Nuoto, costumi approvati e costumi fuori norma FINA, ecco a cosa stare attenti

Vietate le personalizzazioni di qualsiasi genere per tutti, mentre invece cambiano altri dettagli da settore a settore

L’argomento costumi da gara per il nuoto trova spesso tra atleti e genitori dei piccoli atleti, punti interrogativi a riguardo dei regolamenti che talvolta sono purtroppo male interpretati perfino dai giudici gara in ambito di competizioni minori.
Chiariamo subito che gli atleti che prendono parte a competizioni FIN possono indossare esclusivamente costumi da gara, jammer per gli uomini e knee per le donne, omologati dalla FINA, ovvero quei costumi che riportano il bollino FINA applicato generalmente sulla parte posteriore del costume.

Questo vale per tutte le categorie Agonisti, tranne che per gli Esordienti (dai 10 ai 13 anni i maschi e dai 9 ai 12 le femmine) che possono gareggiare solo e soltanto indossando costumi tessili slip per i maschi e olimpionico per le femmine.

È quanto riportato in sintesi dal Regolamento FIN redatto sulla base delle regole FINA che ogni anno pubblica inoltre un elenco dettagliato ed esaustivo dei costumi approvati ai fini di tale regolamento. Le stesse norme valgono anche per le gare Master, con l’eccezione che in caso di competizione nell’ambito di questo settore amatoriale possano essere accettati anche costumi non omologati che però rispettano le forme e soddisfano chiaramente i requisiti che riguardano il tessuto, che deve essere:

  • a maglia aperta permeabile
  • realizzato anche con fibre naturali o sintetiche
  • privo di applicazioni superficiali, quali loghi o stampe, a parte quelle del marchio del costume
  • permeabile
  • flessibile e non superare lo spessore di 0,8 millimetri
  • privo di cerniere o altri sistemi di chiusura
  • privo di bande adesive, placche in neoprene e simili sulla superficie esterna

Normalmente i giudici di gara dovrebbero controllare l’omologazione del costume prima di ogni gara, ma spesso, per mancanza di tempo, questa verifica non avviene, mentre non dovrebbe mai saltare il passaggio della verifica del costume in caso di record.

Omologazione dei primati
Secondo il Regolamento, nelle competizioni agonistiche bisogna esclusivamente utilizzare costumi omologati FINA, in ambito degli eventi FINA, come i Campionati Mondiali, o durante le Olimpiadi, ma è indispensabile utilizzare costumi omologati FINA anche durante gli eventi nazionali di qualificazione per Mondiali e Olimpiadi, nonché in ambito di Campionati Continentali, come gli Europei LEN che si rifanno ai regolamenti FINA.
In questo settore, i record internazionali possono essere omologati solo se realizzati con costumi approvati dalla FINA.

In ambito Master invece, è possibile omologare un primato nazionale indossando un costume da gara approvato FINA, o anche uno slip o olimpionico, purchè conformi alle regole prima elencate. In caso di primati internazionali invece, è possibile omologarne solo indossando costumi con bollino di approvazione FINA (alcuni marchi producono anche slip e olimpionici con bollino FINA).

Divieto personalizzazioni
Secondo il regolamento FINA, è inoltre vietata in maniera assoluta la personalizzazione del costume e pertanto qualsiasi tipo di trattamento superficiale del tessuto, anche in merito al colore e scritte sopra o all’interno riportate. In particolare, è vietato apporre qualsiasi materiale aggiunto alla superficie del tessuto o realizzare una lavorazione dello stesso tramite rivestimento, stampa, impregnazione, trasferimento termico ecc. con la finalità di personalizzare il costume stesso.
Le regole riguardo il trattamento superficiale del tessuto non si applicano alle cuciture, ai contrassegni (loghi del produttore e / o dello sponsor stampati o apposti sul materiale di base che devono comunque rispettare determinate indicazioni regolamentari per le dimensioni) o le etichette tecniche.

In caso di qualsiasi tipo di personalizzazione, che può riguardare ad esempio l’inserimento del nome dell’atleta, decade del tutto l’approvazione FINA del costume che diventa quindi fuori norma, condizione che pone l’atleta a squalifica da parte dei giudici di gara, oltre al fatto di non avere la possibilità di omologare primati di alcun tipo.

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Per ogni singola personalizzazione, è prevista però l’eventuale omologazione aggiuntiva, operazione che può fare esclusivamente la casa produttrice del costume, applicando allo stesso un nuovo codice di approvazione FINA, diverso da quello già dato al modello di costume specifico.

Per quanto riguarda invece il dimensionamento individuale del costume, non sussiste violazione di regolamento purché la struttura del costume non venga modificata e nello specifico, non si vada a modificare, o aprire e richiudere il tessuto lavorando sulle cuciture.
Rivolgendovi ad un distributore riconosciuto e quindi affidabile, è possibile non solo essere sicuri di acquistare un costume omologato, ma anche di ricevere consigli più adeguati all’atleta specifico per il costume che meglio si adatta alle caratteristiche fisiche e tecniche. Nuoto Extremo è sicuramente uno dei distributori ai quali potersi affidare.

Clicca qui per l’elenco costumi approvati FINA

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine