Numerosi gli ostacoli per la conferma dei Campionati, molto più probabile il rinvio di un anno
Entro questa settimana è previsto un incontro al vertice della LEN per discutere se poter confermare o meno i Campionati Europei di Nuoto previsti a Budapest, originariamente programmati dall’11 al 24 maggio e poi spostati in data provvisoria e da confermare dal 17 al 30 agosto a causa della pandemia per Coronavirus Covid-19, ma quali sono le premesse affinchè questo programma possa essere effettivamente confermato?
Il governo tedesco ha già deciso che non consentirà la ripresa di alcuna attività sportiva prima di settembre, mentre in Gran Bretagna si percorre la linea sull’evitare il riavvicinamento sociale e quindi non ripartire con le attività sportive fino a quando non ci sarà un vaccino per il quale le previsioni parlano di un’attesa di almeno un anno.
La Germania sembra essere decisa sull’adozione prolungata della maggior parte delle misure di contenimento dopo la pubblicazione nella scorsa settimana delle nuove linee guida in cui emerge che eventi su vasta scala hanno avuto un ruolo importante nella dinamica dell’infezione, mentre incontri che prevedono un contatto stretto e quindi sociali e sportivi, hanno contribuito alla diffusione del Coronavirus, una premessa non certo favorevole alla ripresa delle attività sportive nell’immediato.
Certamente non è facile considerare un piano di ripresa nel caso del Nuoto che in ogni caso prevede che gli atleti si incontrino negli spogliatoi, nelle docce e che anche durante l’allenamento in piscina osservino una distanza non necessaria alla prevenzione del contagio.
Anche in Francia le sue misure di contenimento resteranno attive ancora a lungo, almeno fino all’11 maggio, mentre in Belgio verranno allentate dal 3 maggio, come in Italia.
Alcuni Paesi stanno ripartendo seppur lentamente, ma le piscine restano ugualmente chiuse
In Danimarca sono state riaperte scuole e asili nido per bambini fino a 11 anni, in Spagna sono stati riavviati alcuni settori lavorativi nel campo edilizio e manifatturiero e in Austria sono stati riaperti alcuni negozi di contenute dimensioni, ma anche in questi Paesi le piscine sono rimaste al momento chiuse.
Quante possibilità ci sono di vedere gli Europei di Budapest in questa estate?
Devi Sridhar, presidente della Global Public Health dell’Università di Edimburgo e consulente del Governo scozzese sul Covid-19, ha commentato molto negativamente l’intenzione degli organizzatori del Tour de France (ciclismo) di voler confermare la partenza dell’evento tra agosto e settembre
“La cosa saggia da fare è annullare per quest’anno – ha dichiarato Sridhar – È una decisione dolorosa ma non c’è scelta”
Questo significa in poche parole che anche se gli organizzatori degli Europei di Nuoto di Budapest fossero intenzionati a confermare i Campionati in questa estate, ci sarebbero alcune domande da porsi prima di decidere:
- quali nazioni saranno disposte e pronte a partecipare, visto che oltre tutto non si vede ancora per nessuno l’alba della ripresa degli allenamenti?
- è opportuno disputare un Europeo in cui quasi sicuramente non sarà consentito l’accesso del pubblico spettatore o che comunque sarà prevista una forte limitazione di accessi?
- è opportuno disputare un Europeo in cui quasi sicuramente non sarà possibile accogliere spettatori provenienti da altri Paesi?
- è opportuno disputare un Europeo in cui quasi sicuramente non sarà possibile per un buon numero di media presenziare sul posto e amplificare la cronaca della competizione in tutta Europa?
- infine, il Governo Ungherese sarà d’accordo nel far disputare l’evento?
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