Tutte le regole e il protocollo da osservare da gestori e utenti per riprendere l’attività di base
A qualcuno non sembrerà vero, ma in maniera graduale a partire da domani 18 maggio, l’Italia riprenderà la sua normale marcia quotidiana dopo il lungo lockdown imposto dal Governo come misura di contenimento contagio Coronavirus Covid-19.
Lo ha annunciato nell’ennesima conferenza stampa ieri sera il Premier Giuseppe Conte, dando seguito a quanto si era pronosticato e anticipato nei giorni precedenti in merito alla ripartenza.
“Da lunedì 18 riaprono negozi di vendita al dettaglio i servizi legati alla cura della persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub – spiega Conte – Da lunedì riaprono anche gli stabilimenti balneari e le celebrazioni liturgiche, le attività commerciali, a patto che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e riprenderanno gli allenamenti degli sport di squadra, quindi anche il calcio, mentre palestre e piscina, il via sarà per il 25 maggio”
Era la notizia che tutti gli appassionati, gli atleti e gli addetti ai lavori del mondo acquatico aspettavano da tanto tempo e finalmente è arrivata insieme alle Linee Guida per la riapertura degli impianti sportivi anche all’attività di base e quindi per l’accesso all’utenza pubblica e la ripresa dei corsi, elaborate a valle di un’intesa di massima tra Governo, Regioni e Comuni avvenuta in videoconferenza prima che il Consiglio dei Ministri ricominciasse in tarda serata.
“Resta inteso – si legge nel documento – che, in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo”
“Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrà salire – ha precisato Conte – I nostri principi rimangono gli stessi: la tutela della vita e della salute sono principi non negoziabili, ma in questa fase due dovremo declinarli diversamente, altrimenti dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere, ci ritroveremmo con un tessuto produttivo, sociale fortemente danneggiato”
La riapertura di piscine e palestre sarà legata dunque all’attuazione di regolamenti rigidi e all’osservazione di normative che riguardano la sanificazione e altre misure igieniche, ma nulla di nuovo rispetto a quanto si era già detto in maniera dettagliata e approfondita in precedenza.
In sintesi, i principali punti salienti che risaltano nelle Linee Guida per la riapertura allo sport di base:
- i gestori degli impianti sportivi dovranno redigere un programma delle attività il più possibile pianificato per evitare assembramenti e ridurre l’affollamento dell’utenza, ad esempio con un sistema di prenotazioni
- regolamentare gli accessi
- regole per l’utilizzo degli spogliatoi e delle docce finalizzate ad evitare assembramenti e rispettare la distanza sociale di almeno un metro tra due persone
- idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio, prima dell’apertura della vasca
- analisi dei parametri dell’acqua di cui al punto precedente con cadenza almeno mensile
- pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature regolare e frequente
Ad oggi i Coronavirus Covid-19 conta più di 4 milioni e mezzo di contagiati e oltre 300mila decessi in tutto il mondo, con l’Italia tra i Paesi più colpiti con oltre 224mila casi e più di 33mila decessi.
Clicca qui per le Linee Guida per la riapertura degli impianti sportivi all’attività di base
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