La Federazione Medico Sportiva Italiana pubblica un Comunicato che anticipa le linee guida e le nuove regole che dovranno essere adottate per la ripresa, possibile dopo il 2 maggio
Dopo oltre un mese di stop dovuto all’emergenza sanitaria che si è evoluta poi in pandemia causa Coronavirus Covid-19, in Italia di comincia a parlare di ripresa. Non sarà però una ripresa semplice ma graduale e questo vale per tutti, sia per il mondo del lavoro, per la società e per lo sport, per il quale è intervenuta la Federazione Medico Sportiva Italiana, che in qualità di Federazione medica del CONI e unica Società Scientifica accreditata dal Ministero della Salute per la Medicina dello Sport, ha emanato una linea guida che ritiene doverosa osservare per preparare l’attività sportiva alla ripartenza di allenamenti e gare.
Non si conosce ancora la data effettiva della ripartenza, argomento oggetto di discussione in questi giorni al Governo che sta preparando la cosiddetta Fase 2, ma proprio per questo fervono i preparativi. Partiamo dal fatto che per le discipline sportive dilettantistiche, la FMSI ritiene consigliabile proseguire lo stop agli allenamenti e alle gare oltre il 13 aprile.
Oltre quella data, quando il Governo riterrà opportuni ripartire, dovrà essere osservato, sempre secondo la FMSI, un protocollo di screening ad hoc, da effettuarsi prima della ripartenza in chiave di prevenzione e alcuni test per il monitoraggio constante delle condizioni degli atleti, ma sono già pronte anche indicazioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi, ivi comprese raccomandazioni specifiche nei casi di atleti risultati positivi al virus.
La FMSI ha preparato inoltre una linea guida da osservare per quanto riguarda le misure di protezione e di sicurezza sia negli impianti sportivi sia negli spogliatoi, sia nei locali comuni e nei servizi igienici degli impianti stessi, ma anche nella gestione delle relazioni all’interno della squadra e con lo staff.
Tra le raccomandazioni che impone la FMSI – il documento completo allegato in fondo all’articolo – sussiste la suddivisione tra atleti COVID+ accertati e guariti e atleti che su giudizio del responsabile sanitario abbiano avuto sintomi riferibili tra i quali, a titolo non esaustivo, temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi centigradi, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia.
Esami Clinici per tutti, con ricerca del RNA virale (Tampone o altro test rapido in via di validazione) prima della ripresa, test da sforzo massimale con valutazione polmonare (test cardio polmonare) e saturazione O2 a riposo, durante e dopo sforzo, ecocardiogramma color doppler, esame Spirometria Completo (FVC, VC, MVV), radiologia polmonare e altri accertamenti clinici sono previsti nel protocollo, al fine di rilasciare il nulla osta infettivologico utile all’atleta per la ripresa.
“Spero si riprenda tutto il prima possibile – afferma il dott. Cristiano D’Errico, membro della FMSI, raggiunto telefonicamente da Swim4Life Magazine – Ricordo a tutti gli appassionati di nuoto e frequentatori di piscina che il problema non è facile da gestire, perché seppure il cloro presente negli impianti sportivi sia indubbiamente un ottimo disinfettante, bisogna considerare i droplets che durante l’attività fisica si emettono, ovvero quelle microparticelle che vengono emesse non solo con tosse e starnuti, ma anche con espirazione forzata. Sono del parere che una iniziale ripresa vada fatta scaglionata, giusto per avere la garanzia di ripartire quando l’indice di contagiosità sarà sceso sotto 0.5”
La ripresa non sembra essere molto lontana, visto che proprio oggi il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha detto che ci sono possibilità sull’allentamento delle misure anti Covi-19 al termine di aprile, ovviamente tenendo conto dell’evoluzione del contagio.
Come da fonte Ansa, è previsto comunque un prolungamento di altri 14 giorni delle attuali misure restrittive e di isolamento imposte dal Governo in scadenza il 13 aprile, arrivando fino al 2 maggio.
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