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Corsi Nuoto Bambini in inverno, come evitare malanni

Alcuni consigli per preservare la salute dei vostri figli che frequentano la piscina durante i mesi freddi

I Corsi di Nuoto per bambini in inverno sono sempre difficili da gestire, poiché per svariati motivi i nostri figli possono incorrere in malanni fastidiosi.

Una delle prime cause che porta al rischio malanno, sono gli sbalzi di temperatura.

Le conseguenze delle difficoltà di adattamento agli sbalzi di temperatura sono raffreddori, faringiti, sinusiti e in generale influenza, quindi è bene affrontare l’argomento nel modo più opportuno.

Quando affrontiamo un calo di temperatura repentino, l’organismo attiva un meccanismo di termoregolazione, producendo più calore attraverso il metabolismo dell’energia proveniente dall’attività muscolare e dall’alimentazione.

Per gestire al meglio le problematiche causate dall’inverno compatibilmente con i corsi di nuoto in piscina dei nostri bambini, è quindi importante prima di tutto fargli seguire un’alimentazione adeguata, in cui siano previste frutta e verdura.

Per i bambini che praticano sport costantemente e a livello agonistico è utile aggiungere anche una buona integrazione alimentare per sostenere l’organismo nell’assunzione delle vitamine e sali minerali che sono essenziali per le difese immunitarie.

Oltre l’alimentazione, è importante preservare la salute dei propri figli seguendo poche semplici regole.

Il naso è una delle vie principali da preservare e per evitare che l’acqua vi entri troppo spesso è molto utile utilizzare uno stringinaso, che rappresenta un semplice rimedio che terrà lontana l’acqua contenente cloro e germi patogeni dalle mucose facilmente irritabili.

Un’abitudine che tutti dovrebbero inoltre prendere, ma a maggior ragione chi soffre di sinusite e chi pratica il nuoto a livello agonistico, è quella di effettuare dei lavaggi nasali con soluzione fisiologica o con soluzione ipertonica dopo ogni sessione di allenamento. 

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La soluzione può essere instillata nelle narici attraverso i pratici flaconcini monodose, ma ancor meglio se il lavaggio verrà effettuato con l’utilizzo di una di una siringa da 5 ml senza ago, con la quale, mantenendo la testa inclinata parallelamente al pavimento, si andrà a immettere la soluzione fisiologica nelle narici. In questo modo allontaneremo ogni residuo di acqua clorata e sporca dal naso.

Ilfamoso “copriti le orecchie e respira con il naso” con cui le mamme accompagnano i bambini fuori dalla piscina dopo l’allenamento ha la sua ragione di esistere!

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È infatti importante evitare che vi siano sbalzi di temperatura caldo/freddo quando si esce dall’impianto, dal momento che un cambio di temperatura causato dal freddo invernale, provoca danni alla mucosa che come va mantenuta sempre in equilibrio e in salute per evitare fastidiose conseguenze.

Respirare con il naso significa permettere all’aria di essere riscaldata e umidificata nei turbinati nasali, rendendola meno dannosa per le mucose.

Respirando a bocca aperta l’aria non verrà né scaldata né umidificata e andrà a creare uno shock termico nelle mucose che sono da questo punto di vista vulnerabili e verranno quindi danneggiate dall’aria fredda che ne provoca una vasocostrizione a livello dei vasi sanguigni.

Valutare bene l’ambiente della piscina che si frequenta.

I bambini che frequentano la piscina sono tra quelli più esposti ai malanni, anche perché oltre gli sbalzi di temperatura, sono in continuo contatto con il cloro che è una sostanza fortemente irritante.

Il cloro è contenuto in acqua ma in parte anche nell’aria che si respira in piscina e su questo aspetto incide molto la qualità del trattamento dell’aria all’interno della piscina.

La frequenza dei ricambi d’aria in piscina durante l’inverno, con l’espulsione di aria calda viziata e inquinata e l’immissione di aria nuova a bassa temperatura, è infatti una fase molto delicata.

Se il ricambio d’aria è insufficiente, produce ambienti malsaniaumentando i rischi per la salute di chi frequenta gli ambienti della piscina.

La pulizia dell’acqua e del fondo della vasca, del piano vasca, degli spogliatoi, delle docce e dei bagni, equivale ad una piscina dove sarà più difficile contrarre infezioni da parte di virus, batteri e funghi.

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Si può andare in piscina anche se si è raffreddati?

Nel caso di presenza di raffreddore sarebbe opportuno evitare la piscina fino a completa guarigione, visto che la rinite acuta è l’anticamera della sinusite.

Consigli su come affrontare la sinusite li potete trovare cliccando qui

Durante un semplice raffreddore le cavità nasali e i seni paranasali sono colmi di muco già di per sé infetto e le mucose sono edematose e infiammate.

Viene da sé che un ulteriore fattore irritante quale il cloro, andando ad agire su una mucosa già di per sé danneggiata, avrà un’estrema facilità a provocare danni e a trasformare quel raffreddore in qualcosa di più grave e difficoltoso da far guarire.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine