Nuove restrizioni a partire da oggi, ma restano consentiti in tutto il Paese spostamenti per allenamenti e gare di atleti tesserati FIN, dagli Esordienti ai Master
Scatta da oggi la nuova disposizione dei colori delle regioni italiane a rappresentare il grado di libertà di movimento dei cittadini in conseguenza alle restrizioni scelte come forma di contenimento del contagio da Covid-19 su decisione del Governo e in base al monitoraggio dell’Istituto superiore della Sanità e del Ministero della Salute, con cinque regioni che cambieranno colore: Campania e Toscana diventano zone rosse, mentre Emilia-Romagna, Marche e Friuli si aggiungono alla liste delle regioni Arancioni.
La suddivisione delle regioni alla situazione attuale aggiornata si presenta dunque così:
- Zona Rossa, Lombardia, Calabria, Valle D’Aosta, Alto Adige, Piemonte, Campani e Toscana
- Zona Arancione, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Umbria, Emilia-Romagna, Friuli e Marche
- Zona Gialla, Lazio, Molise, Trento, Sardegna e Veneto
In una situazione di emergenza nazionale, con il Governo che da ormai diverse settimane attua misure sempre più restrittive e con il numero di contagi e decessi che aumenta inesorabile, sembra quasi un paradosso pensare di poter continuare con allenamenti e gare. Al contrario però, tutte le piscine che dopo il DPCM del 25 ottobre si sono potute permettere di riaprire, fortunatamente non incorreranno in ulteriori restrizioni e l’attività proseguirà regolare in tutte le Regioni.
A tal proposito in aiuto degli atleti su spostamenti e allenamenti dei loro tesserati si è espressa la Federazione Italiana Nuoto con linee guida precise emesse attraverso circolari regionali alle quali attenersi in particolar modo nelle regioni a maggior rischio definite “Arancioni e Rosse”.
Si ricorda che come da Dpcm emanato in data 3 novembre “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni ‒ riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) ‒ riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva”
Il Ministero dello Sport, sulla pagina delle FAQ di livello generale, alla domanda n. 18 della sezione A riporta quanto segue:
Domanda: “Un atleta tesserato per una Società Sportiva, che svolge la propria attività di allenamento in un comune differente da quello in cui risiede, ha la possibilità di spostarsi per raggiungere il comune in cui vengono svolti gli allenamenti?”
Risposta: “Per quanto riguarda le regioni a elevata gravità (zona arancione) è possibile spostarsi tra comuni come disposto dall’art. 2 comma 4 lett. b), ovvero per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune. Riguardo le regioni a massima gravità (zona rossa), in base all’art 3 comma 4 lett. a), non è consentito lo spostamento tra comuni, ad eccezione degli allenamenti di atleti, professionisti e non, partecipanti agli eventi e alle competizioni di rilevanza nazionale e internazionale previsti dall’art. 1 comma 9 lett. e), nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente e dei protocolli delle loro Federazioni sportive”. Per quanto riguarda la tipologia degli atleti individuati come partecipanti ad eventi e competizioni riconosciute di interesse nazionale, si rimanda a quanto precisato dalla FIN e confermato dal CONI ai sensi del DPCM emanato in data 3 novembre 2020 – leggi qui.
Di fatto è obbligatorio come prima cosa quindi essere in regola con il tesseramento FIN per la stagione agonistica 2020/2021. Si ricorda come non sia prevista una deroga scritta da parte dei Comitati Regionali che escludano il controllo delle forze dell’ordine, e al contrario, per agevolarne il lavoro durante le possibili operazioni di controllo sarà opportuno per atleti (ed accompagnatori se minorenni) portare con se il cartellino federale, copia del programma delle manifestazioni regionali, l’autocertificazione vigente per spostarsi da un comune ad un altro e la circolare sopra richiamata, valida fino a nuove disposizioni da parte delle autorità competenti; al tempo stesso l’attività di allenamento degli atleti che, seppur non professionisti, avranno accesso all’impianto può essere paragonata ad una “comprovata necessità lavorativa”.
Infine, rimbalzano alcune indiscrezioni, tutte da confermare, riportate dal Messaggero, secondo il quale l’esecutivo starebbe lavorando per riportare l’intero Paese in zona gialla a ridosso delle feste di Natale e il primo appuntamento è fissato per venerdì 4 dicembre, quando si vedrà se l’obiettivo dell’Indice Rt sotto 1 è stato raggiunto. In quella data si capirà se le misure hanno funzionato in modo da “salvare il Natale” e se saranno di nuovo permessi gli spostamenti tra Regioni, il che faciliterebbe non poco anche l’appuntamento clou della stagione invernale per il nuoto agonistico, i Campionati Italiani Open di vasca lunga in programma a Riccione dal 17 al 19 dicembre.
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