La speciale analisi a due settimane dagli Assoluti di Riccione che rappresentano l’unica chance per centrare la convocazione Azzurra
L’anno post Olimpiadi è sempre in qualche modo non facile, soprattutto se la competizione si è svolta oltre oceano: la stanchezza fisica e mentale accumulata nella precedente stagione per preparare le Olimpiadi, quella accumulata durante l’evento e quella incassata per il rientro, sono fatiche che non si smaltiscono velocemente. Una buona parte degli Azzurri di Rio sono rimasti infatti a rigenerarsi almeno fino ad ottobre, per ricominciare la nuova stagione con calma e le marce basse, con un ritmo contenuto. Così è stato non solo per gli Azzurri ma per tutto il mondo, perché a parte lo straordinario primato mondiale infranto nei 200 rana a fine gennaio dal nipponico Ippei Watanabe – leggi qui la notizia dettagliata – non c’è stato altro.
Ma a due settimane dai Campionati Italiani Assoluti, che quest’anno saranno l’unica occasione in cui poter staccare la qualificazione individuale ai Mondiali di Budapest in programma nell’ultima settimana di luglio, cosa dobbiamo spettarci dagli atleti di interesse nazionale? Dopo esserci concentrati la scorsa settimana sugli uomini, analizzando cosa potremmo aspettarci in questo momento in base ai tempi limite stabiliti dal Direttore Tecnico Cesare Butini, per niente abbordabili e giustamente coerenti con le scelte fatte per i Mondiali in vasca corta di Windsor che vide solo undici atleti centrare la qualificazione – clicca qui per leggere l’articolo dell’analisi sugli uomini – passiamo al campo femminile in questo Speciale Qualificazioni Mondiali di Budapest.
Ricordando quali sono i criteri di selezione, non ci saranno più Tempo A e Tempo B per le gare individuali, con l’unico tempo limite che potrà essere nuotato solo ai primaverili di Riccione, mentre il Sette Colli quest’anno servirà eventualmente soltanto per completare le staffette. I Tempi Limite per Budapest 2017 sono stati elaborati comparando il 20° tempo del ranking mondiale completo e il 16° tempo del ranking mondiale a due atleti per nazione, facendo comunque riferimento alla tabella “B” dei Tempi Limite dei Mondiali di Kazan 2015 per quanto riguarda le gare individuali e allo standard “A” previsto dalla FINA per la partecipazione alle gare individuali per quanto riguarda i tempi di staffetta.
Con queste premesse è facile comprendere che la tensione sarà molto più alta del solito a Riccione dove dobbiamo aspettarci un Campionato Italiano spettacolare e sicuramente ricco di spunti di cronaca, dopo il quale però gli atleti che saranno riusciti a staccare il pass per l’Ungheria potranno tirare dritto verso Budapest in tranquillità e con un ciclo di lavoro che non vedrà più tapering se non prima dei Mondiali.
Partiamo dai 50 stile libero nei quali sotto i 25 secondi ci ha nuotato soltanto Silvia Di Pietro e lo ha fatto con una certa continuità negli ultimi due anni, per cui ci si aspetta che la primatista italiana stacchi la qualificazione. Oltre lei soltanto la compagna di allenamenti Erika Ferraioli sembra vere le potenzialità per migliorare il suo 25”05 e scendere al 24”89 richiesto per Budapest, dopo di che c’è il vuoto e la situazione non è più rosea nei 100 stile libero.
La sola ad avere la qualifica a portata di mano nella gara regina è Federica Pellegrini che tra l’altro punta molto su questa distanza nel suo quinto quadriennio, mentre la seconda italiana più veloce nella specialità è attualmente Erika Ferraioli che ha nuotato a 11 centesimi dal tempo limite di Budapest troppo tempo fa, segnando in 54”70 il suo miglior crono della scorsa stagione fatto agli Europei di Londra. Non è comunque impossibile nuotare la qualificazione per i Mondiali e sarà probabilmente bagarre tra lei e la Di Pietro che seppure nella scorsa stagione ha nuotato sette centesimi più lenta della compagna, vanta qualche anno in meno di lei. Più definita la corsa alla 4×100 stile invece che oltre alla Pellegrini, la Ferraioli e la Di Pietro, si dovrebbe completare con Alice MIzzau e Aglaia Pezzato, a meno dell’ennesimo exploit della rediviva Laura Letrari.
Discorso analogo nei 200 stile che vedono soltanto Federica Pellegrini con la carte giuste tra le mani per ottenere il pass perché a lei può eventualmente aggiungersi soltanto Alice Mizzau se riesce a migliorare il suo personale del 2015 di 28 centesimi. Per la 4×200 stile rosa invece il discorso è aperto ad almeno otto donne che probabilmente centreranno la qualificazione già a Riccione, senza essere rimandate al Sette Colli.
Teoricamente più ampio il campo dei 400 stile ai quali sicuramente non è interessata la primatista europea Federica Pellegrini e che vedono come possibili aspiranti alla qualificazione Alice Mizzau e Diletta Carli che però devono assolutamente nuotare il proprio personale registrato due anni fa, con la Mizzau che dovrebbe anche migliorarlo di tre centesimi.
Discorso interessante per gli 800 stile invece che attualmente vedono molte potenzialità in atlete che avrebbero da chiedere tanto da questa stagione: Martina De Memme è l’unica ad aver nuotato nella sua carriera sotto all’attuale tempo limite ma è successo quattro anni fa ai Mondiali di Barcellona; anche se da allora non ha più ripetuto la prestazione, la toscana ha le carte in regola per farlo a Riccione, così come hanno potenzialità e “sete di Mondiale” Diletta Carli, Simona Quadarella e Martina Caramignoli, alle quali se trova il ritmo giusto nella preparazione ai 200 nei quali sicuramente punta maggiormente, è possibile che si aggiunga anche Erica Musso.
Più definita e chiusa invece la qualificazione ai 1500 stile che vedono ampiamente favorite Simona Quadarella e Martina Caramignoli.
Passiamo al dorso partendo dai 50 che vedono l’eterna Elena Gemo pronta alla sua ennesima sfida: la neo 30enne romana andrà a caccia del suo quinto Mondiale in vasca lunga forte del fatto di aver nuotato sotto al limite richiesto al Sette Colli del 2015 e potenzialmente capace di poter limare di 29 centesimi il 28”34 nuotato l’anno scorso. La speranza è che oltre lei vengano fuori anche le nuove leve, nello specifico Silvia Scalia che ha un personale attualmente distante 36 centesimi dalla qualifica nuotato lo scorso anno ed il talento 17enne Tania Quaglieri, protagonista anche ai Criteria in corso a Riccione, che dista solo 37 centesimi dalla favola.
Più difficile il discorso nei 100 dorso per i quali Butini ha deciso di richiedere di migliorare il Record Italiano per arrivare a Budapest, primato fermo a 1’00”22 del 2015 di Elena Gemo contro l’1’00”19 chiesto per la qualifica per la quale serve quindi una prestazione fuori dalle righe. Non facile anche la qualifica ai 200 dorso che attualmente vedono soltanto Federica Pellegrini, tanto per cambiare, e Margherita Panziera nelle potenzialità di staccare il pass per la distanza.
Aspettiamoci il solito testa a testa a denti stretti tra Arianna Castiglioni e Martina Carraro per la vittoria dei 50 e 100 rana che vedono le due atlete favorite assolute sia per la corsa a Budapest avendo già nuotato recentemente sotto al limite richiesto, che per il podio primaverile. Tutto da vedere invece nei 200 rana nei quali o arriva la sorpresa da Ilaria Scarcella che però dovrebbe ritornare ai tempi del 2009 o probabilmente non avremo Azzurre ai Mondiali in questa specialità.
Il delfino velocissimo dei 50 metri vede attualmente la sola Silvia Di Pietro abile del tempo limite richiesto essendo l’unica ad aver nuotato sotto i 26 secondi di recente e la romana doc potrebbe inserirsi anche nella corsa alla qualificazione ai 100 farfalla in mezzo alle favorite Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo che tra l’altro cerca il riscatto dopo una scorsa stagione non brillante.
Semplice anche l’argomento 200 farfalla che vede potenzialmente da qualifica soltanto Alessia Polieri in primis, avendo nuotato sotto al tempo limite richiesto ai recenti Europei di Londra e Stefania Pirozzi che però ha nuotato soltanto una volta sotto al limite richiesto tre anni fa proprio ai primaverili che la lanciarono in una stagione straordinaria che si concluse con il quinto posto nei 200 farfalla e 400 misti e l’oro nella 4×200 stile agli Europei di Berlino.
Riservano grande spettacolo invece i 200 misti in cui attualmente nessuna delle atlete in attività ha mai nuotato il tempo limite richiesto, ma che vede forti possibilità per Sara Franceschi. La toscana, tra le migliori viste fin’ora quest’anno, è distante soltanto 35 centesimi dall’obiettivo dopo aver nuotato il personale al Trofeo Città di Milano e la concorrenza con Ilaria Cusinato, 2’12”71 ai primaverili del 2016, potrebbe spingere entrambe alla qualificazione.
Più ardua l’impresa nei 400 misti che vedono Stefania Pirozzi come favorita alla qualificazione che però non sarà semplice da staccare essendo 4’37”29 il tempo richiesto, sotto al quale la sannita ha nuotato solo una volta in quel meraviglioso 2014. Per aggiungere una seconda papabile Azzurra bisogna pescare tra Luisa Trombetti e Carlotta Toni chiamate ad una sfida ancora più difficile ma non impossibile, avendo rispettivamente un personale di 4’38”54 nuotato l’anno scorso proprio a Riccione e 4’39”60 segnato agli Europei di Londra.
Tabella Tempi Limite Femmine Mondiali Budapest 2017
Gara Individuale Staffetta
50 stile libero 24”89
100 stile libero 54”19 54”90
200 stile libero 1’57”09 1’58”68
400 stile libero 4’06”19
800 stile libero 8’26”49
1500 stile libero 16’12”09
50 dorso 28”09
100 dorso 1’00”19 1’00”61
200 dorso 2’09”09
50 rana 30”99
100 rana 1’07”09 1’07”58
200 rana 2’24”69
50 farfalla 25”99
100 farfalla 57”89 58”48
200 farfalla 2’07”89
200 misti 2’11”89
400 misti 4’37”29
4×100 stile libero 3’40”00
4×200 stile libero 7’55”00
4×100 mista 4’01”50
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