Universiadi last stand, l’Italia si presenta nella piscina Scandone di Napoli per l’ultimo atto dei Giochi degli Atleti Universitari con l’obiettivo unico di arricchire il medagliere che dopo sei giornate di gare vede gli Azzurri quinti nel medagliere con un oro, quello vinto da Silvia Scalia nei 50 dorso, quattro argenti e cinque bronzi, alle spalle di Sud Africa, Russia, Giappone e Stati Uniti che comandano in solitaria forti dei quattordici ori e trentadue medaglie vinte.
Ad aprire l’ultima serata di finali, la settima andata in sold out con i biglietti esauriti diverse ore prima delle gare, la finale fast and furious dei 50 stile libero femminili. Ai blocchi di partenza a rappresentare il tricolore italiano, Nicoletta Ruberti, allenata da Luca Passeri e Denny Ferroni che prova a insidiare il podio con un buon attacco, senza riuscire però a inserirsi nella linea principale della gara, chiudendo settima in 25″37.
Peccato per l’atleta tesserata per la Nuoto Cl. Azzurra 91 – Bologna, 24 anni il prossimo 13 agosto, che nuota a 23 centesimi dal personale del 2018 che stasera le avrebbe permesso di ottenere il bronzo, vinto dalla britannica Barclay con 25”15, alle spalle della tedesca Felsner con 25”12 e della statunitense Perry con 25”08.
“Speravo di poter riuscire a fare meglio e infastidire le avversarie che avevo davanti, ma purtroppo sono arrivata un po’ stanca a questa finale – ha dichiarato Nicoletta Ruberti ai microfoni di Swim4Life Magazine – Sono riuscita a migliorare il tempo delle semifinali ma non sono riuscita ad avvicinarmi al mio personale. Questa era comunque la mia prima finale e mi sono divertita. Questa Universiade è stata molto bella; vedere un pubblico così e i compagni di squadra che mi hanno tifata alla grande non è da tutti i giorni”
Spettacolare la finale dei 50 stile libero maschile, che vide lo statunitense David Ross Cumberlidge nuotare sotto i 22 secondi trionfando con il crono di 21”97, distante tre decimi dal Record delle Universiadi del russo Vladimir Morozov del 2013, davanti al nipponico Matsui con 22”26 e al russo Markov con 22”39.
Dopo la finale dei 50 rana femminili priva di Azzurre in gara e vinta dalla brasiliana Alves con 30”73, arriva il tanto atteso momento della finale dei 200 farfalla femminili che vedono ben due Azzurre a caccia di una medaglia.
La Capitana della Nazionale Azzurra Alessia Polieri e la medaglia di bronzo dei 400 misti durante queste Universiadi Ilaria Cusinato partono in linea con le avversarie, ma la finale si delinea già dopo la prima vasca, con la statunitense Luther e la nipponica Mochida che si sganciano dalle altre andando all’attacco dell’oro.
La 24enne tesserata per Imolanuoto e Fiamme Gialle prova a cambiare ritmo dalla terza vasca in poi (parziale di 33”08, ndr) senza però riuscire a risalire il necessario che basta per agguantare il podio, chiudendo quinta in 2’09”58 che rappresenta il suo personale stagionale.
“Quello che desideravo stasera era una medaglia – afferma Alessia Polieri ai microfoni di Swim4Life Magazine – Ho provato a cambiare marcia dopo 150 metri, ma mi è mancata l’energia necessaria per riuscirci. Peccato, volevo chiudere queste Universiadi nel miglior modo possibile, anche se ho comunque nuotato il mio personale stagionale”
Gara differente per la 19enne tesserata per Team Veneto e Fiamme Oro allenata da Alessandro Chinellato, che prova a gestire la fatica accumulata in questa settimana di gare che l’ha vista impegnata in due turni dei 400 misti, tre turni dei 200 misti e tre turni dei 200 farfalla, attaccando nell’ultima vasca, chiudendo con il personale stagionale di 2’09”47, a 69 centesimi dal personale assoluto nuotato ai Campionati Italiani primaverili del 2018, che le è valso il quarto posto, a solo nove centesimi dal podio occupato sul terzo gradino dalla nipponica Mochida, e a 42 centesimi dall’argento vinto dalla statunitense Carter con 2’09”05, preceduta dalla compagna Luther con 2’07”92.
“Sono contenta perché in un momento in cui non dovevo certamente tirare fuori le mie migliori prestazioni, visto che tra pochi giorni inizierà per me il Campionato Mondiale al quale punto fortemente, stasera sono comunque riuscita a migliorare il mio personale stagionale – ha dichiarato Ilaria Cusinato ai microfoni di Swim4Life Magazine – Questa Universiade è stata meravigliosa sotto tutti i punti di vista. Adesso mi concentro per la Corea, dove voglio dimostrare a tutti che ci sono”
Fuori portata dell’Azzurro Pier Andrea Matteazzi la finale dei 400 misti che si presentano fin dalla prima vasca una gara a parte per il giapponese Yuki Ikari, oro con 4’12”54, lo statunitense Sean Thomas Grieshop, argento con 4’13”90 e il russo Maxim Stupin, bronzo con 4’15”37. Il 21enne della De Akker Team, che stamattina aveva nuotato una buona qualifica con il crono di 4’18″18, non riesce mai a insidiare gli avversari che lo precedono, chiudendo sesto in 4’19”07.
Bisogna aspettare la finale dei 400 stile libero femminili per assistere a una Scandone impazzita e scatenata per la bella partenza all’attacco di Linda Caponi. La 20enne tesserata per Centro Sp.vo Carabinieri e Team Nuoto Toscana Empoli parte infatti con il coltello tra i denti, nuotando la prima vasca in 59”90 alle spalle della sola statunitense Kaersten Meitz.
Non tarda ad arrivare il tentativo di aggressione all’atleta poggibonsese che però si difende bene chiudendo seconda in 4’10”53 contro l’inarrivabile 4’05”80 dell’atleta a stelle e strisce. Deve accontentarsi invece del bronzo l’altra statunitense Schmidt che chiude in 4’11”37.
“Sono contenta di questa medaglia ma non sono contenta del tempo che avrei voluto migliorare – ha dichiarato Linda Caponi ai microfoni di Swim4Life Magazine – Sono fatta così, non mi accontento mai e anche se vinco una medaglia d’argento importante come questa, guardo sempre a cosa potevo fare meglio. Ho gestito la finale come è nelle mie corde, ma ho accusato un po’ di fatica nella parte finale della gara. Sono comunque riuscita a difendere questo argento che mi rende felice. Oltre alla gioia delle medaglie, di questa Universiade mi resterà per sempre nel cuore questo grande pubblico e questa meravigliosa piscina”
Per l’atleta allenata da Giovanni Pistelli e Andrea Volpini, nonché seguita dal personal trainer Marco Badini, si tratta della prima medaglia internazionale individuale in carriera, che arriva dopo l’argento vinto nella 4×200 stile di questa Universiade.
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