Vittoria disarmante del carpigiano che regala una finale incredibile, che purtroppo vede Gabriele Detti fuori dal podio
Si sente ancora il profumo dell’oro vinto da Simona Quadarella nella storica finale dei 1500 stile libero che ieri ha visto l’Azzurra trionfare dieci anni dopo la vittoria di Alessia Filippi spazzando via il Record Italiano della romana e proprio sulla scia di quel profumo viaggiano Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri che aprono la quarta serata dei Mondiali di Nuoto FINA al Nambu International Aquatics Center di Gwangju.
La finale in questione è quella degli 800 stile libero, una gara che vede molteplici atleti da potenziale medaglia e un pericoloso Sun Yang in corsia laterale. Alla presentazione e ingresso in vasca il livornese campione del mondo in carica tesserato per CS Esercito e In Rane Rosse allenato al Centro Federale di Ostia dallo zio e Tecnico Federale Stefano Morini appare carico, mentre la tensione e concentrazione del gemello carpigiano delle Fiamme Oro e Coopernuoto anche lui allenato da Morini a Ostia, bronzo iridato della specialità a Budapest 2017 e reduce dall’argento vinto in Acque Libere con la staffetta, è lampante.
Bastano 200 metri di gara però per vedere Detti prendere in mano la situazione, seguito da super Greg a 16 centesimi di distanza e dal gruppone di inseguitori alle spalle, ma sono sufficienti altri 100 metri per assistere a uno scenario completamente diverso, con Paltrinieri al comando seguito da Gabriele distante 71 centesimi. Alla virata di metà gara Greg cambia marcia e vola letteralmente via a tutti gli avversari con un parziale di 3’48″92, mentre Detti scivola in quarta posizione preceduto dal francese David Aubry e dalla’australiano Jack McLoughlin.
Ai 600 metri appare evidente che ormai Paltrinieri è diventato imprendibile, in una volata che nessuno si aspettava, mentre dietro è bagarre a quattro per gli altri due posti sul podio mondiale che vede l’inserimento del norvegese Henrik Christiansen.
La fuga di Gregorio Paltrinieri è straordinaria e si conclude con il nuovo Record Europeo fissato a 7’39″27 che abbatte il precedente siglato ai Mondiali scorsi da Gabriele Detti con 7’40″77! Esultanza di pura gioia del 24enne che intasca il suo primo titolo mondiale in questa specialità dopo l’argento vinto a Kazan 2015 alle spalle di Sun Yang, stasera sesto con 7’45″01, e il bronzo di Budapest 2017 dietro il polacco Wojdakr e il compagno Azzurro Detti.
“La volevo. Avevo vinto l’argento a Kazan, avevo vinto il bronzo a Budapest e mi mancava solo l’oro – ha dichiarato Paltrinieri a caldo – Prima o poi avrei dovuto vincerlo anche nell’800 che è la gara più difficile da gestire per me. Seppur abbiamo cominciato da poco, perfino la 10 chilometri di fondo la sento più mia. L’800 è davvero complicato: so che mi può venire bene, ma era da troppo tempo che non ci riuscivo. Sapevo che senza scia non mi avrebbero preso, ma per mettermi in quella situazione dovevo azzeccare la strategia. Così sono partito non troppo forte, però cercando di imporre un ritmo abbastanza alto e poi ai 400 me ne sono andato. Era dal 2015 che non miglioravo il personale sulla distanza ed era impensabile perché in generale sono cresciuto come atleta da tutti i punti di vista. Il 7’39” è un tempo che cercavo da tanto e non mi era mai venuto. Credo che servissero stimoli in questo mondo, voglia di provare cose nuove e testarsi. Dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro ho comunicato che volevo provare le acque libere senza distogliere l’attenzione del nuoto e ho sempre pensato che ciò avrebbe aiutato il mio nuoto perché mi avrebbe motivato di più e indotto a dover dimostrare che posso continuare a vincere innanzitutto a me stesso. E adesso voglio fare bene anche nei 1500, nella mia gara”.
Questa vittoria, ma soprattutto il modo in cui è arrivata, rende premesse allettanti per i 1500. Un gesto di solidarietà verso il compagno di allenamenti quando ancora era sulla corsia ad apprendere della sua vittoria, fuori dal podio al quinto posto con 7’43″39, contraddistingue ancora una volta il ragazzo per grande sportività.
“Gregorio è un ragazzo super intelligente e sa quello che vuole – ha affermato il Tecnico Morini – Conosce le sue sensazioni, il suo corpo. Si assume le sue responsabilità nel bene e nel male. Lo scorso anno agli Europei di Glasgow non si è tirato indietro seppur debilitato da un’influenza intestinale per difendere i suoi titoli ed è salito comunque sul podio malgrado non si reggesse in piedi. Quest’anno abbiamo esplorato insieme una nuova dimensione. Abbiamo preparato le gare sia di fondo sia di piscina incontrando incognite e difficoltà nuove che abbiamo affrontato direi bene e da cui abbiamo appreso tante cose che ci serviranno per la stagione olimpica. Le gare sono state costruite con attenzione, come sempre. Passo dopo passo, andando anche incontro a prestazioni come quelle del Sette Colli che non ci preoccupavano perché conoscevamo i carichi di lavoro che stavamo sostenendo. Banalmente sono soddisfatto e contento in attesa dei 1500″
A completare il podio nella specialità maschile, che per la prima volta vedremo anche alle Olimpiadi nella prossima edizione di Tokyo 2020, ci sono infatti Christiansen con 7’41″28 e Aubry con 7’42″08.
“Ho disputato una gara strana, sono rientrato distrutto – ha dichiarato Detti – Non ne avevo e non capisco. Fa parte del gioco. Sono contento che il titolo sia rimasto in casa. Testa bassa e si pensa alla prossima stagione”
Ben lontano dal podio l’ucraino campione europeo in carica Mykhailo Romanchuk, ultimo in 7’49″32.
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