Si rinnova il format di nuoto spettacolo che si concentrerà unicamente a Budapest e da quest’anno ogni atleta avrà uno stipendio fisso fino a giugno
In un’era ormai dominata dall’incertezza sul futuro e di come e quando ripartiranno veramente tutte le manifestazioni sportive in concomitanza del Covid-19 ancora presente tra noi, l’International Swimming League ha preso posizione e ha annunciato la seconda stagione dello spettacolare torneo che ha già rivoluzionato il modo di intendere e seguire il nuoto.
Dalla ISL, che ha fatto il suo esordio lo scorso anno registrando un grandissimo successo e un importante seguito di pubblico e interesse dei media di tutto il mondo, affermano che se si volesse riassumere il significato e i valori che di questo campionato, si potrebbe dire che la ISL punta a riportare la magia nello sport.
Nessuno può negare in effetti che gli eventi di nuoto non hanno sempre la copertura mediatica che meritano, a meno che non si parli di Olimpiadi e che spesso gli spettatori, inteso come pubblico di larga fascia e non solo gli appassionati intenditori di nuoto, vedono le gare di nuoto come noiose, ragion per cui anche le batterie di qualifica di un Campionato Mondiale vanno spesso disputate alla presenza di un pubblico molto poco presente, un pubblico che si concentra soltanto le finali.
Con la ISL non esiste più il concetto di battere record a qualsiasi costo e si affronta il nuoto in un altro modo, con un concentrato di alcuni dei migliori atleti di tutto il mondo, uniti nella stessa squadra per competere contro altre squadre ugualmente formate. Si parla di nuoto mercato, di formazioni prima di un incontro, di partire, punti, classifica, gironi, semifinali e finale. Tutti particolari che lasciano ben immaginare l’entità del fascino di quello che dalla ISL definiscono “nuoto postmoderno”.
Il tempo cronometrico non è il criterio principale sul quale si basa la competizione e la cosa più importante non è “quanto velocemente il nuotatore è andato” ma “chi batte chi” che determina il grado reale della prestazione e la formula è piaciuto molto al pubblico.
Durante la sua prima stagione, l’ISL è stata infatti trasmessa in 80 paesi ed è stata seguita da oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo, numeri importanti che devono far riflettere.
“Il COVID 19 e il rinvio dei Giochi Olimpici ci hanno spinto a diventare ancora più innovativi e rafforzare il nostro modello orientato agli atleti – dichiarano dalla ISL – Abbiamo deciso di istituire un programma di solidarietà per aiutare tutti gli atleti che fanno parte di un franchising ISL assegnando loro un sostegno finanziario da questo mese di settembre fino al prossimo mese di giugno. Oltre a questo programma di solidarietà, ISL fornirà un ulteriore supporto di solidarietà per tutti gli atleti assegnando il 10% delle entrate di ogni sponsor a questo programma”
A differenza del tour mondiale organizzato lo scorso anno, la seconda stagione della ISL vedrà il format della competizione consumarsi su un unico campo, in cui si disputerà la fase preliminare tra le dieci squadre rappresentate complessivamente da 320 atleti e le semifinali.
Questa sede sarà Budapest, in Ungheria e vedrà l’inizio della stagione dal 16 ottobre con gare fino al 15 novembre, al termine delle quali le prime otto squadre classificate si qualificheranno per le semifinali che si terranno una settimana dopo.
Da stabilire ancora la sede della finalissima che però potrebbe essere Tokyo verso fine anno, mentre sono già definiti tutti i protocolli anti Covid che verranno osservati, annunciati durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio.
Come lo scorso anno, il format prevede che in ogni partita si affrontino quattro squadre e che due atleti per squadra si sfidano in ogni singola gara, così come due staffette per squadra si sfideranno in ogni competizione di staffetta.
Ogni squadra avrà almeno dieci uomini e dieci donne, fino a un massimo di trentadue atleti ma solo ventotto potranno essere schierati in campo in ogni partita.
Il clou della ISL, che richiama il grosso dello spettacolo offerto da questo nuovo format di nuoto, è la Skin Race, una serie di tre round, disputati con pause di tre minuti l’uno dall’altro, che mettono uno contro l’altro gli atleti che ricorda vagamente la classica Australiana.
Una delle principali nuove regole rispetto al 2019 riguarda il Jackpot Times: se il vincitore di una gara è davanti a uno o più atleti o squadre nella sua gara con un margine maggiore del tempo del jackpot, i punti guadagnati vengono assegnati al leader della gara.
Un altro aggiornamento riguarda l’introduzione del VAR (Video Assistant Referee) per valutare meglio le squalifiche degli atleti in gara, riesame che potrà essere richiesto dall’allenatore di ogni squadra fino a due volte a giornata durante le competizioni per le decisioni in merito alle partenze di gare individuali e cambi in staffetta.
ISL 2020 team L’Italia sarà rappresentata anche quest’anno dalla Aqua Centurions con a capo l’allenatore Matteo Giunta che vedrà un blocco di atleti italiani uniti ad alcuni stranieri.
La nuova squadra che parteciperà quest’anno alla ISL sarà l’asiatica Tokyo Frog Kings in cui il General Manger sarà Kosuke Kitajima e in cui figurano tra gli altri il russo Vladimir Morozov, il nipponico Daiya Seto e il brasiliano Bruno Fratus.
Si uniscono al mondo della ISL anche gli atleti italiani Marco Orsi che però farà parte della Iron capitanata da Katinka Hosszu e Alberto Razzetti che farà parte del team Toronto Titans.
Oltre la new entry asiatica, le altre squadre si dividono tra Nord America con cinque team ed Europa con quattro team.
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