Si ferma alle batterie Silvia Di Pietro. Matteo Restivo fuori dalle semifinali dei 200 dorso per 3 centesimi.
Questa mattina presso il Dura Arena ancora riecheggia nell’aria l’impresa dell’eterna Federica Pellegrini che ieri è salita sul tetto del mondo nei suoi ultimi 200 stile in carriera – clicca qui per approfondire la notizia.
Il day 5 dei Mondiali FINA di Budapest comincia con i 100 stile, dove la Divina rientra in vasca ancora con la testa a quell’impresa che difficilmente riuscirà a metabolizzare in questi giorni ungheresi, nonostante ciò Federica trova la giusta concentrazione per affrontare la distanza di gara che per il futuro rappresenterà il suo cavallo di battaglia. Per la 29enne veneziana, la gestione di cara è molto controllata ma che la porta già dal mattino a nuotare sotto i 54 secondi, approdando in in semifinale col 9° tempo di 53″92. Davanti a tutte si piazza la bionda svedese, bronzo agli ultimi Giochi Olimpici, Sarah Sjostrom con 53″01 seguita dalla splendida danese dagli occhi azzurri Pernille Blume con 53″13 e dalla statunitense, campionessa olimpica di Rio, Simone Manuel con 53″17.
“Ieri ci ho messo un po’ ad addormentarmi ma stamattina avevo una gran voglia di fare questi – ha dichiarato Federica a fine gara – e alla fine devo dire che sono contenta. Non penso di cambiare idea ma nella vita ovviamente nulla si può dire. Non mi sono ancora resa conto dell’impresa di ieri, rimanendo concentrata non riesco ancora a realizzare. Ora comincerò a dedicarmi seriamente a preparare i 100 stile”
Per entrare in finale, Fede dovrà regalarci un’altra prestazione da cardiopalma, forse una prestazione che dovrà essere molto vicina al record italiano di 53″18 che la stessa Pellegrini detiene. Nulla da fare invece per Silvia Di Pietro, apparsa opaca e non molto fluida in acqua, che manca l’accesso alla finale non andando oltre il 19esimo crono di 54″74.
“Ieri ero più fiduciosa dato che ero riuscita a nuotare meglio – dichiara una sconfortata Silvia Di Pietro – penso di aver strappato dall’inizio e il passaggio infatti non era forte. Ero molto rigida. Speravo di vivere un’altra situazione. Negli ultimi sei mesi mi sono allenata tanto e avevo preparato al meglio questo appuntamento”
Termina qui la prima esperienza a un Mondiale e in Nazionale per il nuotatore udinese Matteo Restivo che vede sfumare l’accesso alle semifinali dei 200 dorso per soli 3 centesimi. Non basta il crono di 1’58″37 che relega il nuotatore Azzurro in 17esima piazza e quindi il primo degli eslusi.
“Mi sono lasciato trasportare dalla tensione di questo grande appuntamento – dichiara Matteo Restivo a fine gara – Il tempo non rispecchia il duro lavoro che ho fatto e quanto mi sono preparato. Sicuramente già essere qui è un onore e sono i frutti del lavoro che ho fatto in questi mesi. Ho pagato lo scotto della mancanza di esperienza e spero che col tempo riuscirò a maturare. Peccato per l’eliminazione, ci sono andato davvero vicino alla qualifica”
Il 22enne Matteo è approdato ai Mondiali grazia all’incredibile prestazione messa a segno in occasione degli Assoluti Primaverili di quest’anno dove nei 200 dorso ha stabilito il record italiano nuotando in 1’56”55, crono che gli false la terza prestazione mondiale dell’anno. In semifinale mondiale col primo crono lo statunitense Ryan Marphy con 1’56″11 seguito dall’ungherese Peter Bernek con 1’56″53 e dal lituano Danas Rapsys con 1’56″67.
Clicca qui per i risultati completi
Ti è piaciuto questo articolo? Allora metti un Mi Piace alla nostra Pagina Ufficiale su Facebook!
Swim4Life – All rights reserved