La tarantina trionfa in finale con Energy Standard per soli 12 punti su Dressel e i Cali Condors
Benedetta Pilato ha trionfato ieri sera insieme ai suoi Energy Standard nella finale della ISL, diventando la prima italiana a vincere il torneo che mette insieme i migliori nuotatori del mondo.
La terza stagione dell’evento ideato da Konstantin Grigorishin ha visto trionfare il team di base parigina al termine di una finale mozzafiato.
Soltanto 12 infatti i punti che hanno separato i neo campioni da quelli uscenti dei Cali Condors.
Non è bastato nemmeno un super Caeleb Dressel, vincitore della Skin Race maschile disputata sui 50 farfalla, a colmare il gap con i rossoblu, che a Eindhoven hanno alzato la Coppa al termine di 18 match svolti tra Napoli e la città olandese.
Per la 16enne allenata da Vito D’Onghia si tratta di un risultato dunque storico, che contribuisce a concludere un’annata non facile per l’atleta, troppo spesso al centro di chiacchiere talvolta inopportune che vanno anche oltre le competenze tecniche.
La squadra diretta da James Gibson è riuscita a realizzare l’obiettivo che gli era sfuggito la scorsa stagione, quando a Budapest erano stati proprio i Cali Condors a esultare.
Caeleb Dressel si consola con il titolo di miglior atleta della stagione (mvp), titolo vinto in campo femminile dalla svedese Sarah Sjostrom della Energy Standard.
Benny ha registrato un terzo posto nei 50 rana della prima giornata con il crono di 29″56, che a Riccione le sarebbe valso il titolo assoluto davanti ad Arianna Castiglioni.
La vittoria alla giamaicana Alia Atkinson in 29″15 davanti alla statunitense Lilly King con 29″44.
Nei 100 rana ha invece chiuso settima in 1’05″67 che agli Assoluti l’avrebbe vista ai piedi del podio.
La vittoria è di Lilly King in 1’03”75 davanti alla Atkinson in 1’03″85 e Molly Hannis in 1’05″01.
Siobhan Haughey, più volte tra le protagoniste della kermesse in vasca corta, ha vestito anche nell’ultimo confronto i panni dell’atleta da battere.
I 100 stile sono stati suoi in 50″79, nuovo personale sul suo vecchio 50”94, davanti alla primatista mondiale Sarah Sjostrom che ha chiuso in 51″26 e alla campionessa olimpica australiana Emma McKeon con 51″57.
Vittoria anche nei 200 stile per la cinese della repubblica di Hong Kong in 1’51″04 davanti alla britannica Freya Andersson con 1’53”04 e alla statunitense Madison Wilson con 1’54”64.
Tris con la conquista dei 400 stile in 3’58″80 davanti a Hali Flickinger in 3’58″91 e ancora Anderson in 3’59″96.
Nella due giorni di Eindhoven arriva anche un Record Mondiale, messo a segno nei 100 farfalla da Kelsi Dahlia con 54″59 che cancella il 54″61 di Sarah Sjostrom del 2014.
Ilaria Bianchi raccoglie un quarto posto nei 200 farfalla in 2’07”55.
Ben quattro gare in due giorni per Sara Franceschi, reduce dalla positività al Covid: 100 e 200 rana e 200 e 400 misti, tutte chiuse all’ottavo posto.
Dressel domina i 100 misti vincendo in 50”74 davanti al russo Kolesnikov, poi è secondo nei 100 farfalla dietro Tom Shields.
Eindhoven è stata anche l’ultima gara di Femke Heemskerk, quinta nei 50 stile con 24″15.
L’atleta olandese, presente anche a Riccione per l’addio di Federica Pellegrini, ha salutato le competizioni dopo una carriera brillante che la vede tra i migliori al mondo di sempre.
Nella classifica finale della ISL, al terzo posto si sono piazzati i London Roar, seguito dai Los Angeles Current.
Clicca qui per i risultati completi
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