Simone Manuel domina i 100 stile con il secondo crono all time mondiale e diventa la seconda donna a vincere più volte questo titolo un mondiale
Le speranze della serata sono riposte tutte nella 4×200 stile maschile, sesta ai Mondiali di Budapest e bronzo agli Europei di Glasgow, nonché argenti alle recenti Universiadi di Napoli, l’unica finale Azzurra del programma odierno dei Mondiali di Nuoto di Gwangju con la quale l’Italia potrebbe registrare il nuovo primato di risultato come medagliere iridato, dopo aver eguagliato quello ottenuto due anni fa a Budapest con tre ori e due bronzi.
È con questi presupposti che si apre la sesta giornata coreana del Nambu International Aquatics Center che alza il sipario con la finale della gara regina al femminile, i 100 stile libero femminile, che trovano la svedese primatista mondiale Sarah Sjostrom favorita forse alla pari con l’australiana Cate Campbell, ma è la statunitense Simone Manuel a mettersi subito davanti a tutte dalla corsia laterale numero 1. Un altro passo, una bracciata poderosa quella della campionessa olimpica in carica che chiude in 52”04, a 33 centesimi dal Record Mondiale della Sjostrom registrando il secondo all time mondiale di sempre e il miglior crono mai nuotato in una finale dei 100 stile, con un metà gara di 27”23 e un comando mai messo in discussione.
Devono accontentarsi la Campbel, argento in 52”43, e la Sjostrom, bronzo in 52”46, inchinandosi alla supremazia della Manuel che diventa la seconda donna a vincere più volte i 100 stile libero femminile a un mondiale, dopo Kornelia Ender che ha vinto nel 1973 e 1975.
Il Mondiale prosegue su altissimi livelli con le semifinali dei 100 stile farfalla maschili che, prive di Azzurri in gara, vedono lo statunitense campione mondiale in carica Calaeb Dressel, oro nei 50 farfalla, nei 100 stile libero e nella 4×100 stile libero e argento nella 4×100 mista mista, nuotare ancora con un passo davanti agli altri, facendo crollare un altro Record Mondiale detenuto da dieci anni da Michael Phelps segnando 49″50. Aveva già sfiorato l’impresa ai Mondiali di Budapest nuotando in 49”86, dando però la netta impressione che questo primato sarebbe presto caduto sotto le sue bracciate.
Gara sopra li righe dell’asso a stelle e strisce che dopo un passaggio folle in 22”83, torna in 26”67 ipotecando la vittoria in finale, che lo farebbe diventare il quarto uomo a vincere almeno due titoli mondiali nei 100 farfalla dopo Michael Phelps che ne ha vinti tre di fila e Ian Crocker e Chad Le Clos che ne hanno vinti due, anche loro in due mondiali di fila. Non c’è storia per gli avversari che gli nuotano troppo distanti, a partire dal russo Andrei Minakov, secondo in 50”94.
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