Manca soltanto l’oro agli Azzurri, ma a Tokyo arrivano sei medaglie olimpiche, Federica Pellegrini saluta, “Ci vediamo a Napoli per la ISL”
Le Olimpiadi di Tokyo si chiudono con un’ultima medaglia per l’Italia, con la 4×100 misti maschile che regala l’ultima emozione di un’Olimpiade positiva e divertente.
Due argenti e quattro bronzi, il miglior numero complessivo di medaglie vinte dagli Azzurri a un’Olimpiade dopo l’edizione di Sydney in cui l’Italia portò a casa tre ori, un argento e due bronzi.
A differenza di Sydney non è arrivato l’oro, ma resta una prestazione importante degli Azzurri che hanno centrato risultati storici, come la prima medaglia storica nei 200 delfino, quella nella 4×100 stile maschile e infine quella nella 4×100 misti maschile.
Apre Thomas Ceccon con un ottimo 52”52 lanciando uno straordinario Nicolò Martinenghi che stacca in 0”15 per nuotare in 58”11, che vede l’Italia seconda.
Tocca a Federico Burdisso che nuota un brillante 51”07 che tiene l’Italia sul podio in terza piazza, difesa con il coltello tra i denti da Alessandro Miressi che nuota in 47”47 per un 3’29”17 che migliora il loro stesso Record Italiano di 3’29”93 fatto agli Europei di Budapest di quest’anno che valse il bronzo.
Oro agli imprendibili Stati Uniti che siglano il Record del Mondo in 3’26”78 che cancella il loro stesso 3’27”28 gommato del lontano 2009, argento alla Gran Bretagna con il Record Europeo di 3’27”51 che migliora il loro stesso 3’28”10 dei Mondiali di Gwangju 2019, ma per l’Italia arriva uno storico bronzo.
Un’altra pagina di storia scritta dagli Azzurri, che non avevano mai vinto una medaglia olimpica in questa staffetta.
Bellissima staffetta, abbiamo dato quel qualcosa in più nonostante la stanchezza dell’ultimo giorno – ha dichiarato Ceccon – C’è una grande unione, sapevamo che le prime due erano abbastanza irraggiungibili e ce la giocavamo per il bronzo e ce l’abbiamo fatta.
Molto bello, staffette emozionanti – ha dichiarato Burdisso – Oro e argento erano irraggiungibili ma siamo riusciti a salire sul podio ed è fantastico.
Olimpiade positiva, coesione di gruppo ottima, siamo al settimo cielo – ha affermato Martinenghi – Volevo regalarmi qualcosa per il mio compleanno che è oggi ed è arrivata questa medaglia.
Contenti al massimo – conclude Miressi – Abbiamo concluso al meglio questa Olimpiade, gruppo fortissimo ed è una base di partenza importante per il futuro”

La finale della 4×100 misti femminile che si era disputata precedentemente, vede il podio inaccessibile per le Azzurre, con il Canada che chiude con il bronzo in 3’52”60 dietro agli Stati Uniti, che perdono un’altra staffetta, con 3’51”73 e all’Australia che segna il Record Olimpico con 3’51”60 che cancella il 3’52”05 degli USA del 2012.
Combatte ma non riesce mai ad entrare nel vivo nella lotta la podio il quartetto Azzurro che apre con Margherita Panziera che conferma una forma precaria vista nei giorni precedenti pur migliorando mezzo secondo rispetto alle batterie con 1’00”03 che vede l’Italia ottava.
Al cambio Martina Carraro preferita ad Arianna Castiglioni per un miglior parziale cronometrico, nuota la sua frazione a rana in 1’05”88, 62 centesimi in più rispetto alla frazione della Castiglioni delle batterie.
L’Italia prova a risalire con Elena Di Liddo che nuota in 56”96 dando il cambio all’ultima gara olimpica di Federica Pellegrini che segna 53”81 con un complessivo 3’56”68 che vede l’Italia sesta.

Olimpiade positiva per me, sono riuscita a restare concentrata su quelli che erano i miei obiettivi e rispetto a Rio 2016 posso ritenermi soddisfatta – ha dichiarato Martina Carraro – Volevamo fare un po’ meglio oggi.
È finita così, per il podio era difficile ma abbiamo fatto comunque una finale olimpica – ha dichiarato Elena Di Liddo – Ho iniziato a prendere il ritmo adesso, peccato. La prossima stagione sarà lunga e ci sarà da divertirsi”
Finisce qui la mia Olimpiade, è stata una settimana lunga e piena di emozione – ha dichiarato Federica Pellegrini – Le staffette bisogna essere tutte e quattro in linea e spesso non basta come abbiamo visto ieri nella misti mista in cui siamo rimaste giù dal podio nonostante la bella prova. Penso comunque che le nostre staffette possono crescere ancora.
Devo ancora metabolizzare, ma sono contenta della decisione che ho preso – conclude la Divina – Sono serena di quello che verrà dopo, anzi non vedo l’ora. Poi sicuramente arriverà anche la malinconia ma ci sta. Resterò in vasca ancora con la ISL e poi quando fermeranno veramente i giochi vedremo, ma sono serena. Grazie a tutti quelli che hanno tifato per me in questi anni, ci vediamo a Napoli per la ISL”

Si chiude una rassegna storica per l’Italia, che chiude il ciclo di Federica Pellegrini, ma ne apre un altro con un gruppo giovane e ambizioso che ha davanti un potenziale enorme.
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