La FINA conferma il responso della Court of Arbitration for Sport di Losanna revocando la squalifica alla russa che ora volerà a Rio.
Era dallo scorso mese di Maggio, quando il responsabile del gruppo antidoping della Fina, Robert Fox, portava a conoscenza della revoca della squalifica temporanea della ranista russa Yulia Efimova e lasciando il responso finale alla Court of Arbitration for Sport di Losanna che avrebbe stabilito se le quantità di Meldonium, rilevata nell’organismo della 23enne, fossero al di sopra o meno della soglia di tolleranza.
Nella giornata di oggi è arrivata la tanto attesa notizia, come riporta l’agenzia stampa russa Tass, che la ranista russa potrà ora unirsi al gruppo di atleti che prenderà parte allo Olimpiadi che si disputeranno a Rio tra poco meno di un mese.
«Abbiamo ricevuto una notifica ufficiale dalla Fina – dichiara Artyom Patsev, avvocato della Efimova – che ha ritirato ogni accusa.»
Ricordiamo che la FINA aveva inizialmente sospeso Yulia Efimova in via provvisoria, per passare poi il caso alla CAS – Corte di Arbitrato per lo Sport, permettendo così alla russa di competere e allenarsi con un allenatore fino al momento in cui sarebbe stata giudicata.
Vista la vicinanza con i Giochi Olimpici ormai imminenti, bisognava affrettare i tempi della decisione sulla questione che, visti i trascorsi e i precedente recidivi, non ponevano la Efimova in una situazione traquilla e che le avrebbe fatto rischiare una squalifica a vita in caso di valutazione negativa del suo caso.
Come spiegato dal dott. Cristiano D’Errico dello staff di Swim4Life Magazine e membro della Federazione Medico Sportiva Italiana – clicca qui per leggere la notizia – la sostanza riscontrata negli esami alla Efimova è un farmaco scoperto negli anni ’70 dalle azioni piuttosto controverse e viene prodotto soltanto nei Paesi dell’Est. Il Meldonium consente di nasconde l’EPO ed aiuta il recupero fisico dell’atleta in quanto agisce sul metabolismo del glucosio, ma nonostante questo, è entrato nella lista delle sostanze proibite emessa dal WADA solo dal 1° gennaio 2016.
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