Piscina esterna dichiarata inagibile, si procederà alla progettazione di un nuovo impianto sportivo in due lotti, che includerà anche ristrutturazione profonda della piscina interna
Non è bastata la petizione online promossa dalla campionessa delfinista pugliese Elena Di Liddo e sostenuta anche dagli altri big del nuoto in Puglia come Benny Pilato che ha registrato oltre 1.700 firme, la piscina olimpionica esterna dello Stadio del Nuoto di Bari chiuderà e resterà chiusa per almeno due anni, i tempi tecnici necessari a redigere la progettazione delle opere di ristrutturazione ed appaltare i lavori.
“Decisione obbligata – come spiega l’Assessore ai lavori pubblici Giuseppe Galasso – La piscina è stata dichiarata inagibile poiché sono venute meno le condizioni di sicurezza a causa di alcuni cedimenti dei solai che circoscrivono la vasca e altri problemi causati dai sostegni della vasca. Voglio però tranquillizzare gli addetti ai lavori e i cittadini che nei giorni scorsi hanno promosso una petizione a riguardo, che stiamo lavorando incessantemente per restituire alla città una struttura più moderna e adeguata alle esigenze attuali”
Impossibile intervenire con lavori che rendano di nuovo sicuro l’impianto ed evitare la chiusura della vasca esterna, poiché, visto gli elevati costi per l’intervento di riqualificazione, stimati in oltre tre milioni e mezzo di euro e le tempistiche necessarie a intervenire, la strada migliore da percorrere secondo l’Assessore Galasso e l’Assessore allo Sport e Pietro Petruzzelli è quella di chiudere l’impianto per rimodernarlo completamente, includendo nelle opere anche la vasca interna al coperto in due lotti separati per evitare almeno la chiusura dell’intero impianto.
“L’obiettivo è quello di rinnovare completamente lo Stadio del Nuoto, riqualificandolo secondo standard moderni in uso negli impianti attuali, raggiungendo livelli di efficientamento energetico al passo con i tempi e, soprattutto, risolvendo tutte le criticità presenti legate alla funzionalità della struttura, a più riprese rappresentate tanto dai gestori quanto dagli addetti ai lavori – ha dichiarato Galasso – Una su tutte è quella relativa alla vasca per tuffi, praticamente sottoutilizzata, che oggi non sarebbe nemmeno più utile con le caratteristiche attuali. Stesso discorso vale con la necessità di implementare le piscine esterne con una vasca baby che richiamerebbe numerose famiglie con bambini, e che ci risulta essere molto richiesta. Sempre all’esterno, ad esempio, sono presenti tribune per il pubblico, anch’esse obsolete e che necessitano di importanti manutenzioni: verificheremo se sia il caso di mantenere la configurazione attuale oppure optare per una soluzione con una minore capienza, al pari di ciò avviene oggi per gli stadi del calcio. Di contro, si potrebbe immaginare di implementare gli spazi esterni destinati al bagno di sole e alle superfici a prato o a verde attrezzato, riscoprendo usi e fruizioni della struttura outdoor oggi non consentite, favorendo così una maggiore frequentazione e utilizzo dell’impianto nel suo complesso. Ma non solo: anche l’impianto interno presenta diversi problemi quali infiltrazioni lungo alcuni camminamenti, disservizi negli spogliatoi o scarso rendimento dell’impianto energetico”
In seguito alle considerazioni fatte dagli Assessori pugliesi, verrà promosso un concorso di progettazione per tecnici specializzati nel settore che possa valorizzare tutte le componenti dell’impianto, con l’obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità ad oggi inespresse dell’impianti sportivo acquatico di Bari e contribuire anche a rilanciare l’economia locale, mentre intanto continuerà a funzionare soltanto la vasca coperta.
Ricordiamo che la piscina olimpionica di Bari rappresenta un punto di riferimento per i campioni pugliesi e un bacino dove far crescere nuove speranze del nuoto della regione Puglia. Il timore dei pugliesi, tra l’altro fondato rispetto ai fatti, è che lo Stadio del Nuoto possa non riaprire più, come già successo ad esempio alla piscina Comunale di Modugno, uno degli impianti sportivi pugliesi più importanti, chiuso in seguito a problematiche della copertura gravemente danneggiata a seguito di un forte temporale nel lontano marzo 2016, vittima tra l’altro a più riprese di atti di vandalismo che hanno deteriorato ulteriormente la struttura.
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