Dall’investigatore al brontolo, ecco sette personaggi che si possono incontrare a bordo vasca prima di una gara
Ogni nuotatore ha i propri rituali pre-gara. Alcuni dei quali includono proprio un piccolo momento di “solitudine”, sufficiente per raccogliere le idee e focalizzare l’imminente gara.
Gli amanti della caffeina e sostenitori della filosofia “ Sorry, but first coffee”, capiranno quanto sia difficile ingranare prima di quella dose di caffeina che in questo caso corrisponde a quella manciata di minuti passati estraniati dal resto della vasca.
La concentrazione è una parte fondamentale che precede una competizione; c’è chi non ne può far a meno e chi invece non può far a meno di concentrarsi nel far deconcentrare gli altri.
Che siate o meno tipi introversi, ecco qui le sette tipologie di nuotatore da evitare durante un meeting
L’investigatore
Due sono le domande che vengono più frequentemente pronunciate sulla faccia della terra: “Hai mangiato bello di nonna?” e “Qual è il tuo migliore in questa distanza?”. Il nuotatore investigatore in questione sonda il terreno in camera di chiamata preoccupato di quanto di lì a poco accadrà il vasca. Come se cercasse conforto in quelli che sono dei tempi peggiori rispetto ai suoi. Qui la psicologia inversa della “piccola bugia a fin di bene“ non funziona poichè giorni prima, l’investigatore, aveva stilato una lista con tutti i nomi degli avversari con relativi personal time. Quindi con la nonchalance con la quale lui disturba la vostra quiete, voi fingete di non capire e ignoratelo
Il fotografo
Scattare foto è un bel modo per ricordare avvenimenti, soprattutto se a distanza di anni si rispolverano e ti riportano con la mente sul bordo vasca. Ma poi vieni immortalato nelle peggiori espressioni:
- Mentre sei assorto nei tuoi pensieri;
- Mentre sei preso dall’ansia;
- Appena terminata la gara;
- Mentre scivoli sulle gradinate della piscina;
- Mentre ti stanno affogando durante il warm-up;
- Mentre mangi furtivamente la beretta di cioccolato;
allora che tanto ricercato fotoricordo, diventa più un “mamma mia che momento imbarazzante”.
Il sentimentale
Il bello dei meeting, soprattutto quando non sono intra-regionali, è il rivedere amici di cloro sparsi lungo tutto lo stivale. Bello, fin quando non iniziano tutti i racconti che sono mancati dall’ultimo incontro. “Scusa devo andare. Non sono antipatico è solo che mi aspetta un 200 delfino, sai com’è!”
Il piagnone
“Mah, guarda questa stagione non sta andando molto bene, non sono in forma già è molto se porto a termine la gara”. Naturalmente non meravigliatevi se ne seguirà un Record della manifestazione e un Personal Time. È quella classica cerchia di nuotatori che ti guarda fisso negli occhi ed esclama “Tranquillo, mi farai a pezzi”. Vorranno forse essere incitati ed adulati? Cercano una nostra approvazione o un nostro complimento? Si nutrono di compiacimento? Sicuramente un buon repellente per codesta tipologia di avversari è “Hai ragione, ho notato che le tue prestazioni sono in calo”. Siate sicuri che non si avvicinerà più a voi.
Il P.R.
Le pubblic relations sono il suo pane quotidiano sia fuori che dentro l’acqua. Se durante il meeting lo cerchi, non lo troverai mai; se invece non hai minimante intenzione di vederlo, eccolo che sbuca da dietro ad un borsone, pronto per conquistare tutte le sue prede. Le medaglie e i personal time non fanno per lui, perché lui ricorda le manifestazioni solo in base agli incontri interessanti fatti.
Il Campione Regionale
Che sia campione regionale, italiano o mondiale, lui è la rockstar della vasca. Assolutamente sì, ma solo per lui. Per quanto la bravura in acqua possa confermare i complimenti e le sviolinate fatte al nuotatore X, vantarsi delle proprie vittorie e dei propri successi non fa di un nuotatore un vincente. L’umiltà è alla base del trionfo.
Brontolo
Acerrimo nemico del P.R., il nuotatore in questione lo si riconosce subito. È colui accovacciato in un angolo e circondato da una recinzione di borsoni, a cui gli si legge in faccia “Don’t touch me”.
Si allontana dal suo fortino solo quando è il momento di presentarsi in camera di chiamata. Che sia una vittoria o una sconfitta, questo suo umore lo accompagnerà sempre.
Gli estremi sono definiti tali proprio perché a distanziare le due realtà, esistono tante isoforme diverse del vivere la vita respirando cloro. Si incontrano tante persone con cui condividere le proprie passioni, ognuna delle quali le vive a modo proprio. Del resto, il mondo è bello perché vario, no? La magia di questi incontri clorati, oltre al sano e genuino sport, risiede proprio nella condivisione e nei sorrisi che regala. Godetevi il momento senza prendervi troppo sul serio, ma senza mai svalutare il proprio operato.
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