Entusiasmo alle stelle per la manifestazione non competitiva e richiestissima dagli amatori che esalta l’organizzatore Luciano Cotena, “Abbiamo già prenotazioni per i prossimi due anni, molte dall’estero, siamo diventati ormai anche un mezzo di promozione turistica per la città di Napoli”
Successo oltre le aspettative per la Capri – Napoli non competitiva che si è svolta ieri con partenza alle 8:100 dal Lido Le Ondine di Capri e arrivo nelle acque che bagnano il Circolo Nautico Posillipo accolto da un nutrito gruppo di persone, tra tifosi, appassionati e curiosi che hanno voluto assistere all’atto finale di questa straordinaria e affascinante traversata messa in piedi con professionalità e abilità da Luciano Cotena di Eventualmente Eventi a dispetto di una stagione da punto interrogativo causa Covid-19.
“Riuscire a mettere in piedi una manifestazione così importante nell’anno del Covid è stata un’impresa e una sfida ma ci siamo riusciti raccogliendo tra l’altro anche un importante successo e scrivendo una pagina di storia con la vittoria di Arianna Bridi la settimana scorsa nella gara competitiva – ha dichiarato Cotena – Sono molto contento anche dell’interesse per la gara non competitiva, in cui definire questi atleti amatori è una vera forzatura, visto che l’impegno e l preparazione che bisogna spendere per affrontare questa traversata non è da una amatore, anzi non è da tutti. Abbiamo già numerose richieste per il prossimo anno e addirittura prenotazioni per il 2022 con un folto gruppo di australiani che trascorreranno anche un lungo periodo di vacanze a Napoli, quindi sono felice che la Capri – Napoli sia diventato anche un mezzo di promozione turistica per la città di Napoli”
La giornata in mare non è stata delle più semplici, con vento variato più volte contro ogni previsione meteo e mare grosso nel mezzo della gara, che ha messo in difficoltà tutti i partecipanti e costretto al ritiro lo spagnolo Josè Ramon Sanz Rodenas e l’italiano Maurizio Mastrorilli colpito da forti crampi allo stomaco dopo circa metà gara.
Nonostante le onde alte e le non poche difficoltà, si rendono protagonisti di una prova maiuscola i ragazzi perugini della Thebris formata da Giacomo Capanni, Jacopo Ceccarelli, Elettra Cerbini, Sofia Meniconi, Michele Salerno e Gaia Tacconi che trionfano davanti a tutti con l’ottimo crono di 6h 58’30” concludendo la traversata con un simbolico e bellissimo ultimo tratto nuotato insieme con tocco simultaneo del finish da parte di tutti e sei gli atleti della staffetta.
“È stata una gara molto emozionante ma anche molto impegnativa – commentano i sei atleti che insieme sommano 104 anni – Siamo molto contenti di essere stati i primi perugini in assoluto a partecipare alla Capri – Napoli e a riuscire anche a vincerla”
Alle loro spalle con circa diciotto minuti di distacco, la staffetta della Sorrento Infinity con Flavio Kessler, Danilo Di Capua, Rosa D’Orso, Antonio Esposito, Salvatore Mazzotta e Giuseppe Russo che hanno toccato l’arrivo a 7h 16’36”.
“Gara fantastica, la classica open water con mille difficoltà e imprevisti – hanno commentato gli atleti sorrentini che insieme sommano 253 anni – Ci siamo divertiti, anche perché è stato bello confrontarci fino alla fine con la staffetta del Posillipo con cui ci siamo avvicendati gli uni davanti agli altri per tutta la traversata e che siamo riusciti a battere solo allo sprint finale”
L’enorme divario anagrafico con la staffetta formata dal Circolo Nautico Posillipo, 341 anni in totale con Massimiliano Conturso, Massimo Giardino, Antonio Rolando, Antonio Sacco, Mimmo Scaldaferri e Massimo Vallone, è stato in effetti completamente abbattuto dalla prestazione eccelsa degli atleti posillipini che hanno tenuto testa agli avversari chiudendo la traversata in 7h 17’11”.
“È stato fantastico, avevamo quasi cento anni in più ai nostri avversari della Sorrento Infinity ma siamo riusciti a stargli dietro per tutta la gara – commentano gli atleti della società che ha ospitato l’arrivo della prestigiosa gara – Purtroppo il mare di oggi non ha lasciato spazio alle tattiche, ma direi che ce la siamo cavata molto bene e siamo davvero molto soddisfatti – ha aggiunto Mimmo Scaldaferri – Abbiamo nuotato come una vera squadra fatta di amici e lo abbiamo fatto anche per Franco Garipoli, nostro compagno che avrebbe dovuto compiere la traversata insieme a noi e che però ha dovuto rinunciare a questa sfida a causa di un brutto male con il quale sta combattendo – ha concluso Massimo Vallone – Abbiamo nuotato con lui e per lui in questa Capri – Napoli”
Poco dietro, i due “Solo” in gara Michele Barbuscia della Due Ponti che ha chiuso in 8h 05’10” e l’ex agonista Laura Volpi della Sport Management, autrice tra le tante imprese nel corso della sua carriera agonistica della 57 km della Santa Fe-Rio Coronda e proprio della Capri – Napoli in tappa di World Cup FINA dodici anni fa, che ha chiuso in 8h 07’24”.
“Le emozioni sono rimaste le stesse di quando ho nuotato questa gara in tappa di Coppa del Mondo doversi anni fa, anzi forse sono anche maggiori – ha commentato Laura Volpi – Sono contenta del risultato perché oggi il mare ha messo a dura prova tutti e non era facile portare a termine la gara”
“Sono molto contento di essere riuscito a completare la traversata – ha commentato Michele Barbuscia – Ho vissuto il buio da un certo punto in poi della traversata e questo momento difficile non è mai finito fino a quando non ho toccato l’arrivo. È stata molto dura ma ce l’ho fatta e non potrei essere più felice di così”
In conclusione, hanno tagliato il traguardo Giuseppe Di Mase e Ivano Vano della San Mauro Nuoto impiegando 8h 09”08”.
“Compiere questa traversata è un’emozione indescrivibile– ha commentato Giuseppe Di Mase – L’idea di provarci è nata a gennaio, esattamente il giorno dopo l’Epifania e quando l’ho proposta al mio compagno di avventura m i ha subito detto di si senza esitare. È stato un impegno duro e che ha richiesto una preparazione che ci ha visti fare molti sacrifici – ha aggiunto Ivano Vano – Soprattutto durante il pieno dell’emergenza, è stata dura non poterci allenare e mantenere comunque alto il morale, mentre invece quando è stato possibile uscire nuovamente di casa ma le piscine erano ancora chiuse, abbiamo dovuto sacrificarci molto per allenarci in mare alle prime luci dell’alba, ma adesso quei sacrifici sono ripagati in pieno”
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Posted by Swim4Life Magazine on Saturday, 12 September 2020
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