La fenice infiamma le tribune del Settecolli nella finale vinta con 1’54”55. Crono significativo anche per Stefania Pirozzi per la 4×200 stile di Rio.
L’ultimo atto del 53esimo Settecolli pre olimpico concluso stasera dopo tre giornate di intense gare, è stato il degno finale di una manifestazione che anno dopo anno assume un valore sempre più prezioso, per il nuoto internazionale ma anche per il nuoto italiano. L’appuntamento del Settecolli di Roma infatti, oltre ad offrire agli atleti italiani e non un’ultima importante possibilità per qualificarsi a quello che possa essere un Mondiale, un Europeo o come quest’anno, un’Olimpiade, offre da 53 edizioni agli appassionati italiani la possibilità di vivere il grande nuoto da vicino e questo non è poco per uno sport in costante crescita di interesse sul piano mediatico.
L’ultima giornata di gare preannunciava un programma di finali allettanti in ottica dell’ambito pass olimpico come raccontato nell’articolo di stamane – clicca qui per leggero – e le attese non sono state tradite.
Spettacolo e tribune dello Stadio del Nuoto in fiamme per la finale dei 200 stile libero femminili vinti con una prestazione maiuscola di Federica Pellegrini che ha stampato la seconda prestazione mondiale stagionale chiudendo in 1’54”55!
«Sono emozionatissima! Il tempo dei 100 stile di ieri e quello dei 200 stile di oggi sono una vera sorpresa perché ho iniziato la fase di scarico soltanto giovedì scorso – ha dichiarato la Pellegrini – Lo Stadio del Nuoto di Roma mi regala sempre grandi gioie e indimenticabili ricordi. Custodisco gelosamente la bandiera che porterò con orgoglio ai Giochi Olimpici.» – conclude la veneta.
Medaglia d’argento per la svedese Michelle Coleman con 1’55”88 seguita sul podio dalla magiara Boglarka Kapas con 1’58”05, ma un altro risultato significativo in ottica Olimpiadi è arrivato per l’Italia e la 4×200 stile anche dal piazzamento di Stefania Pirozzi che ha toccato la piastra cronometrica a 1’59”87 che vale il quarto crono stagionale italiano della specialità alle spalle della Pellegrini, Alice Mizzau e Martina De Memme, riscontro che dovrebbe valere il pass olimpico per la beneventana.
«Speravo di fare un po’ meglio ma sono comunque contenta perché ho ritrovato la mia nuotata, ho lavorato bene e ho fatto il quarto miglior tempo italiano stagionale, sperando che possa bastare per avere un posto nella 4×200 stile per Rio – ha dichiarato la Pirozzi ai microfoni di Swim4Life Magazine – Dopo quattro anni di duro lavoro sarebbe una forte delusione restare a casa.»
Allo Stadio del Nuoto del Foro Italico il sipario si era alzato però con la finale open dei 100 stile libero FINP donne, una buona tradizione ormai che da diverse edizioni vede in questa manifestazione internazionale anche una batteria riservata agli atleti Paralimpici, perseguendo il bellissimo motto che il Nuoto è uno solo. A trionfare nella gara regina rosa è stata la pluricampionessa paralimpica Cecilia Camellini che ha segnato 1’09”88 e 979,54 punti, seguita sul podio da Emanuela Romano con 1’17”27 e 971,01 punti e Alessia Berra con 1’02”59 e 957,18 punti.
I 200 dorso maschili hanno visto Christopher Ciccarese nuotare una gara d’attacco e mancare il pass olimpico per soli sei decimi chiudendo in 1’57”96 davanti a Michele Malerba della Larus Nuoto con 1’58”94 e Luca Mencarini del GS Fiamme Oro Roma con 1’59”16.
«La vittoria colta in questo Settecolli è stata la più bella da quando nuoto, perché arrivata al Foro Italico, a casa mia, dove tutto è iniziato, davanti ai miei genitori e i miei parenti che sono venuti a seguirmi – ha dichiarato Ciccarese ai microfoni di Swim4Life Magazine – Non sono uomo di se e ma, andava fatto un tempo e non l’ho fatto, cosa che mi dispiace molto, ma nello stesso tempo sono felice perché ho fatto il miglior tempo stagionale in Italia. Sarà la Federazione a decidere e qualsiasi scelta farà, sarà giusta, non posso appellarmi ad altro.»
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Nella stessa specialità al femminile si è imposta la canadese Kylie Masse con 2’08”79 seguita da Margherita Panziera del Circolo Canottieri Aniene, anche lei attesa al varco per il tempo limite valido per la qualificazione per Rio, mancato però non di poco, segnando 2’10”21 contro il 2’09”06 minimo richiesto dalla tabella B. Medaglia di bronzo per Giulia Ramatelli, classe 2000 del Gr. Nuoto Fiamme Gialle con 2’12”63, suo secondo miglior crono di sempre dietro al 2’11”95 nuotato ai primaverili di Riccione.
I 50 farfalla maschili sono andati al magiaro Laszlo Cseh che ha messo le mani davanti a tutti con il crono di 23”58 seguito sul podio da Piero Codia con 23”73 ed il britannico Adam Barrett con 23”80.
«L’obiettivo al Settecolli era quello di divertirmi e ci sono riuscito – ha dichiarato Cseh – La preparazione per Rio prosegue sulla strada giusta, disputerò altre due competizioni prima di partire per il Brasile.»
Nei 50 farfalla donne è stata l’infinita svedese Therese Alshammar ad aggiudicarsi l’oro nuotando in 25”94 davanti alla canadese Penny Oleksiak con 26”08 ed all’Azzurra Silvia Di Pietro con 26”32, mentre ha chiuso ottava l’altra Azzurra Ilaria Bianchi con 27”30.
Il gradino più alto dei 200 rana uomini, anch’essi sotto la lente di ingrandimento in ottica Rio, è stato occupato da Flavio Bizzarri che ha segnato 2’11”00, troppo lontano però dal pass olimpico, seguito dal magiaro Daniel Gyurta con 2’11”12 e dal lituano Giedrius Titenis con 2’11”70, con Luca Pizzini ai piedi del podio con 2’11”70.
Gara attesa anche quella dei 100 stile libero maschile vinta dal francese Jeremy Stravius con 48”79 davanti a Luca Dotto che in scioltezza e senza forza ha nuotato un buon 49”18 e Filippo Magnini che è salito sul podio segnando 49”51.
Il Settecolli 2016 si chiude in amaro e dolce, con un altro pass olimpico mancato di un soffio nei 200 misti femminili da Ilaria Cusinato che segna 2’12”80, a 8 decimi dal tempo B della tabella dei limiti per la convocazione per Rio e gli 800 stile libero maschili vinti da uno straordinario Gabriele Detti che nuota in 7’43”06, la terza miglior prestazione italiana di sempre ed il suo secondo miglior crono di sempre, cancellando il Record della Manifestazione detenuto dall’australiano Grant Hackett con 7’49”10 del lontano 2007, migliorando ancora il crono che gli è valso l’argento ai recenti Europei di Londra! Argento per Gregorio Paltrinieri con 7’50″98.
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