Nuoto, annullate competizioni fino al 31 maggio, ma non sono in discussione gli allenamenti

La decisione sposerebbe indirettamente le linee guida della Federazione Medico Sportiva Italiana, resta accesa la speranza per riprendere però gli allenamenti dopo il 4 maggio

Oltre due milioni i casi di contagio da Coronavirus Covid-19 confermati nel mondo, 172.434 in Italia, ai quali si aggiungono 22.745 decessi, con una linea di decrescita evidenziata nelle ultime settimane e la novità che riguarda i kit per i test sierologici, in arrivo all’inizio di maggio, per un’indagine a campione sulla diffusione del virus, sembrano essere le basi per la Fase 2 di contenimento dell’emergenza sanitaria e il ritorno progressivo alle normali attività.

C’è chi parla di riaperture differenziate per zone del Paese a seconda della diffusione del contagio e misure più stringenti dove la diffusione del virus è maggiore, ma il Premier Giuseppe Conte smentisce, prediligendo un piano generale che sia quindi esteso a tutta l’Italia in pari misura. Non esiste ancora nessun calendari oe non sono ancora previste date per la riapertura di alcuna attività, tutto in fase di studio, ma qualcosa nel mondo dello sport comincia a muoversi.

Dopo le linee guida proposte dalla Federazione Medico Sportiva Italiana per la ripresa degli allenamenti e la riapertura degli impianti sportivi, incluse le piscine – clicca qui per leggerle – il consiglio della Federazione Italiana Nuoto riunitosi ieri in videoconferenza, ha decretato l’annullamento di eventi e competizioni nazionali sino al 31 maggio, tra cui il campionato juniores estivo di nuoto sincronizzato previsto a Verona dal 14 al 17 maggio, appoggiando indirettamente l’ipotesi della FMSI che prevede una fase di monitoraggio dopo la ripresa degli allenamenti di alcune settimane e la ripresa delle competizioni solo a partire da giugno.

Durante il consiglio non è stata ovviamente messa in discussione la ripresa degli allenamenti, per la quale dovrà esprimersi il Governo e le speranze di riavviare le attività dopo il 4 maggio non sono basse dopo l’intervento di ieri del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora – clicca qui per leggerlo – mentre ricordiamo che il SIGIS – Sindacato Gestori Impianti Sportivi – sta studiando un protocollo garanzia, salute, sicurezza e igiene per la riapertura degli impianti sportivi.

Il consiglio della Federnuoto ha inoltre affrontato le problematiche causate dall’emergenza sanitaria e la conseguente profonda crisi di 1500 associazioni e società sportive affiliate dovuta a chiusura delle piscine e allo stop agli allenamenti.

Per questi motivi è stato deciso di nominare una commissione composta da specialisti in materia sanitaria e da referenti federali per redigere un compendio che fornisca ausilio e supporto alle autorità governative e che rappresenti un valido modello da adottare per riprendere l’attività motoria sin dalla base e le competizioni in piena sicurezza per praticanti e tesserati delle discipline acquatiche.
L’intenzione è fornire, attraverso il coinvolgimento di eccellenze del settore, autorevoli considerazioni onde favorire tempestivamente le corrette iniziative da intraprendere per aprire appena possibile le piscine italiane nelle fasi 2 e successiva.

In pratica, si sta lavorando per farsi trovare pronti nel momento in cui il Governo deciderà che si può riaprire tutto, ma purtroppo non si conosce ancora quando questo potrà avvenire. Si attendono importanti novità entro le prossime 36 ore, in cui si spera di assistere a un altro discorso del Presidente Giuseppe Conte in cui alcuni dei punti interrogativi che circolano negli ultimi giorni, possano trovare una risposta.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine