Nuoto, Cesare Butini sulla qualifica d’ufficio “Ho voluto premiare gli atleti in odore di medaglia olimpica”

Il CT Cesare Butini, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno Sport, precisa le sue scelte “Ho avuto modo di chiarirmi con Fabio Scozzoli”

Continua a far discutere la notizia di qualche giorno fa in cui la Federnuoto aveva reso pubblica la proposta del DT Cesare Butini di qualifica d’ufficio alle prossime Olimpiadi di Tokyo Federica Pellegrini, Martina Caramignoli, Gabriele Detti, Federico Burdisso e Marco De Tullio in base a determinati criteri di valutazione che si basano sui risultati fatti nel 2019/2020 – clicca qui per leggere.

Proposta che aveva raccolto il disappunto della ranista Martina Carraro, che non riteneva giusta questa integrazione nei confronti di tanti altri atleti – clicca qui per approfondire.

E’ arrivata ora la replica di Butini, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno Sport, che ha voluto fare alcune precisazioni:

“E’ importante che questo appuntamento ci sia e sia confermato perché dimostra che il movimento è in vita. Organizzare un calendario di appuntamenti ci consente di mantenere in piedi il sistema. Allo stesso tempo ho ritenuto giusto dare tranquillità a quei quattro atleti in odore di medaglia olimpica che ad agosto hanno ottenuto prestazioni eccezionali al Settecolli in modo tale che possano pensare direttamente a Tokyo senza troppe ansie. La molla che mi ha spinto è stata l’incertezza di quello che abbiamo davanti e, dato che ormai possiamo essere sicuri solo di quello che abbiamo già fatto e meno di quello che riserverà il futuro, ho valutato di procedere in questo modo”

L’Azzurra Martina Carraro, nel suo sfogo, lamentava dei criteri che dal suo punto di vista erano “inventati per qualificare alcuni atleti e non altri no”

“Mi rendo conto che chiunque prende queste decisioni non può accontentare tutti – ha dichiarato il CT Cesare Butini – Ho avuto modo di chiarirmi con Fabio Scozzoli con una discussione dai toni pacati. Non ho la pretesa di averlo convinto, ma gli ho espresso il mio punto di vista che è frutto di molteplici valutazioni. Il lasciapassare è stato dato ad atleti di altissima qualità. Qualora ci sia qualcuno che faccia tempi inferiori sarà valutata questa possibilità di integrare la squadra nelle specialità coperte dai nuotatori menzionati. Tante altre volte la nostra Federazione è stata tacciata di non intervenire o di aver agito molto tardi. Questa volta abbiamo preferito giocare d’anticipo”

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Ciro Porzio

Consulente informatico, matematico con la passione per le statistiche e apprendista nuotatore. Ricopre diversi ruoli di responsabilità in Swim4Life Magazine.