L’annuncio di Conte che ha diviso l’Italia in tre zone, la rossa vivrà di fatto una seconda chiusura totale fino al 3 dicembre
In piena evoluzione negativa la pandemia di Covid-19, con il Governo che continua a sfornare la media di un DPCM a settimana nell’ultimo mese, un segnale di quanto corra veloce la diffusione del Coronavirus e di quanto si rivelino inefficaci le misure di contenimento varate di volta in volta dal Governo.
Stasera il premier Giuseppe Conte ha annunciato l’ennesimo provvedimento attraverso il quale ha diviso l’Italia in tre aree: gialla, arancione e rossa.
In vigore da venerdì 6 novembre e fino al 3 dicembre, il nuovo DPCM vedrà le regioni che rientrano in zona rossa andare verso un nuovo lockdown, con chiusura imposta per tutte le attività escluse quelle di generi alimentari, farmacie ed edicole.
Quattro le regioni in zona rossa che attualmente sono considerate di livello 4 rispetto al rischio Covid-19 in base all’indice Rt superiore a 1,5 e tenendo conto degli altri parametri considerati dal CTS, tra i quali le terapie intensive e i posti letto in degenza ospedaliera e sono Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta.
In zona arancione troviamo Puglia e Sicilia mentre tutte le altre in zona gialla.
Da venerdì e fino al 3 dicembre nelle regioni in zona rossa, quindi, si fermerà quasi tutto, incluse quindi le piscine che dovranno chiudere i battenti a tutti, anche agli atleti di interesse nazionale.
Queste le misure di contenimento previste dal DPCM del 4 novembre per la zona rossa:
- È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una regione all’altra da un Comune all’altro.
- Chiusura di bar ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22:00. Per la consegna domicilio non ci sono restrizioni;
- Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di prima necessità;
- Restano aperte edicole e tabaccherie e le attività relative ai servizi alla persona: lavanderie, parrucchieri e barbieri; Chiusi i centri estetici;
- Didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media;
- Sono sospese tutte le competizioni sportive. E’ consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale;
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, centri sportivi.
Leggermente meno restrittive le misure decise per le regioni che verranno catalogate in zona arancione:
- Vietato circolare dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del mattino, salvo per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute in generale;
- Vietati gli spostamenti in entrata in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità; raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.
- Chiusura di bar ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22:00. Per la consegna domicilio non ci sono restrizioni;
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (sabato e domenica) ad eccezione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, supermercati, tabaccherie ed edicole al loro interno;
- Chiusura di musei e mostre;
- Didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado, fatta eccezione per gli studenti con disabilità in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie;
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, eccezione dei mezzi di trasporto scolastico;
- Sospensione di attività di sale gioco, sale scommesse, bingo e slot-machine anche le barre tabaccheria;
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, centri sportivi.
Decisamente più leggere la situazione per le regioni in zona gialla:
- Vietato circolare dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del mattino, salvo per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute in generale. Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità;
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (sabato e domenica) ad eccezione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, supermercati, tabaccherie ed edicole al loro interno;
- Chiusura di musei e mostre;
- Didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado, fatta eccezione per gli studenti con disabilità in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie;
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, eccezione dei mezzi di trasporto scolastico;
- Sospensione di attività di sale gioco, sale scommesse, bingo e slot-machine anche le barre tabaccheria;
- Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18:00. L’asporto è consentito fino alle ore 22:00. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni;
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, centri sportivi.
Clicca qui per il DPCM del 4 novembre
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