Gara sopra le righe della romana che emoziona gli italiani riuscendo quasi nell’impresa di battere la statunitense super favorita
La delusione è ancora alta per l’esito della finale dei 200 dorso che hanno visto il podio per Margherita Panziera sfumare per solo cinque centesimi – clicca qui per saperne di più – quando si passa alla finalissima degli 800 stile libero femminili che vedono impegnata in vasca l’Azzurra Simona Quadarella.
La fresca campionessa mondiale dei 1500 e primatista italiana della specialità, la romana delle Fiamme Rosse e Canottieri Aniene allenata dallo “scuro” Christian Minotti parte con ancora l’entusiasmo nelle braccia e nella testa dell’oro vinto nei 1500 appena quattro giorni fa, subendo le unghiate, sferrate fin dalla prima vasca, della statunitense campionessa olimpica e campionessa e primatista mondiale in carica Katie Ledecky, in ombra fino a oggi a causa di un problema di salute.
La voglia di strafare della statunitense è lampante, così come il vantaggio che accumula dopo appena 200 metri, ma a metà gara si assiste a qualcosa che nessuno aveva messo in conto con la risalita di Simona Quadarella!
La virata ai 450 metri vede addirittura l’Azzurra davanti, per farsi poi superare nuovamente nella nuotata in cui però la romana la supera ancora. È difficile spiegare a parole quello che offre questa finale, ma le emozioni che salgono al cuore fanno sembrare quasi un sogno lo spettacolo che si mostra davanti agli occhi.
Il testa a testa smuove le gradinate dello stadio del nuoto coreano che al suono della campana che segnala gli ultimi 100 metri si alza in piedi a seguire la Quadarella ancora davanti a tutte.
Nell’ultima vasca però la campionessa mondiale in carica accelera in maniera impressionante, sfodera l’arma segreta che aveva conservato per questa finale e supera l’Azzurra scappando via verso l’oro al termine di una finale impensabile alla vigilia, conquistando il primo titolo mondiale di questa rassegna iridata con 8’13”58 seguita dalla Quadarella che rinnova il Record Italiano fermando il crono a 8’14”99, diventando la prima italiana sotto il muro degli 8’15” spazzando via il suo precedente primato di 8’16”45 registrato l’anno scorso con l’oro vinto agli Europei di Glasgow.
“È brutto così, perché stai lì che stai accarezzando la medaglia che vorresti, e poi alla fine perdi per un soffio – ha dichiarato la Quadarella – Sono comunque contenta perché mi sembra assurdo di essere riuscita a tener testa a un atleta che fino a tre anni fa guardavo dalla televisione. Ci ho creduto tantissimo nell’impresa, ma non ce l’ho fatta. Forse dovevo attaccare prima, ma va bene lo stesso. Esco da un mondiale fantastico, non pensavo di poter fare quello che ho fatto. Non mi aspettavo di poter fare questa gara, ci ho provato tantissimo senza paura partendo ancora più cattiva rispetto ai 1500 ed è andata benissimo. Ho fatto capire che ci sono anche io, cosa che volevo dimostrare anche a me stessa. Mi serviva questa consapevolezza per affrontare nel miglior modo possibile l’anno olimpico”
Il podio viene completato dalla fresca campionessa mondiale dei 400 e argento dei 200, l’australiana Ariarne Titmus con 8’15″70 che rappresenta il nuovo Record dell’Oceania in quella che è stata la finale degli 800 femminili più veloce della storia.
Con l’oro di Katie Ledecky, gli Stati Uniti collezionano dieci titoli iridati su 24 medaglie vinte complessivamente negli 800 a un mondiale, un risultato raggiunto da nessun altro Paese. La Ledecky colleziona invece il quarto titolo mondiale di seguito negli 800 stile libero, eguagliando l’australiano Grant Hackett, l’unico atleta ad essere riuscito a vincere quattro medaglie d’oro in una delle distanze dello stile libero individuale ai campionati del mondo con i titoli vinti nei 1500 stile libero.
L’Azzurra porta invece l’Italia nella storia con la sesta medaglia vinta in questo Mondiale, superando il medagliere di Budapest 2017.
Lo spettacolo Mondiale della penultima di Gwangju si conclude per i tifosi italiani con la finale della 4×100 stile libero mista. Livello della finale altissimo, con i campioni e primatisti del mondo in carica degli Stati Uniti e i dolphin dell’Australia a contendersi l’oro fin dalle prime vasche. Gli americani però partono con un doppio 47”34 messo a segno prima da Caeleb Dressel, alla sua terza gara della serata, e poi da Zach Apple lanciato, reduce dall’Universiade di Napoli in cui è stato uno dei principali protagonisti, che getta le basi per la vittoria finale che infatti arriva con il Record del Mondo di 3’19”40 con il quale limano di due decimi il loro stesso precedente di Budapest 2017.
Argento per l’Australia con il nuovo Record Oceania fissato a 3’19”97, bronzo alla Francia con 3’22”11 in una gara che non ha lasciato scampo a certezze.
Bella prova degli Azzurri che non sono mai riusciti a entrare in partita chiudendo ottavi ini 3’25”58 nuotato da Manuel Frigo, confermato rispetto alla formazione del mattino, con 48″80, a 24 centesimi dal personale peggiorando di 5 centesimi il tempo delle qualifiche, seguito da Alessandro Miressi in 48″27, 12 centesimi meglio del mattino, Ilaria Bianchi con 54″81, un centesimo in più del mattino, e Federica Pellegrini con 53″70, 58 centesimi più lenta del mattino al termine di un mondiale molto stancante per lei ma a dir poco eccellente.
Appuntamento a domani per l’ultima giornata dei mondiali, in programma dalle 3:00 ora italiana per le batterie di qualifica e dalle 13:00 ora italiana per le finali, in diretta sui canali RAI.
Programma Gare Azzurri e Programma Gare completo con orari
Start-List Mondiali FINA Gwangju 2019
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