Nuoto, Ilaria Cusinato, una mistista che brilla tra piscina e studio!

La giovanissima veneta è considerata una delle più promettenti del nuoto italiano e il fresco bronzo europeo lo conferma

Nel settore nuoto la definiscono il futuro dei misti italiani e sicuramente è una delle giovani più promettenti del nostro panorama nazionale, avendo già dimostrato l’innato talento che possiede, nonché la caparbietà di raggiungere i traguardi prefissati. Stiamo parlando di Ilaria Cusinato (foto DeepBlueMedia), 18enne tesserata per Fiamme Oro Roma e Team Veneto allenata da due anni al Centro Federale di Ostia da Stefano Morini. Nonostante la giovanissima età, ha già imparato a salire sul podio in ambito internazionale, conquistando due medaglie d’argento a soli 15 anni in occasione dei Giochi Giovanili Europei di Baku e la sorprendente medaglia di bronzo ai recenti Europei in vasca corta di Copenaghen, ma la mistista veneta non si impegna a far bene solo nel nuoto, perché parla ben cinque lingue e in quest’ultimo anno di scuole superiori, ha già ben chiaro che intende proseguire gli studi all’Università per diventare Mediatrice Linguistica.

Hai sempre avuto l’obiettivo di diventare una mistista o da piccola pensavi di specializzarti in altro?
«Sinceramente i miei inizi mi hanno visto ranista e mi aspettavo di affermarmi in quello stile. Ho sempre fatto i misti ed altre gare ma le ho sempre considerate poco perché pensavo di specializzarmi nella rana e invece alla fine mi sono ritrovata mistista. Devo dire però che sono contenta di questa cosa perché i misti sono molto più divertenti, hai la possibilità di variare anche negli allenamenti»

Come ricordi quella tua prima esperienza nella nazionale maggiore arrivata con gli Europei in vasca corta di Netanya?
«Essendo alle prime armi, è stata un’esperienza che mi è servita molto, Netanya come anche gli Europei in vasca lunga di Londra, dove ho capito prima di tutto che bisogna andare forte già dalle batterie del mattino. Ho fatto esperienza, ma soprattutto mi sono divertita molto. Credo che senza divertimento non si possa ottenere grossi risultati»

Gli impegni scolastici ti costringono a dover rinunciare a seguire un allenamento particolarmente intenso. Hai qualche rammarico per questo o pensi ne valga comunque la pena?
«Quest’anno ho la maturità scolastica e sicuramente è l’anno peggiore per me, perché devo rinunciare a molte cose, quindi continuo ad allenarmi una volta al giorno, cosa che però in questo momento preferisco. Ho, infatti, notato che almeno in questa fase della mia vita agonistica, sono più performante con un solo allenamento al giorno. In ogni caso nono ho rammarico, perché penso che non bruciare le tappe sia la cosa più giusta e dedicarsi allo studio e alla cultura è essenziale per il proprio futuro»

Quanto è stato difficile emergere nel nuoto e allo stesso tempo brillare negli studi?
«Penso che sia molto difficile ma non impossibile perché la forza di volontà e voglia di fare fanno la differenza. Vedo molti ragazzi della mia età che non studiano e non perché non trovano il tempo di farlo, ma per vizi o per noia. Volere è potere, io studio la sera e talvolta anche di notte pur di essere preparata. Sicuramente ci sono sacrifici da fare e cose a cui rinunciare ma vale la pena farlo»

Impegno e sacrificio ti hanno portata anche alla medaglia di bronzo di Copenaghen. Che emozioni hai provato a conquistare il podio dietro due mostri sacri dei misti come Katinka Hosszu e Evelyn Verraszto?
«Beh, intanto, non mi aspettavo assolutamente di arrivare al podio e per me è stata una delle più grandi sorprese della mia vita. Non avevo pianificato quel traguardo nemmeno nei più lontani sogni e quindi è stata una cosa veramente bellissima, anche perché durante la gara non sapevo nemmeno di correre per il podio, pensando di essere quinta. Quella medaglia rappresenta per me la consacrazione di tutti i sacrifici fatti fino ad ora e non ne ho fatti pochi»

Quanto sei migliorata tecnicamente in questi ultimi due anni sotto la guida Tecnica di Morini?
«Sono veramente contenta di aver fatto dei passi in avanti pazzeschi, soprattutto sulla rana in cui ho ritrovato sensazioni che avevo completamente perso. Peccare proprio nella rana che è stato il mio primo stile, non mi ha fatto stare bene, ma adesso sono riuscita a ritrovare la nuotata migliore che nei misti fa la differenza»

Sembra però che con l’intensa gestione Morini tu abbia imparato non solo cose nuove sotto il piano tecnico, ma anche a gestire meglio la gara sotto l’aspetto tattico e forse psicologico. È vero?
«Sull’aspetto psicologico ti devo contraddire perché ricordo che gli inizi a Ostia non stati facili e forse ai primi tempi ho anche sentito il peso di far parte del gruppo di Morini, sentendomi sempre sotto pressione. Grazie ai consigli di Morini ho però deciso di avere fiducia nel lavoro che stavo svolgendo e, infatti, ne ho tratto dei grandi benefici. Ho sicuramente migliorato tanto la gestione gara, imparando a conservare le energie nella prima parte, per poi spingere cambiando ritmo nella seconda parte, tattica risultata vincente agli Europei di Copenaghen»

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È vero che a certi livelli è necessario integrare l’alimentazione in maniera attenta per ottenere prestazioni positive?
«Sono innanzitutto convinta che bisogna seguire un’attenta alimentazione, che sicuramente in determinati periodi della stagione in cui sei chiamata a faticare di più, è giusto integrare, seppure penso che non bisogna mai abusare degli integratori ascoltando ciò che richiede il tuo corpo. Personalmente trovo molto beneficio nell’utilizzo di sali minerali che assumo con un prodotto della Ethic molto buono e comodo da consumare che si chiama Performance Sete. Mi trovo molto bene anche con Sport Coffee che prendo poco prima della gara per avere pronta energia e delle capsule che aiutano a ridurre la produzione di acido lattico, le FL 100 Sport, che alla fine della giornata di gare mi aiutano effettivamente ad alleviare la stanchezza»

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
«Adesso mi sento abbastanza bene, le sensazioni in vasca sono molto buone e spero quindi di avere ottimi risultati negli impegni imminenti. Sportivamente l’obiettivo sono certamente gli Assoluti, dove voglio qualificarmi per gli Europei di Glasgow, mentre fuori dalla vasca l’obiettivo è raggiungere la maturità scolastica. Sport e cultura scolastica si trovano per me sullo stesso piano delle priorità e cerco di focalizzarmi su entrambe senza trascurare nessuna delle due»

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine