Nuoto, nuovo Decreto Coronavirus, via libera agli allenamenti degli atleti ma a porte chiuse

Consentito anche fare sport all’aria aperta lontano dalla propria abitazione, le piscine restano chiuse agli utenti ma si prevede possibile riapertura dal 1° giugno

È ufficiale, come annunciato pochi minuti fa in diretta da Palazzo Chigi dal Premier Giuseppe Conte, dal 4 maggio sarà attivata la Fase 2 dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus Covid-19, che prevede un allentamento delle restrizioni e quindi del lockdown in atto per contenere il contagio.

Come preannunciato nell’articolo pubblicato in precedenzaclicca qui per leggerlosaranno consentiti gli allenamenti dei soli atleti degli sport individuali, professionisti e non professionisti riconosciuti tali dal CONI, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione a manifestazioni nazionali
ed internazionali, nel rispetto delle norme di sicurezza e a porte chiuse.

Sarà possibile inoltre fare sport individualmente all’aria aperta, anche lontano dalla propria abitazione, rispettando la distanza di almeno due metri da altre persone e sarà concesso l’accesso a parchi e giardini pubblici, seppure dovranno essere sempre rispettate le distanze di sicurezza.

Dal 18 maggio invece, si ripartirà con gli allenamenti degli atleti di sport di squadra, mentre dal 1° giugno dovrebbero ripartire alcuni esercizi pubblici e centri che offrono servizi destinati al benessere delle persone e da questo possiamo provare a dedurre che in quella data potrebbero essere riaperte le piscine anche gli utenti e quindi al pubblico e non più solo agli atleti autorizzati, nel caso del nuoto dalla Federnuoto oltre che dal CONI.

“Inizia la fase di convivenza con il virus, in cui però non è escluso che ritorni a rialzarsi la curva di contagio, per cui sarà necessario mantenere le distanze di sicurezza di almeno un metro, anche nelle relazioni familiari – ha affermato il Premier Conte – Teniamo conto che gli scienziati ed esperti ci dicono che un contagiato su quattro avviene a causa di rapporti familiari. Se non rispettiamo la distanza e le precauzioni, la curva risalirà e andrà fuori controllo. A quel punto avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia, mantieni le distanze”

Confermato anche il nuovo bonus per collaboratori sportivi e autonomi che pare però essere rimasto a 600 euro anziché innalzato a 800 euro come pronosticato dal Ministro dello Sport Spadafora, con possibilità, che si sta progettando, di rinnovo automatico per chi ha già chiesto il primo bonus di aprile.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine