Il miglior augurio per il 2021? Riaprire Centri Sportivi e tornare a nuotare!

I 366 giorni del 2020 sono stati disastrosi per lo sport, con la maggior parte dell’anno che è stato di clausura a causa del Covid-19

Un anno indimenticabile il 2020 terminato ieri, con tantissime persone tra gestori di impianti, lavoratori sportivi, atleti e amatori che sperano in un 2021 migliore. A causa della pandemia causata dal Coronavirus Covid-19 infatti, palestre e piscine hanno vissuto un’annata nera, restando chiuse nei mesi di marzo, aprile e maggio e poi ancora dal 26 ottobre a oggi, contando soltanto su sei mesi di attività svolta peraltro a regime ridotto, vuoi per il periodo invernale di gennaio e febbraio che conta sempre meno utenti rispetto al resto dell’anno, vuoi poi per le restrizioni stabilite per contenere il rischio di contagio.

La forte e ampia limitazione nel non poter praticare l’attività sportiva, è sicuramente costata cara a tutti. Ai gestori degli impianti sportivi, che rischiano di non ripartire più, così come ai lavoratori sportivi, alcuni dei quali rimasti senza un lavoro, fino agli utenti che danno vita allo sport di base, un’arteria fondamentale per il nostro Paese.

Praticando nuoto e in generale sport, si contrastano infatti alcune delle patologie più diffuse, tra cui la sedentarietà, il sovrappeso, il diabete, le malattie cardio vascolari e le difficoltà motorie, facendo dei centri sportivi veri e propri collaboratori della sanità pubblica.

Il nuoto e lo sport in generale contribuiscono inoltre a rafforzare il sistema immunitario delle persone, rendendole più forti a contrastare batteri e virus, oltre a contribuire a formare un carattere forte e a educare gli adolescenti preparandoli al cammino verso l’età adulta e alle responsabilità.

Non solo, il nuoto e lo sport in generale rappresentano una via di fuga dalla monotonia e solitudine e di svago fondamentale per tantissime persone, con i centri sportivi che diventano veri e propri ritrovi sociali di aggregazione per tutte quelle persone che vivono situazioni familiari complicate.

Quanto è costata la chiusura degli impianti sportivi alle persone nel 2020 ormai alle spalle? Ma soprattutto quanto ha contribuito veramente la chiusura imposta dal Governo di piscine e palestre al contenimento di contagio? Nel corso del 2020 abbiamo assistito a misure di contenimento incoerenti se paragoniamo i vari settori tra loro e il mondo dello sport, insieme a quello dello svago in generale con cinema, teatri, bar e ristoranti, sono stati quelli che hanno pagato più di tutti.

C’è da chiedersi quanto sia valsa la pena destabilizzare economicamente e socialmente questi settori, ma a questa domanda nessuno saprà mai dare una risposta certa. L’unica cosa che si può fare è augurarci che il 2021 riporti la serenità e la libertà che avevamo prima del Covid-19 che forse, troppo spesso, non abbiamo saputo apprezzare.

Qual è quindi il miglior augurio per il 2021 che tutti vorremmo ricevere e che tutti vorremmo che diventasse presto realtà? Veder riaprire le piscine e ritornare presto a nuotare!

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine