Solo un nuotatore potrà capire perché nuoti

Pubblicato da Paco Clienti in Intorno al Nuoto, Life Swimmer's Style 1 Febbraio 2022

Allenamenti massacranti, sacrifici e tanti rospi da ingoiare, ma sono i più resilienti di chiunque altro

Solo un nuotatore potrà capire perché nuoti, con allenamenti massacranti, sacrifici e tanti rospi da ingoiare, per pochi minuti di gare all’anno.

Un velocista di alto livello ad esempio, compete in media dai 900 ai 1.200 minuti circa per stagione, che tradotto ammontano dalle 15 alle 20 ore di gare circa a fronte di almeno 1.500 ore di allenamento all’anno tra piscina e palestra.

Un fondista collezionerà molti minuti di gara in più, ma anche a fronte di molti chilometri di allenamento in più.

Chi non è un nuotatore, non capirà mai perché un atleta acquatico è disposto a dare così tanto senza essere sicuro di ricevere ciò che vorrebbe e dovrebbe ottenere.

Il nuoto è uno sport strano, che senza pietà sa toglierti tutto quello che avevi guadagnato in termini di preparazione se ti assenti dagli allenamenti anche soltanto per pochi giorni.

E per di più, è uno sport notoriamente troppo spesso bistrattato dalle istituzioni e dai media, almeno in Italia, e che troppo spesso non garantisce un futuro a un atleta che spende tutta la sua giovinezza in acqua.

E allora perché ci sono così tanti nuotatori?

Dagli atleti di alto livello a quelli amatoriali, perché c’è un coinvolgimento tale da superare ogni difficoltà, fatica spesa in acqua e delusione che talvolta arriva dai risultati?

Ci sono cose che non si possono spiegare bene a parole, perché soltanto se le vivi sai di cosa si parla e il nuoto è una di quelle.

I nuotatori sono una delle classi di atleti più impegnate nello sport che praticano, tra quelli messi più a dura prova e tra quelli purtroppo meno considerati e i fatti, soprattutto degli ultimi due anni, parlano chiaro in merito.