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Italia di bronzo nella 4×200 femminile, la medaglia europea mancava da sette anni

Stefania Pirozzi, Sara Gailli, Simona Quadarella e Federica Pellegrini riportano la staffetta sul podio continentale e arriva anche il pass olimpico

Italia di bronzo nella 4×200 stile libero femminile ai Campionati Europei di Budapest, dove le Azzurre riportano questa staffetta sul podio continentale dopo sette anni.

Una medaglia importante e che dà fiducia a questa staffetta, alla ricerca ancora della qualificazione olimpica, in una serata che si era aperta in maniera straordinaria con la doppietta nei 1500 donne dell’accoppiata Quadarella – Caramignoli – clicca qui per saperne di più.

Apre Stefania Pirozzi che nuota un’ottima prima frazione in 1’59”63 dando il cambio all’esordiente Sara Gailli che viene travolta dal mucchio composto dalle britanniche, magiare e francesi.

Il crono è di 1’59”94 con il quale lascia il cambio a Simona Quadarella, reduce dall’oro dei 1500, che con la fatica ancora nelle braccia, nuota un buon 2’00”61.

L’Italia è in quinta posizione al cambio con Federica Pellegrini che parte subito all’attacco delle avversarie che inizia a recuperare fin dalla prima vasca.

La 32enne veneta risale piano piano fino alla quarta posizione, per poi agganciare prima la Danimarca e poi la Francia grazie a una frazione lanciata di 1’56”54.

Arriva un bronzo sensazionale con il crono di 7’56”72 riportando una medaglia europea a questa staffetta dopo sette anni dall’oro vinto a Berlino 2014.

Sono contenta soprattutto perchè stiamo avendo finalmente una degna 4×200 stile – racconta Federica Pellegrini – Quello di oggi può essere un buon punto di partenza. Mancava da tanto una medaglia importante. Ce la meritiamo”

Ho confermato il mio standard – racconta Stefania Pirozzi – Volevo fare un po’ meglio ma la stanchezza si è fatta sentire. Ho ritrovato la cattiveria che avevo da giovane”

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Sono contenta di essere riuscita a nuotare sotto i 2 minuti – racconta Sara Gailli – È bello fare una staffetta con queste grandi atlete”

Oggi porto a casa un bel bottino – racconta Simona Quadarella – Sono contenta, soprattutto perchè nuotare in staffetta dopo i 1500 non è stato facile. E’ stato bello però gareggiare per la squadra e portare a casa questa medaglia”

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foto: Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Inside Foto

È il terzo bronzo vinto dall’Italia in questa staffetta nella storia degli Europei, un bronzo che porta la 4×200 a staccare il pass olimpico rientrando nella top 16 mondiale.

Oro alla Gran Bretagna con Lucy Hope, Tamryn Van Selm, Holly Hibbot er Freya Anderson con 7’53”15 seguite dall’Ungheria con Zsuzsanna Jakabos, Fanni Fabian, Laura Veres e Boglarka Kapas con 7’56”26.

Le altre finali

La finale dei 50 farfalla maschile vanta due Azzurri ai blocchi partenza, ma purtroppo né Thomas CecconPiero Codia riescono a prendersi un posto sul podio.

Gara ostile agli italiani che agli Europei in lunga non hanno mai vinto una medaglia, si chiude con il settimo posto di Codia con 23”54 e ottavo posto di Ceccon con 23”56.

Gara vinta dal magiaro Szebasztian Szabo con 23” netto davanti all’ucraino Andriy Govorov per un solo centesimo e al russo Andrey Zhilkin per otto centesimi.

Peccato perchè ho peggiorato – racconta Piero Codia – Il 50 è difficile in finale. Sono contento però per com’è andata”

Mi sentivo bene in questi giorni a delfino – racconta Thomas Ceccon – Peccato per l’arrivo che è uno dei miei peggiori in gara. Devo allenarmi molto sull’ultima parte di gara”

Niente medaglia anche nella finale dei 100 dorso femminile, in cui Margherita Panziera chiude ai piedi del podio in 59”65.

È un peccato, perchè ieri ho nuotato nel giro di un’ora due volte 59”5 – racconta Margherita Panziera – Sono contenta del passaggio a livello di tempo, era quello che volevo fare. Al ritorno ero inchiodata e ho strappato, quindi ad un certo punto non ne avevo più”

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L’oro va alla britannica Kathleen Dawson con 58”18 che ritocca il Record dei Campionati che aveva fatto in semifinale con 58”44.

Sul podio salgono poi l’olandese Kira Toussaint, vincitrice dei 50 dorso, con 59”02 e la russa Maria Kameneva con 59”13.

Tutto da rifare però: dopo pochi minuti dalla finale, emerge che c’è stato un problema all’acustica durante la partenza, risultata dunque falsata, ragion per cui la LEN e il CO decidono di ripetere la finale a fine serata – clicca qui per conoscere l’esito.

Finale molto bella quella dei 200 rana femminile, che vede i primi 75 metri abbastanza equilibrati con tutte le atlete più o meno sulla stessa linea, ma non tarda oltre l’attacco che arriva dalla britannica Molly Renshaw.

Il metà gara viene nuotato dalla 25enne in 1’07”86 che si pone davanti, una posizione che non lascerà più vincendo l’oro in 2’21”34.

Alle sue spalle la svizzera Lisa Mamie con 2’22”05 e la russa campionessa uscente Yuliya Efimova che non riesce a ricucire lo strappo subito nella seconda vasca dalla britannica, chiudendo in 2’22”16.

Molto bella la gara dell’Azzurra Francesca Fangio, lunga ed elegante, che la porta ad eguagliare il suo personale del 2019 che è anche il Record Italiano in tessuto di 2’24″26.

Sono contenta di essere riuscita a migliorarmi ancora – racconta Francesca Fangio – Mi dispiace un po’ perchè speravo di scendere sotto i 2’24”. Ho accusato un po’ la stanchezza dei giorni scorsi. Sono comunque soddisfatta per questa mia prima finale europea. Sapevo che le altre sarebbero andate forte ma ho certato di dare il meglio”

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Alle sue spalle i britannici Duncan Scott e Thomas Dean con 1’45”19 e 1’45”34.

Le Semifinali

Si ferma alle semifinali il viaggio di Lorenzo Mora nei 200 dorso che chiude 12esimo in 1’58”13 nella batteria vinta dal russo Evgeny Rylov che segna 1’55”11, secondo miglior crono dietro il britannico Luke Greenbank con 1’54”43.

Sono soddisfatto, ho fatto il mio secondo di sempre – racconta Lorenzo Mora – È stata una bellissima emozione, mi sono goduto la gara e l’evento. Peccato per il piazzamento ma sono contento così”

Si ferma anche Silvia Di Pietro nelle semifinali dei 100 stile libero, nuotati in 54”87 con il quale peggiora il crono di questa mattina (54”75, ndr) chiudendo 14esima.

Pensavo di riuscire a fare meglio di stamattina – dichiara Silvia Di Pietro – Ho provato a fare forte il passaggio ma ho faticato troppo per soli due decimi in meno”

Il miglior crono è della francese Marie Wattel con 53”34 davanti all’olandese Femke Heemskerk con 53”49.

Sarà una finale stellare quella dei 50 rana maschile, in cui al solito britannico Adam Peaty che nuota davanti a tutti in 26”38, si alternano il bielorusso Ilya Shymanovich con 26”47 e l’Azzurro Nicolò Martinenghi con 26”49, 6 centesimi meglio di stamattina a 10 centesimi dal suo Record Italiano.

Molto contento per il risultato – racconta Nicolò Martinenghi – È una gara che si gioca sul filo dei centesimi, siamo tutti lì. Ho fatto qualche errorino dettato dalla foga ma va bene così”

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Nella finale, in cui tutto può accadere, ci sarà anche l’altro Azzurro Alessandro Pinzuti che si è guadagnato una corsia nuotando il personale di 27”11, 11 centesimi meglio degli Assoluti, che vale il quinto tempo.

Sono molto contento, ho migliorato di qualche centesimo il mio personale – racconta Alessandro Pinzuti – In finale cercherò di migliorare ancora”

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L’ultima semifinale della serata è quella dei 200 misti femminile, dominata dall’israeliana Anastasia Gorbenko con 2’10”35.

Molto spinta la prima frazione a delfino di Ilaria Cusinato che nuota la prima vasca in terza posizione nuotando in 28”68.

La 22ene veneta mantiene la posizione anche sul dorso, mentre addirittura risale in seconda posizione con una bellissima frazione a rana nuotata in 38”10.

Nel frattempo naviga tra la quarta e la quinta posizione Sara Franceschi che lotta in una seconda serie molto veloce, chiudendo con il nuovo personale in 2’11”41 entrando in finale con il sesto tempo.

Sono contenta perchè ho fatto il mio migliore – racconta Sara Franceschi – Spero di mantenere questo trend anche per la finale di domani”

Fa meglio la Cusinato che nuota in 2’10”72, a 47 centesimi dal personale del 2018, risultando terza dietro la magiara campionessa in carica Katinka Hosszu che nuota la prima serie in 2’10”66.

Sono contenta, finalmente ho fatto la gara che volevo – racconta Ilaria Cusinato che non nuotava sotto i 2’11” da tre anni – Ho nuotato molto bene, sia nella tattica che nella nuotata. Ho finalmente ingranato la frazione del dorso e della rana. Per la finale devo dare di più nello stile

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Appuntamento a domani per la penultima giornata a partire dalle ore 10:00 per le qualifiche e dalle 18:00 per finali e semifinali.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine