Lacrime di commozione della giapponese che stacca il pass olimpico per la staffetta mista nuotando i 100 farfalla sotto al tempo limite per la qualifica
Chiamateli miracoli, o grandi imprese sportive, la sostanza non cambia: Rikako Ikee sta vivendo una favola dopo l’incubo vissuto a causa della leucemia.
La giapponese, tra l’altro atleta che era stata scelta come simbolo delle prossime Olimpiadi di Tokyo, aveva dovuto fare i conti con una sfida difficile quando a febbraio 2019 scoprì di essere malata.
Le cure, l’impossibilità della delfinista di prendere parte ai Mondiali di Gwangju e quel bellissimo messaggio di incitamento che tutti ricorderanno.
L’australiana Emma McKeon, la svedese Sarah Sjostrom e la canadese Margaret Macneil dal podio iridato dei 100 farfalla dedicarono il loro pensiero proprio alla nipponica:
“Never Give Up Rikako Ikee”, un messaggio forte e chiaro comunicato poi in un modo fantastico.
Poi la guarigione e a marzo 2020 il ritorno agli allenamenti della 20enne dopo 406 giorni di assenza dalle piscine per seguire le opportune cure mediche.

Il ritorno alla vittoria
Le prime gare nell’agosto del 2020 in occasione del Tokyo Special Swimming e poi la prima vittoria, lo scorso febbraio, ai Tokyo Open nei 50 farfalla.
Un lungo percorso pieno di ostacoli che però Ikee ha saputo superare brillantemente, arrivando a staccare il pass per le Olimpiadi di Tokyo.
La giovane promessa è riuscita a nuotare il tempo limite valido per la qualificazione alla staffetta 4×100 misti, con sua grande sorpresa.
Dopo la malattia infatti, il suo obiettivo era di poter gareggiare alle Olimpiadi 2024, ma le favole a volte esistono.
L’atleta ha però trionfato nei 100 farfalla segnando lo straordinario crono di 57”77 in occasione dei Campionati Giapponesi in corso di svolgimento proprio a Tokyo.

“Non avevo lo stesso livello di fiducia che mi guidava cinque anni fa – ha dichiarato Ikee in lacrime di commozione – Pensavo che avrei dovuto aspettare ancora del tempo prima di tornare ad alti livelli”
Il rinvio dei Giochi causato dal Covid ha sicuramente agevolato la nipponica che ha avuto il tempo di rientrare e guadagnarsi un posto all’evento.
Rikako Ikee, è stata la prima donna ad essere stata scelta come Most Valuable Player ai Giochi Asiatici del 2018 in cui vinse sei titoli.
Prima giapponese anche a infrangere la barriera dei 54 secondi nei 100 stile libero con il crono di 53″99 e la prima studentessa giapponese della scuola media superiore a qualificarsi ai Mondiali giovanili a soli 14 anni.
In quell’occasione vinse un oro nei 50 e 100 farfalla, un argento nei 50 stile libero e un bronzo nella 4×100 misti.
Sette medaglie ai Mondiali juniores di Indianapolis 2017 di cui fu protagonista assoluta, quattro medaglie ai Campionati del Pacifico e la partecipazione ai Mondiali di Budapest 2017 in cui arrivò quarta nella 4×100 misti, quinta nella 4×200 stile libero e sesta nei 100 farfalla e nella 4×100 stile libero.
Dopo la malattia, la talentuosa giapponese aveva archiviato il sogno Tokyo nonostante il rinvio dell’evento al 2021.
Riteneva fosse poco il tempo per recuperare la miglior forma e potersi qualificare, ponendosi come obiettivo olimpico i Giochi di Parigi 2024.
E invece il sogno si è materializzato, è diventato realtà e sicuramente una bella pagina di storia per lo sport in generale.
Sarà la sua seconda Olimpiade dopo Rio 2016, in cui migliorò tre volte il proprio record giapponese nei 100 farfalla.
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