potuto fotografare. Decidemmo, su una panchina, le modalità della nostra collaborazione per i mondiali . Formammo uno squadrone e di mantenere ognuno di noi la proprietà sull’archivio fotografico. Nel “gruppo” fondatore coptammo Giorgio Perottino ma con noi a Roma c’erano tanti altri che ancora oggi fanno parte del gruppo oltre che essere ottimi amici . E’ stata l’esperienza più alta della mia attività di fotografo oltre che l’ingresso ad alto livello nel mondo della fotografia “acquatica”. In Corea quest’anno fotograferò il mio sesto mondiale”
Quali sono gli stili che preferisci fotografare e che emozioni provi quando riesci ad immortalare determinati eventi che poi magari diventano anche immagini storiche del nuoto?.
“Non ho uno stile preferito ma per ogni stile ho dei momenti che mi piace fotografare . L’uscita dal tuffo nello stile, la “bolla” nella rana, la virata nel dorso sono alcuni esempi. Sono sempre stato tifoso degli azzurri ma ora, avendo anche un rapporto diretto con molti di loro sono diventato un super tifoso . Mi emoziono per le loro vittorie e questa emozione spesso la trasferisco nelle immagini. Rimprovero spesso i ragazzi e le ragazze perchè quando vincono non esultano come dovrebbero. Prima o poi organizzeremo un corso di esultanze per nuotatori”
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