“Ritrovare il nuoto nella mia vita dopo tanti anni mi ha permesso di rinascere non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente”
La passione è il carburante indispensabile per fare qualsiasi cosa nella vita e quando la passione in quello che fai è immensa, puoi riuscire in cose straordinarie. È quello che fa Massimo Vallone, un autentico innamorato del nuoto che vive in pieno nonostante gli impegni di lavoro non gli diano vita facile.
“Faccio la Guida Turista inglese e spagnola da 35 anni ormai – racconta il napoletano durante la nostra intervista – È un lavoro che mi ha dato ma anche tolto tanto, perché da quando sono ritornato al nuoto nei Master, devo fare i salti mortali per trovare il tempo di allenarmi e soprattutto di farlo bene. Fare la Guida Turistica significa anche percorrere 8 chilometri e piedi prima di tuffarti in piscina per l’allenamento, facendo i conti con insufficienze dovute proprio alla stanchezza accumulata durante il lavoro e chi nuota sa di che tipo di difficoltà stiamo parlando”
Questa difficoltà non frena però l’impeto di Massimo che nel nuoto non fa soltanto l’atleta, ma è anche uno dei Dirigenti del Circolo Nautico Posillipo che si occupa del settore Master, principalmente per le Acque Libere, organizzandone la partecipazione alle competizioni a 360 gradi, occupandosi dei tesseramenti, delle iscrizioni agli eventi e finanche dell’aspetto logistico.
Da giovane ha fatto scuola nuoto, dai 6 fino ai 13 anni, per poi ritrovare il nuoto solo tanti anni più tardi, all’età di 47 anni. Ma come è stato rientrare nel nuoto dopo tutti questi anni e con un fisico completamente diverso?
Una vera follia! L’elemento acqua mi era diventato totalmente estraneo e non è stato affatto facile riabituarmi a tutte le dinamiche che rientrano nel vivere l’ambiente piscina. Ho però ritrovato i compagni di un tempo e devo dire che nel riprendere a nuotare sono rinato non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Ho ripreso ad avere passioni, essere più lucido e avere più facilità nel socializzare. Mi sento più brillante, anche se non reputo di esserlo e questo mi fa stare psicologicamente meglio e poi le scariche di adrenalina che ti danno le gare sono un tocca sana”
È risaputo, almeno da chi è praticante, che avvicinarsi allo sport fa tanto bene, a curare i rapporti umani, ad aiutarti, supportarti e compensarti nel corso della vita e le parole di Massimo confermano in pieno il teorema.
“Se sei uno sportivo praticante ti senti più appagato e solo chi fa sport può comprendere queste parole – afferma Massimo – Tutti dovrebbero fare sport”
Quest’anno il tuo essere sportivo ti ha spinto per la seconda volta a compiere la mitica traversata della Capri – Napoli. Raccontaci come è stata.
“Dopo l’esperienza dell’anno scorso che fu per me come un’avventura, quella di quest’anno è stata una cosa straordinaria. La squadra era più preparata, più forte e abbiamo potuto far valere l’esperienza accumulata nella scorsa edizione della traversata. È stata fantastica, abbiamo avvistato banchi di tonni e poi una pinna che non siamo riusciti a individuare di che tipo di pesce era. È stata una gara non facile, con un vento di scirocco che non ci ha mai abbandonato, ingrossando il mare non poco”
Come è andata guardando il risultato finale?
“Siamo arrivati terzi in assoluto (6h 56′ 29″ ndr), a soli nove minuti dal Circolo Canottieri Napoli che ha vinto con sei atleti che arrivavano complessivamente a una media di 180 anni contro i 320 anni della nostra formazione a rappresentare il Circolo Nautico Posillipo. È stata una gara che ha visto nuotatori molto interessanti che hanno reso il livello molto competitivo e questo ha dato valore aggiunto alla nostra impresa”
Cosa si prova a fare la Capri – Napoli?
“Nuotare in mare aperto con una profondità di azzurro intenso, ti regala un emozione impareggiabile. L’anno scorso ero un po’ timoroso proprio per questo aspetto, ma poi ho superato la mia paura e mi sono goduto la traversata che è difficile da spiegare a parole. Dopo tre ore di nuoto mi giravo e sembrava di non aver percorso nemmeno un metro osservando l’isola di Capri in lontananza. Vivi un ambiente ovattato, senza rumori, nemmeno quello del mare. La Capri – Napoli ti rimane dentro e chi la prova, penso che difficilmente non abbia voglia di rifarla nuovamente. È una sfida avvincente, sembra non finire mai, ma quando tocchi il traguardo è un’emozione indescrivibile. Vorrei approfittare per ingraziare pubblicamente i miei compagni di avventura che mi hanno permesso di completare questa impresa: Massimiliano Conturso, Franco Garipoli, Giorgio Lamberti, Mariano Materazzo e Antonio Rolando, nonché il coach sulla barca Gianpiero La Monica. È stato solo grazie a loro che ce l’ho fatta”
Quanto è stato duro prepararla?
“Non è stato facile, perché oltre alla traversata che è uno sport a parte, dovevo preparare anche i Campionati Italiani di Nuoto Master in vasca. Ho dovuto fare molti sacrifici per allenarmi per questa gara, seguire una dieta diversa per perdere peso senza perdere massa muscolare e non è stato facile essere costante, sia per l’impegno in se, sia per gli spazi acqua che non sono stati mai facili da trovare durante tutto l’anno. Spero che dopo le Universiadi si possa conservare la Scandone di Napoli come il gioiello che è diventato. Questo ci potrebbe riportare alla passione viva che tutti avevano un tempo che è stato”
Oltre alla Capri Napoli, è bene ricordare che quest’anno hai raccolto grandi soddisfazioni anche dai Campionati Italiani di Nuoto Master.
“Beh, devo dire che io che sono un eterno secondo, quest’anno, oltre all’argento vinto nei 400 misti che reputo la regina delle gare, è stata la prima volta in cui sono riuscito a salire sul gradino più alto nei miei 200 misti. Questa cosa mi ha reso molto felice e mi accontento di questa felicità, anche se molto probabilmente ho raccolto più di quello che merito, vincendo anche l’Iron Master”
Cosa ti regala il nuoto tutti i giorni?
Mi regala emozioni, un senso di appagamento incredibile e una forza che mai avrei pensato di avere. Il nuoto ti migliora e ti porta a migliorarti. Con la mia esperienza tra le fila del Circolo Nautico Posillipo devo dire tra l’altro di essere riuscito a trovare la realtà che desideravo da tempo e di questo voglio ringraziare il Circolo Nautico Posillipo, il Presidente Semeraro, Gianpiero La Monica, Responsabile del Nuoto Master in vasca, che ha sicuramento agevolato il mio impegno nella società posillipina. Anche se ricordo con nostalgia quel periodo esaltante vissuto con la San Mauro Nuoto tra il 2010 e il 2012”
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