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Niente sacrificio, niente vittoria, è la storia di Efrem Morelli.

Paraplegico dopo un incidente di Motocross, rinato grazie al nuoto!

Nella vita non si sa mai cosa c’è dietro la prossima curva e quale avvenimento può modificare o condizionare il proprio percorso. Non lo sapeva nemmeno Efrem Morelli quando durante una gara di Motocross andò a sbattere violentemente nel suo destino. Aveva solo 20 anni quando durante i Campionati Italiani di Motocross del 2000, rimase vittima di un grave incidente che cambiò tutto per lui e per le persone a lui vicine. Una lesione completa al midollo che gli causò la paraplegia, ovvero l’impossibilità di utilizzare le gambe.
Sembrava la fine di un sogno e l’inizio di un incubo. Interventi chirurgici, qualche anno passato nei centri riabilitativi, tutte le difficoltà che ne conseguono e poi riemerse in Efrem la voglia di riscatto e di riassaporare l’adrenalina agonistica della competizione. Provò a lanciarsi nel basket in carrozzina, ma dopo un paio di stagioni capì che non era quella la sua strada. Casualità, i medici in quel periodo gli consigliarono di praticare terapia in acqua e fu proprio frequentando le piscine che riscoprì il nuoto e la sua vocazione. Gli inizi furono difficili in quanto Efrem dovette iniziare da zero, ma con una grande determinazione iniziò a nuotare abbastanza bene e nello stesso tempo ad appassionarsi al mondo acquatico. L’occhio lungo del Presidente della Polisportiva Bresciana No Frontiere lo vide e gli propose di seguire qualche allenamento insieme alla squadra. Si ritrovò subito in un ambiente tranquillo e piacevole, ma allo stesso tempo serio e professionale che lo mise a suo agio.

Efrem_Morelli_Nuoto_Paralimpico_Intervista_Swim4Life_04Il sogno ricominciava ad essere alimentato ed iniziava così una nuova vita per Efrem Morelli che da allora ne ha fatta di strada nel Nuoto Paralimpico, vincendo 32 titoli italiani, siglando 20 Record Italiani tra vasca corta e vasca lunga e diventando uno dei punti fissi della nazionale Italiana nella quale fece il suo esordio nel 2006 ai Campionati Mondiali del Sud Africa 2006 classificandosi al 7° posto nella finale dei 100 rana. Nel 2007 prende parte ai Mondiali IWAS di Taiwan vincendo una medaglia d’oro nei 100 rana, un argento nei 200 misti ed uno nei 50 farfalla. L’anno dopo arrivano addirittura i Giochi Paralimpici di Pechino 2008 ai quali arrivò al 10° posto sempre nei suoi 100 rana. Nel 2011 i suoi primi Campionati Europei in quel di Berlino ai quali arrivò in finale per tre volte, conquistando un sesto posto nei 100 rana ed arrivando ad un passo dal podio per ben due volte nei 50 farfalla e nei 200 misti. Nel 2012 la partecipazione alle Paralimpiadi di Londra dove raggiunse la finale nei 100 rana classificandosi sesto. La storia si ripete e sfiora ancora un podio internazionale importante ai Mondiali di Montreal 2013 ai quali conquista complessivamente quattro finali, avvicinandosi al podio nei 100 rana, 200 misti e nella  staffetta 4×50 stile libero trovando sempre il quarto posto. Ancora pochi giorni ed Efrem Morelli, classe S4 della Pol. Bresciana No Frontiere, avrà la sua occasione di rivincita ai Campionati Europei Paralimpici che si disputeranno dal 4 al 10 agosto a Eindhoven.

Prima di tutto come stai fisicamente e mentalmente?
«Mentalmente sono al cento per cento! Questo mi permette di sopperire a qualche problema fisico. Non ho ancora recuperato pienamente il problema cervicale avuto a febbraio, ma comunque diciamo che sono all’ottanta percento.»

Com’è stato il raduno della nazionale fatto qualche giorno fa a Lignano?
«Sicuramente è stato molto utile a livello aggregativo. Abbiamo avuto la possibilità di fare gruppo e prendere conoscenza sulle ultime cose pre Europei; a livello tecnico abbiamo lavorato più sulle staffette, provando cambi e partenze, in modo che tutti avessero ben chiaro il proprio lavoro.»

Cosa ti aspetti personalmente da questi Europei?
«Di portare a casa questa benedetta medaglia! Ho tre buone occasioni, 100 rana, 200 misti e staffetta 4×50 stile mista.»

Efrem_Morelli_Nuoto_Paralimpico_Intervista_Swim4Life_02Adesso facciamo un salto nel passato. Quanti anni sono che sei un nuotatore paralimpico?
«Sono ben dieci anni.»

Come ricordi le tue prime bracciate?
«Era il 2004 quando entrai a far parte della Polisportiva Bresciana No Frontiere. Nuotavo a scopo terapeutico da un paio d’anni, avevo bisogno di ritrovare lo spirito della competizione e dell’agonismo e Maurizio Bregoli, il mio allenatore, mi ha dato la possibilità di poterlo fare. Da lì è iniziata la mia carriera di nuotatore paralimpico.»

Prima di essere un nuotatore paralimpico che sport praticavi?
«Correvo da professionista nel Motocross.»

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Che cosa è successo poi che ti ha causato la disabilità?
«Ho avuto un incidente in una gara di Campionato Italiano nel 2000 che mi ha causato una lesione midollare completa a livello d8/d9 in conseguenza alla quale ho riscontrato la paraplegia.»

Efrem_Morelli_Nuoto_Paralimpico_Intervista_Swim4Life_03Come ricordi il giorno dell’incidente e gli attimi prima che accadesse?
«Era una gara molto difficile, ero partito male e stavo recuperando alla grande, ma la mia corsa si è fermata dietro ad un salto in discesa, dove un pilota doppiato era fermo per un problema. L’ostacolo non mi fu segnalato e ricordo bene, l’improvviso ed inaspettato impatto. In seguito fortunatamente non ho perso conoscenza e ricordo ogni attimo seguente alla caduta.»

Come hai reagito a caldo quando hai saputo cosa ti era accaduto dopo l’incidente?
«Mi sono accorto subito che non sentivo più le gambe. È stato un shock enorme, ero completamente disperato perché sapevo bene cosa mi fosse accaduto. Ero in mezzo alla pista e un addetto mi si è avvicinato con l’intento di spostarmi, ma fortunatamente ho trovato la lucidità per dirgli di non farlo. Avevo anche lesioni interne e se mi avesse spostato in malo modo, probabilmente sarei rimasto lì…»

Cosa o chi ti ha spinto a tuffarti nel nuoto?
«In primis mi ci sono avvicinato a scopo terapeutico. L’impatto all’inizio è stato tragico!»

Efrem_Morelli_Nuoto_Paralimpico_Intervista_Swim4Life_06Sapevi che esistesse un movimento paralimpico, le Paralimpiadi, i Mondiali e tutte le altre competizioni?
«No, al tempo il movimento paralimpico non era così pubblicizzato e visibile. Ricordo di aver trovato l’indirizzo della mia attuale squadra per puro caso, durante una ricerca su internet.»

Come ti senti oggi a far parte della squadra nazionale di Nuoto Paralimpico italiana?
«Sono molto orgoglioso di far parte della squadra nazionale. Noto ogni anno importanti miglioramenti in ogni settore e questo è molto buono.»

Cosa ti ha dato il nuoto quando è iniziata la tua nuova vita se così vogliamo definirla?
«Mi ha dato modo di poter continuare a coltivare i sogni e le aspettative di atleta che avevo prima del mio incidente. Inoltre, grazie al nuoto ho avuto modo di girare il mondo e conoscere molte persone e realtà diverse!»

L’immagine di copertina del tuo profilo Facebook è un quad in azione. Oggi lo pratichi sul quattro ruote, ma ti manca la Motocross?
«Attualmente corro con il quad solo per divertimento e passione e sempre lontano dalle competizioni del nuoto. Questo mi permette di restare a contatto con il mondo del Motocross.»

Efrem_Morelli_Nuoto_Paralimpico_Intervista_Swim4Life_15Tra qualche giorno partirai per Eindhoven dove disputerai i Campionati Europei Paralimpici. Il CT Vernole dice che questa nazionale non ha un vero e proprio capitano perché a lui piace confrontarsi direttamente con tutti gli atleti, ma da più esperto, ti senti un po’ la guida di questa nazionale?
«Non direi proprio una guida. Si ha sempre da imparare ed il confronto e la collaborazione tra tutti è sempre la miglior soluzione. In parte sento di aver accumulato parecchia esperienza e a chi mi chiede un parere o un consiglio, sono ben felice di aiutarlo e di essere in questo caso un riferimento!»

Umiltà, determinazione e grande forza di volontà, questo è Efrem Morelli.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine