Il duecentista Azzurro torna in piscina stamattina dopo 28 giorni chiuso in casa e per il tecnico Sabino comincia un lavoro nuovo, “Ripartiremo con calma, dobbiamo prima ritrovare l’attenzione”
Se qualcuno ce lo avesse detto prima, nessuno di noi ci avrebbe creduto, eppure il Coronavirus Covid-19 ha stravolto la vita di tutti e distrutto la routine, soprattutto quella dei nuotatori, precisa e a misura d’acqua clorata.
Da questa settimana però alcuni di loro hanno ripreso gli allenamenti grazie all’allentamento delle misure di contenimento decretate dal Premier Conte a partire da ieri e grazie alla disponibilità di quelle poche piscine che hanno riaperto i battenti seppure in un momento in cui è difficile sostenere i costi di gestione dell’impianto sportivo senza poter accogliere l’utenza dei corsi di base.
Tra i fortunati c’è anche il bolzanino Stefano Ballo (nella foto in copertina insieme al presidente dell’Agis di Caserta Giuseppe Guida) che stamattina ha ripreso gli allenamenti insieme al gruppo allenato nella provinciale di Caserta dal tecnico Andrea Sabino.
Lo stop forzato è arrivato per l’atleta della Time Limit in uno dei momenti migliori della sua carriera, che ha visto fino ad ora l’apice raggiunto nello scorso anno con il quarto posto ai Mondiali di Gwangju con la 4×200 stile libero e il quinto posto registrato sempre con la stessa staffetta agli Europei in vasca corta di Glasgow, in cui ha migliorato il proprio personale e il primato italiano in tessuto con il crono di 1’42”33.
Un titolo italiano assoluto nei 200 stile libero con il personale in vasca lunga di 1’47″22 e ancora un personale in vasca corta, sempre nei 200 stile, durante la fase regionale Campana della Coppa Caduti di Brema disputata nella piscina del Centro Sportivo di Portici, dove aveva siglato 1’42’’06 migliorando il Record Italiano in tessuto, a un passo dal Record Italiano gommato detenuto da Filippo Magnini con 1’41’’65.
Adesso c’è da riprendere quella linea che aveva assunto prima di fermarsi, per continuare a inseguire il sogno che si chiama Giochi Olimpici di Tokyo e l’obiettivo 4×200 per il quale l’atleta fa parte del progetto Azzurro che ha come scopo proprio il piazzamento alle prossime Olimpiadi, ma non sarà facile dopo una pausa così lunga e inusuale per un nuotatore.
“Siamo stati tra gli ultimi a fermarci e tra i primi a riprendere grazie anche al presidente dell’Agis che gestisce la piscina provinciale di Caserta, ma nonostante questo i miei atleti mi sono sembrati un po’ spaesati stamattina – ha dichiarato il tecnico Andrea Sabino – La difficoltà è cercare di dargli una rotta e fornirgli un focus da seguire adesso, anche se mi rendo conto che uscire di casa dopo 28 giorni è un po’ destabilizzante. Riprenderemo con molta calma e serenità facendo attenzione ai dettagli, rafforzando qualche area che va migliorata e soprattutto loro nuoteranno e io allenerò per il piacere di farlo”
Non sarà facile, ma nemmeno impossibile, soprattutto per un atleta che ha già dimostrato le sue doti di reinventarsi e ricostruirsi.
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