Nuoto, Sport Management resta chiusa, “Impossibile riaprire a queste condizioni”

Ben 45 impianti sportivi non riapriranno, “Costi elevati per le sanificazioni ed entrate troppo ridotte con le Linee Guida, serve una mano dalle amministrazioni comunali per rinegoziare gli oneri di gestione”

Oggi dovrebbe essere il giorno della ripartenza dello sport di base e quindi quello della riapertura degli impianti sportivi a tutta l’utenza pubblica, ma la realtà è che non poche piscine resteranno ancora chiuse in Italia a causa della forti difficoltà economiche accumulate durante la chiusura imposta come misura di contenimento del contagio da Coronavirus Covid-19.

Tra le società che non riapriranno i battenti, spicca il nome della Sport Management che ad oggi gestisce ben 45 centri sportivi sparsi tra Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Toscana.

“Impianti chiusi fino a data da destinarsi” è il messaggio che compare a caratteri cubitali sulla home page del sito web della società quotata in borsa e attraverso un comunicato pubblicato ieri, che fa seguito a quello pubblicato in precedenza in cui praticamente si denunciava il Governo di non fornire reali sostegni alle società sportive, si spiega perché la Sport Management non riaprirà:

“Sport Management, come già comunicato in precedenza, vuole sottolineare ancora una volta che la riapertura dei suoi impianti in tutta Italia resta strettamente correlata alle disponibilità delle Amministrazioni Comunali a supportare l’azienda in questa delicata fase 2. Attualmente, infatti, i costi di sanificazione degli impianti (a carico del gestore) uniti all’inevitabile diminuzione degli afflussi, dovuta agli ingressi contingentati a causa delle disposizioni di natura sanitaria nell’ottica del contenimento della diffusione del virus Covid-19, non consentirebbero un piano economico sostenibile per l’azienda. 

Per questo Sport Management sta lavorando per concordare, nei Comuni dove opera, un nuovo piano economico relativo alla gestione degli impianti. L’obiettivo del gruppo resta comunque quello di poter riaprire la parte estiva di alcune strutture a partire dalla metà di giugno, sempre che le Amministrazioni Comunali si rendano disponibili alla collaborazione e al supporto nei confronti dell’azienda, in questa situazione così delicata”

In altre parole, la società sta cercando di rinegoziare gli accordi con i comuni per i costi di gestione degli impianti sportivi, evidenziando come gli oneri per la sanificazione degli impianti da una parte e la riduzione significativa delle entrate causata dalle stringenti regole emanate attraverso le Linee Guida governative per la riapertura dall’altra, pongano un limite invalicabile per il proseguo dell’attività.

Ricordiamo che Sport Management è una delle società sportive più importanti in Italia, sia per il numero di impianti che gestisce che per i tesserati che conta, oltre 130mila.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine